Amélie cresce in provincia, siamo in Francia. Suo padre è un medico fin troppo originale: visita ogni mese la figlia, che si agita ogni volta, e crede che sia malata di cuore. La madre, uscita dalla chiesa, viene schiacciata da una suicida. Più grande la ragazza va a Parigi. Fa la cameriera e incontra tanta gente. Il 31 agosto 1997 è il giorno decisivo della sua vita: vede in tv il servizio dulla morte di lady Diana, le cade di mano un tappo di bottiglia che finisce sotto una piastrella, dove Amélie trova una vecchia scatola di cianfrusaglie (figurine, la foto di un calciatore, un ciclista di ferro). Si mette in testa di rintracciare il proprietario, che a quel punto avrà una cinquantina d'anni. Lo trova, gli restituisce il "ricordo" e gli cambia la vita.
Leggi di più »I fiumi di porpora
Il poliziotto Pierre Niemans (Jean Reno) è inviato nella piccola cittadina di Guernon, nelle Alpi francesi, per indagare su un assassinio brutale. La vittima è stata ritrovata in condizioni agghiaccianti con gli occhi strappati, le mani mozzate e in posizione fetale. Le investigazioni di Niemans lo portano dall'alpinista Fanny Ferreira (Nadia Farès), che ha scoperto il corpo. Nella città vicina di Sarzac, invece, il giovane ispettore Max Kerkerian (Vincent Cassel) scopre che un gruppo di teppisti ha profanato la tomba di una ragazzina morta a 10 anni nel 1982. Questa banda, per qualche strana ragione, sta cancellando il passato della piccola rubando dalla scuola del materiale prezioso per le indagini. Le strade dei due poliziotti si incrociano e questi non tardano a scoprire che i due casi, in apparenza tanto diversi, sono collegati, e uniscono le loro forze per risolverli. La verità è talmente lontana dalla realtà che sembra impossibile scoprirla...
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