Facebook. Ecco come funziona la censura del re dei social network

Un piccolo esercito di moderatori rimuove ogni giorno i contenuti proibiti da Facebook

Violenza, bullismo, odio razziale e pornografia. Sono temi nel mirino della censura di Facebook, un esercito di moderatori che ogni giorno eliminano contenuti giudicati inopportuni dal social network. Sono team di operatori, spesso in ousourcing, che seguono alla lettera un rigido manuale che non ammette interpretazioni o sfumature, e secondo il quale – per fare un esempio – anche l’allattamento al seno è pornografia. Facebook spiega esattamente il funzionamento delle sue attività di moderazione: “per processare in modo rapido ed efficiente milioni di segnalazioni che riceviamo ogni giorno, abbiamo deciso di appoggiarci a società esterne per effettuare una classificazione iniziale di una piccola parte dei contenuti segnalati”.
“Queste società,” continua Facebook, “sono soggette a rigorosi controlli di qualità e abbiamo implementato diversi livelli di tutela per proteggere i dati degli utenti che usano il nostro servizio. Inoltre nessun altra informazione viene condivisa con terzi oltre ai contenuti in questione e alla fonte della segnalazione. Abbiamo sempre gestito internamente le segnalazioni più critiche e tutte le decisioni prese dalle terze parti sono soggette a verifiche approfondite. I nostri processi vengono migliorati costantemente e i fornitori sono monitorati su base continuativa. Questo documento fornisce una fotografia dei nostri standard applicati a uno dei nostri fornitori”.

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