Crisi Formigoni-Lega. ”Se cade la Lombardia un secondo dopo cadono Veneto e Piemonte”

Matteo Salvini: ”molto probabilmente in Lombardia si andrà a votare in aprile”

MILANO – Lo scandalo che ha travolto la regione Lombardia ha intensificato la crisi tra Lega Nord e il Governatore Roberto Formigoni. Tutto nasce dall’arresto di Domenico Zambetti del Pdl, assessore regionale, finito in carcere assieme ad altre 19 persone con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Consiglieri e assessori della Lega hanno consegnato le proprie dimissioni al partito e i leader Roberto Maroni e Matteo Salvini le hanno girate a Roberto Formigoni “lasciandogli la scelta se fare un passo indietro o a lato”, con l’alternativa dell’azzeramento della giunta.
“Mi sono sentito con il presidente Berlusconi e con il segretario Alfano, che hanno confermato la linea del Pdl: se cade la Lombardia un secondo dopo cadono Veneto e Piemonte”. Queste sono le parole che il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha usato per commentare la crisi con la Lega.

“Molto probabilmente in Lombardia si andrà a votare in aprile”, ha dichiarato il segretario nazionale della Lega Lombarda Matteo Salvini che, per risolvere questa cirsi, ha detto di aspettarsi da Formigoni “quantomeno l’azzeramento della giunta, il dimezzamento degli eventuali nuovi assessori ed eventualmente un nuovo presidente della Giunta”,

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