Musica e politica. Jovanotti: mai stato contattato da Monti

Attraverso Facebook prende le distanze da Libero: ”Non sono un consulente di immagine”

“Non mi ha chiamato il Presidente del Consiglio Mario Monti, che mi immagino e mi auguro che abbia cose più importanti da fare che pensare a me. Qualche settimana fa ho ricevuto una email da un funzionario di un Ministero in cui si parlava dell’agenda digitale”. Questa la replica che Jovanotti ha affidato al suo profilo Facebook per smentire il quotidiano Libero, che nell’edizione di sabato lo accreditava come un personaggio chiave del Premier per rilanciare l’immagine del Governo.
Il cantautore romano ha spiegato che gli è stato semplicemente chiesto di far parte di un progetto che punta a far ripartare l’Italia attraverso il web e la tecnologia: “Questa agenda digitale è una bella cosa, nata fuori dai partiti diversi anni fa, che se si realizzasse avvicinerebbe l’Italia agli altri Paesi più tecnologicamente avanzati”. All’origine del contatto con gli organi istitituzionali non vi sarebbe quindi nessun tentativo di rendere il Jova una sorta di PR di Monti: “Se il Presidente Monti vorrà rifarsi l’immagine gli posso sempre prestare le scarpe che luccicano, quelle che ho usato in tour, ma non penso che possano aiutaci ad abbassare lo spread”. Il cantante non sembra però serbare rancore nei confronti del quotidiano diretto da Belpietro: “Ringrazio Libero per la caricatura che hanno messo in prima pagina, che è mitica e che terrò come ricordo. Ma la notizia non c’è”.

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