Nba. La stagione 2011-2012 potrebbe non iniziare mai

I club fanno un’offerta ai giocatori, che rispondono: ”E’ un ultimatum inacettabile”

Ebbene se la crisi c’è nel mondo intero anche lo sport ne risente, l’Nba cerca diperatamente di risolvere il problema lockout e ad una soluzione per il rinnovo del contratto collettivo per far ripartire una stagione bloccata oramai da 137 giorni ed è, questo, il secondo lockout nella storia dell’Nba. I presidenti dei club hanno presentato una nuova proposta: una divisione degli incassi del 50% (mentre l’anno scorso i giocatori ricevevano il 57%); secondo i giocatori di Nba è “un ultimatum inacettabile” e lo definiscono un abuso di posizione dominante.
Questo è il motivo per cui sono passati per vie legali dando vita ad un’azione legale di massa generando appunto questa situazione, un taglio alla divisione degli incassi.
Il dirigente dell’Associazione Giocatori, Billy Hunter, ha dichiarato però che i giocatori amano il loro sport e che gli hanno chiesto di continuare a trattare; le parti si incontreranno dunque a New York prima della deadline delle 17 di mercoledì (le 23 italiane).

La risposta dei giocatori è quindi essenziale e deciderà se la stagione 2011-2012 potrà iniziare o meno cosa che porterebbe gli stessi ad un mancato stipendio annuale, situazione negativa che sicuramente nessuno di loro vorrebbe affrontare.

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