Nel tratto piacentino pesticidi, nitrati e fosfati
Luigi Rambelli, presidente regionale di Legambiente, fornisce un ritratto davvero inqietante del nostro grande fiume. ”Il Po è stato avvelenato e stravolto, in modo metodico e sistematico”. Se una volta era il centro del mondo ”ora è una discarica”. Il più grande fiume del nostro Paese tocca migliaia di centri abitati, irrigando i campi con le sue acque, prestando i suoi fondali alle cave di ghiaia, raccogliendo scarichi industriali e rifiuti urbani. Anche Adriano Fava, coordinatore del monitoraggio delle acque per l’Arpa (l’ente regionale di prevenzione ambientale dell’Emilia Romagna) fornisce un quadro poco rassicurante. Il Po è malato; nelle sue acque ”sono segnalate concentrazioni rilevanti di pesticidi ma anche di nutrienti come nitrati e fosfati che colpiscono in particolare il tratto emiliano del fiume”.