Ignazio e Ada si conoscono sin dall'infanzia. Sono cresciuti insieme, ma la loro diversa estrazione sociale nel tempo li ha divisi. Lui, figlio dell'alta borghesia dei 'galantuomini', è diventato magistrato; lei, figlia di contadini, si è data alla malavita ed è ora a capo di una organizzazione criminale. Una serie di eventi porterà Ignazio e Ada ad un forzato riavvicinamento...
Leggi di più »Gabrielle
sarà per le riprese costantemente in interno o per i tempi più teatrali che cinematografici ma senza che lo spettatore lo sappia ci si accorge della non-originalità della sceneggiatura. belli gli stratagemmi invece tipicamente cinematografici che il regista usa per farci capire quando si tratta di dialoghi piuttosto che di pura immaginazione; non solo da quelli comunque si può creare un'opera godibile tanto più che è veramente difficile appassionarsi a questo film.
Leggi di più »El Alamein – La linea del fuoco
1942: ad El Alamein si combatte una battaglia decisiva tra le truppe inglesi e l'esercito italo/tedesco, che vedrà la sconfitta cocente di queste ultime e l'inizio del lento e inesorabile declino delle forze dell'asse italo-tedesco.
Leggi di più »El abrazo partido: L’abbraccio perduto
La vita di Ariel si svolge quasi esclusivamente all'interno di un centro commerciale nel centro di Buenos Aires, dove sua madre gestisce un negozio di biancheria femminile. La sua famiglia è di origine ebreo/polacca e i suoi nonni si sono trasferiti in Argentina per scampare all'Olocausto. A differenza dei suoi coetanei, Ariel non è alla ricerca delle sue origini per ottenere un passaporto e far fortuna in un altro paese, ma vuole conoscere qualcosa in più sul passato della sua famiglia per capire come mai suo padre ha lasciato il Sud America poco dopo la sua nascita per andare a combattere in Israele e non è più ritornato, ma anche perché la cosa abbia lasciato indifferenti sua madre e i suoi fratelli. Tutte le domande trovano infine risposta con la ricomparsa di suo padre. Finalmente Ariel potrà conoscere la verità...
Leggi di più »È più facile per un cammello…
Un film dichiaratamente autobiografico; tuttavia, manca del tutto di ritmo e di una certa "consistenza". I dialoghi sono assurdi, troppo, e anche alcune situazioni in cui si trova la protagonista sono troppo illogiche per poter essere vere. Si poteva prenderla sul ridere, ma alla neo-regista e protagonista della pellicola non è riuscito; per guardarlo, quindi, è necessario munirsi di santa pazienza.
Leggi di più »E se vivessimo tutti insieme?
Cinque amici di lunga data, due coppie ed un single, tutti oltre la settantina, soffrono di diversi problemi, ma vogliono evitare di finire in un ospizio per anziani. Claude è amante del sesso e delle donne, ma soffre di problemi cardiaci; Jean ha una visione di vita basata sul collettivismo e sul socialismo; Albert soffre di problemi di memoria e scrive le cose più importanti sul suo diario; Annie e Jeanne sono le mogli rispettivamente di Jean ed Albert, ma hanno entrambe un passato di relazioni con Claude. Insieme decidono di trasferirsi tutti quanti alla casa di Annie, un'ottima soluzione per tutti. Ai cinque anziani si aggrega un giovane ragazzo ungherese, Dirk, studente di etnologia, che viene invitato ad aggiungersi al gruppo per poterlo studiare meglio.
Leggi di più »Dillo con parole mie
Megghy ha quattordici anni e ha perso, volontariamente, il gruppo di scout con cui doveva andare in vacanza. Sua madre è già partita e l'unica possibilità per lei è convincere la zia Stefania, che si è appena lasciata con Andrea, ad andare con lei in Grecia. Una volta partite, la ragazzina rivela il suo piano: sull'isola di Ios, dove si stanno recando, ha intenzione di perdere finalmente la verginità. Qui cerca di conquistare un ragazzo che nemmeno la vede, senza sapere che si tratta proprio di Andrea, l'ex fidanzato della zia.
Leggi di più »Crimen perfecto – Finché morte non li separi
Rafael è un tipo affascinate ed ambizioso. Gli piacciono le belle donne, i vestiti eleganti e gli ambienti esclusivi. Si considera un privilegiato. E' convinto che un giorno o l'altro raggiungerà il successo. Lavora in un centro commerciale. Ha trasformato il Reparto Donna nel suo feudo personale. Il suo obbiettivo è quello di diventare il nuovo responsabile dell'intero piano. Il suo rivale principale nella corsa per aggiudicarsi il posto è Don Antonio, esperto incaricato del Reparto Uomo. Per un caso del destino, Don Antonio muore accidentalmente dopo un’animata discussione con Rafael. Unica testimone del delitto è Lourdes, una commessa brutta, insignificante che non esita a ricattare Rafael per obbligarlo a essere prima suo amante, poi suo schiavo e infine suo marito...
Leggi di più »Cose di questo mondo
Domiciliati in un campo profughi pakistano a Peshawar, dopo la fine del conflitto in Afghanistan due cugini, con l'aiuto dei parenti, decidono di partire alla ricerca di un futuro migliore. Attraverso Iran, Turchia e Italia i due viaggiano a ritroso lungo quella che un tempo veniva definita 'la via della seta' nascosti nella ribalta di un tir o all'interno di un container, fra minacce e condizioni di vita impossibili. Alla fine riusciranno comunque a raggiungere la destinazione finale del loro viaggio: Londra, in Inghilterra.
Leggi di più »Caterina va in città
Caterina lascia la provincia con la famiglia e si trasferisce a Roma. Qui, si inserisce con disinvoltura nella vita cittadina, divisa fra l'amicizia con la figlia di un sottosegretario fascistoide e quella con la figlia di due "alternativi" sinistroidi. Virzì, dopo i tentennamenti e la mezza delusione di "My name is Tanino", torna con vigore al suo territorio prediletto, quello della commedia a sfondo sociale e politico. In questo caso la posizione è un po' sfumata, e meno definita che in precedenza: al centro della vicenda, infatti, non è più la lotta di classe o le amarezze della classe operia, ma la vacuità di valori di una gioventù che non sa più a cosa appigliarsi, dato che neppure i genitori offrono certezze condivisibili. Amaro e cinico come solo i maestri della commedia all'italiana sapevano in passato essere, Virzì si candida ad essere il cantore più credibile della crisi di una società che si morde incessantemente la coda, oltre che un ottimo direttore di attori.
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