Londra 2012. I XXX Giochi Olimpici sono tinti di rosa

A 12 giorni dal via, cifre e considerazioni sulle Olimpiadi più femminili della storia

Il countdown procede implacabile, e segna ormai meno dodici alla Cerimonia inaugurale dei XXX Giochi Olimpici estivi, quelli di Londra 2012. Tra le tante angolazioni da cui si può osservare l’evento dell’anno, oggi mi concentrerò su quella… rosa. Le Olimpiadi londinesi saranno infatti le prime ad avere almeno una rappresentante femminile per ogni Paese in gara. Qualche dato: le due nazioni in testa al medagliere di Pechino 2008, Cina e Stati Uniti, schiereranno tra le loro fila più donne che uomini, rispettivamente 225 a 171 e 269 a 261.
Anche la squadra italiana segue lo stesso trend: se a Barcellona 1992 erano 76, il 23.6% della spedizione, a Londra saranno ben 126, con un’incidenza del 43.3%.
Donne che hanno un carisma tale da rivestire il ruolo di portabandiera per il proprio Paese, come nei casi della nostra Valentina Vezzali o della francese Laura Flessel, ma anche in quelli più inaspettati degli Stati di religione musulmana del Bahrain e del Qatar. Pur non dimenticando che la strada da percorrere resta tanta, come dimostrato dall’Arabia Saudita, che vincola la presenza di atlete femminili a condizioni ben precise, chiudo con il commento più appropriato che ho trovato sull’argomento, che non poteva che essere di una donna, la giornalista della ‘Gazzetta dello Sport’ Enrica Speroni: “Se una ragazza fa sport non è più vista solo come un maschiaccio, se ha le stesse possibilità di scelta del fratello, se le strutture sono pensate anche al femminile ne guadagnano tutti, perché chi può esprimere le proprie potenzialità è una persona ricca. E trasmette positività”.

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