Diario pendolare. Troppa tolleranza verso chi non paga il biglietto del treno

Oggi si è sfiorata la rissa… ma i trasgressori la passano sempre liscia

Oggi non devo riferire solamente dei soliti dieci minuti di ritardo del treno R2274, ma di situazioni che ormai da giorni / mesi / anni stiamo vivendo a bordo dei treni regionali muniti (ancora per poco) di carrozze di prima e seconda classe.

Stamattina abbiamo vissuto “in diretta” l’ennesimo caso di tolleranza da parte dei controllori nei confronti delle persone che viaggiano senza biglietto, senza documento oppure che si accomodano in prima classe con biglietto di seconda.

Tra Piacenza e Lodi, il controllore durante la verifica dei titoli di viaggio (nella nostra carrozza di prima classe) ha allontanato gentilmente diverse persone che stavano sedute senza averne titolo per i motivi descritti sopra; il controllore era seguito come un’ombra da un abbonato che ad ogni benevola concessione ad alzarsi rivolta ai trasgressori, ripeteva ad alta voce “Gli faccia la multa, non è giusto che la passino sempre liscia, noi cosa paghiamo a fare? Siamo forse più stupidi? Io sono stufo di viaggiare con quelle persone li, dovete sbatterle giù dal treno e basta, se non vogliono mettersi in regola saranno (beep) loro!”.

Il controllore proseguiva con il “metodo montessoriano”, ma il tipo alzando la voce e imprecando con bestemmie e altre parolacce ripeteva la stessa “sequenza” di insofferenza a tale situazione. Ormai esasperato dall’indifferenza del controllore alle sue sollecitazioni , ha deciso di chiedere cognome e nome al controllore stesso, il quale si è limitato cortesemente ad indicare il suo numero di matricola sul tesserino appeso alla giacca; il contestatore ha memorizzato il numero ripetendolo ad alta voce e trascrivendolo probabilmente sul telefono cellulare. Ma non è finita qui

Qualche istante dopo il controllore incappa in un altro passeggero con biglietto di seconda (salito a Parma, sembra), che non vuol saperne assolutamente di pagare la differenza e nemmeno di esibire un documento. La discussione si fa incandescente e anche il controllore che fino a lì aveva mantenuto un grandissimo self-control, mostra i primi segni di cedimento, alzando notevolmente la voce. Nel frattempo controllore e trasgressore escono dalla carrozza e continuano la discussione nei pressi delle porte di accesso alla carrozza stessa: davanti alla sua continua resistenza al pagamento, viene paventata al viaggiatore la possibilità di essere “scaricato” a Lodi per i controlli POL.FER.; niente da fare, questo continua imperterrito nel suo rifiuto. A quel punto, dalle retrovie, sento arrivare a grandi passi un uomo dalla prestanza fisica notevole che si sta dirigendo imbufalito verso il luogo della discussione; dentro di me ho pensato “Adesso lo prende e lo sbatte giù dal treno”.

Arriva a tu per tu con il trasgressore e gli dice ad alta voce chiaramente e ripetutamente di pagare la differenza o di scendere altrimenti le cose si metteranno male!

Nel frattempo trascorrono diversi minuti, la discussione a tre si fa sempre più incandescente, la stazione di Lodi si avvicina; all’arrivo nella stazione lodigiana il controllore deve chiaramente allontanarsi per svolgere il suo lavoro, il trasgressore rimane sul treno e l’uomo che era andato a dare man forte al controllore torna rassegnato al suo posto.

All’arrivo nella stazione di Rogoredo, il trasgressore era ancora al suo posto e il controllore non era “in zona”; gli episodi di insofferenza da parte dei pendolari “regolari” stanno diventando sempre più numerosi e, a mio parere, giustificati, anche se non sono assolutamente d’accordo sui “modi” in cui vengono manifestati;.

Oggi si è sfiorata veramente la rissa, il rischio che la situazione degeneri è altissimo; oltre ai disagi infiniti che subiamo ogni giorno, se dobbiamo anche temere per l’incolumità, siamo messi veramente malissimo! Spero che questo ennesimo allarme non rimanga inascoltato!

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