Enìa. No ad Hera

Prioritaria la quotazione in borsa

La fusione tra Enia e Hera non si farà, almeno per il momento. Lo ha detto all’agenzia Radiocor il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi. Il sindaco ha definito«irricevibile » la proposta di incorporazione della multiutility di Reggio Emilia, Parma e Piacenza da parte di Hera. Si ferma, quindi, il progetto di una super azienda in grado di servire con acqua, gas ed energia tutta l’Emilia Romagna. La nascita di un polo unico, probabilmente, avrebbe anche agevolato la creazione della superutility del nord Italia di cui si parlò, a lungo, la scorsa estate.
Il sindaco di Piacenza ha, poi, ribadito che Enia sta procedendo verso la quotazione in Piazza Affari, prevista entro la prossima primavera. «Ci stiamo predisponendo per arrivare in Borsa – ha detto Reggi – e sarà di pertinenza dei nostri consulenti (Mediobanca e SanPaolo Imi)decidere la quota di capitale che verrà collocata».
La società, azionista di Edison tramite Delmi, ha fatturato, nel 2005, un miliardo di euro con investimenti per 123 milioni di euro e un margine operativo netto di 58 milioni di euro.

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