Lele Mora. Una donazione per aiutarlo. E spuntano i gruppi su Facebook

L’ex agente dei vip chiede aiuto agli amici. E nel silenzio generale qualcuno risponde

Nei giorni dell’opulenza erano tutti suoi amici, tutti in fila per baciare l’anello al re dei vip. Oggi, in carcere, Lele Mora sta pagando per le sue colpe da solo, lontano da qualsiasi forma di riconoscenza. E nei giorni che hanno preceduto il Natale ha recapitato 700 sms ai suoi amici, chiedendo aiuto. “Sapete quale sarebbe il mio più grande regalo di Natale? Tornare assieme a tutti voi… se potete, aiutatemi a fare questo inviando un contributo a questo comitato: Gli amici di Lele Mora, c/c bancario Iban (…). Quando ho potuto, con voi ho condiviso business e divertimenti. Buon Natale… un amico… Lele Mora”.
La richiesta d’aiuto di Lele Mora ha suscitato, come era prevedibile, reazioni contrastanti. Il giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli ha donato 500 euro e in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato le sue ragioni. “La mia stessa famiglia si è spezzata in due, ma ho agito pensando a mio padre e all’ umiliazione che deve aver provato Mora nello scrivere questo messaggio. Non sono mai stato alle sue feste, mi ha solo fatto condurre una manifestazione per cui ho fatturato 5.000 euro. Mi fa pena però che sia ridotto così e schifo che tutti i nani e le ballerine che lo circondavano e sfruttavano lo abbiano lasciato solo”.
Altri hanno espresso un’opinione contraria. “Auguri Edo,” ha risposto un giornalista all’appello di Raspelli, “ma con tutte le persone che si possono aiutare, proprio lui dobbiamo sostenere? Non ho mai amato un certo tipo di mondo”.

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