Crisi. Altri due suicidi per problemi economici. Il lungo elenco di gesti disperati

Dall’inizio dell’anno sono 19 le persone che si sono tolte la vita o che ci hanno provato

Oggi a Milano e a Roma due persone si sono tolte la vita a causa della crisi. Gesti disperati che portano a 19, dall’inizio dell’anno, il numero di persone che hanno pensato ad un gesto estremo per farla finita con i problemi economici. Oltre ai 19 casi più eclatanti si registrano decine di tentati suicidi e gesti dimostrativi, come quello avvenuto a Piacenza pochi giorni fa, per problemi legati alla disoccupazione o ai debiti. Lavoratori licenziati alla soglia della pensione, giovani disoccupati e famiglie attanagliate dai debiti, padri di famiglia che non riuscivano più a dar da mangiare ai figli e, naturalmente, lo spettro di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate: le motivazioni dietro ai gesti estremi sono sempre le stesse.
Ecco il lungo elenco di vittime della crisi che TGCom ha pubblicato oggi, poche ore dopo avere dato la notizia dei due suicidi di Milano e Roma.

4 aprile, Roma
Un imprenditore si è ucciso alla periferia di Roma con un colpo di arma da fuoco. All’origine del gesto problemi economici che avevano investito la sua attività.

4 aprile, Milano
Un uomo di 51 anni si è tolto la vita, a Milano, in seguito alla perdita del lavoro e alla separazione dalla moglie. Si è impiccato a una trave di una cantina a uso comune nel condominio in cui viveva con gli anziani genitori da quando si era separato.

3 aprile, Roma
Un artigiano di 57 anni si è impiccato all’interno della sua bottega. A trovare il suo corpo ciondolante, legate a una corda fissata al soffitto del suo negozio, il figlio. Accanto al suo corpo un biglietto in cui l’uomo spiegava il gesto: ”problemi economici insormontabili”, debiti e troppe tasse.

3 aprile, Gela
Nunzia C., anziana 80enne, si suicida lanciandosi dal quarto piano di un palazzo. L’Inps le aveva decurtato la pensione di 200 euro, dopo la morte del marito, e la donna aveva paura di non riuscire ad arrivare a fine mese

29 marzo, Verona
Un operaio edile di 27 anni, di origini marocchine, si da’ fuoco alle gambe e alla testa dopo essersi cosparso di benzina nei pressi del municipio di Verona. L’uomo non riceveva da quattro mesi lo stipendio dal consorzio cooperativo di servizi d’impresa in cui lavora.

28 marzo, Bologna
Un artigiano di 58 anni di Ozzano Emilia, G.C., si da’ fuoco nel parcheggio dell’Agenzia delle entrate. in via Paolo Nanni Costa. Aveva una pendenza con il fisco di 104mila euro e un processo, chiuso proprio quel giorno con una condanna, per false fatturazioni.

27 marzo, Trani
Un uomo di 49 anni si suicida lanciandosi dal balcone di casa. Di professione imbianchino, da tempo non riusciva a trovare lavoro.

22 marzo, Genova
Un disoccupato di 45 anni sale su un traliccio alla periferia della citta’ e minaccia di uccidersi. Chiede aiuto per comperare scarpette ortopediche alla figlia malata.

15 marzo, Lucca
Un’infermiera di 37 anni tenta il suicidio ingerendo un liquido tossico. Aveva perso il lavoro che aveva in un ospedale della provincia di Lucca.

9 marzo, Taranto
A Ginosa Marina il titolare di un negozio di abbigliamento, Vincenzo Di Tinco, si impicca a un albero. Si era visto rifiutare da una banca un prestito di poco piu’ di mille euro.

26 febbraio, Firenze
Un imprenditore di 64 anni si impicca nel capannone della sua azienda. Aveva problemi economici.

25 febbraio, Sanremo
Un elettricista di 47 anni, Alessandro F., si spara un colpo di pistola in bocca. Era stato licenziato da un’azienda di Taggia.

21 febbraio, Trento
Un piccolo imprenditore, schiacciato dai debiti, si getta sotto un treno alla stazione. Lo salvano gli agenti della Polfer.

17 febbraio, Napoli
Un uomo da tempo disoccupato tenta il suicidio con il gas in casa. E’ la polizia, allertata dai vicini, a fermarlo.

13 febbraio, Catania
A Paternò (Catania) un piccolo imprenditore di 57 anni si impicca a una corda legata ad un muletto. Era in preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda di macchinari per l’agricoltura ad Acireale.

10 gennaio, Crotone
A Ciro’ Marina (Crotone) un cinquantenne da poco licenziato tenta il suicidio con un grosso quantitativo di ansiolitici. Lo salvano i carabinieri, chiamati da un trisettimanale locale cui l’uomo aveva mandato un’email in cui annunciava il gesto.

8 gennaio, Bari
Antonia Azzolini, 69 anni, e il marito Salvatore De Salvo, 64 anni, si suicidano lo stesso giorno, lei con barbiturici in una stanza di albergo della città, lui in mare lungo il litorale. La coppia aveva gravi difficoltà economiche da quando, nel 2004, De Salvo aveva perso il lavoro di rappresentante di tessuti.

7 gennaio, Matera
A Policoro (Matera) un operaio edile di 58 anni tenta il suicidio con un colpo di pistola all’addome. Temeva che con la riforma della previdenza non sarebbe più potuto andare in pensione.

2 gennaio, Bari
Un 73enne si getta dal balcone di casa dopo avere ricevuto dall’Inps la richiesta di restituire 5mila euro.

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