Due napoletani accusati di truffa ai danni di sette banche piacentine

Con documenti falsi aprivano conti correnti per prosciugarli

Poteva essere un buon piano per due presunti truffatori napoletani. Aprivano un conto corrente con documenti flasi, poi ritiravano tutto quello che potevano (andando in "rosso"), e sparivano. L’avrebbero fatta franca ancora una volta se un bancario, insospettitosi per il ritiro di denaro a pochi giorni dall’apertura del conto, non avesse allertato la polizia.

L’intervento, come illustrato dal capo di gabinetto della questura Girolamo Lacquaniti, ha portato anche al sequesto di numerosi documenti falsi.

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