Piacentino pregiudicato colto sul fatto in viale Dante di fronte alla caserma dei pompieri
A prima vista sembravano cittadini come altri intenti a telefonare in una cabina pubblica. In realtà non venive fatta nessuna chiamata: il telefono veniva usato per lasciare il denaro che sarebbe dovuto servire per ottenere il corrispettivo in cocaina. Il giro è stato scoperto dai carabinieri in borghese dell’aliquota operativa della compagnia di Piacenza che ieri sera intorno a mezzanotte hanno deciso di intervenire arrestando V.P., piacentino di quarant’anni già pregiudicato per rapina e furto. Da qualche tempo i militari dell’Arma avevano individuato lo strano via vai di noti consumatori di cocaina nei pressi della caserma dei vigili del fuoco di viale Dante. Ma se i pompieri, ovviamente, nulla c’entrano con questa storia, di lì a poco s’è scoperto che il punto di ritrovo era la cabina del telefono esattamente di fronte all’ingresso della loro sede. Impossibile accorgersi dell’uso che ne veniva fatto, ma non per i carabinieri che già da qualche tempo avevano avuto sentore della cosa. Erano appostati in zona quando ieri sera hanno notato un piacentino di 35 anni, operaio e già noto come consumatore di cocaina; è entrato nella cabina, non ha telefonato ma si è limitato a spostare la cornetta e piazzare tre banconote da dieci euro per poi uscire guardandosi attorno. Poco dopo, quando il 35enne s’era allontanato, i militari hanno visto arrivare V.P.: anch’egli non ha fatto telefonate ma s’è limitato a intascare i trenta euro piazzando al loro posto una bustina. Si è poi scoperto che conteneva una dose da un quarto di grammo di cocaina. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso ai carabinieri di soprire un altro paio di grammi di droga. Il quarantenne è stato arrestato con l’accusa di spaccio ed è in carcere in attesa dell’udienza di convalida e dell’interrogatorio di fronte al gip.