Un minorenne tra le vittime. Padre uccide figlio di 32 anni a Fiesole
Dal 1° di settembre al 20 ottobre di quest’anno l’attività venatoria mostra il suo “bollettino di guerra”: 13 persone hanno perso la vita durante le battutte di caccia in 35 giorni. Tra i casi in maggior evidenza quello dei due amici di 16 e 17 anni, nei pressi di Pavia, che per “gioco” hanno sottratto un fucile ad un parente. La tragedia si è consumata sabato pomeriggio, poco prima delle 16. Sicuro di colpire un animale, il diciassettenne ha aperto il fuoco centrando Aldo Barbieri, questo il nome del ragazzo sedicenne, morto dopo poco di emorragia. Il ragazzo è stato denunciato per omicidio colposo e lo zio, proprietario del fucile da caccia, per omessa custodia di armi.
Alle disgrazie, fa notare l’Associazione Vittime della caccia, vanno aggiunti “gli innumerevoli fatti che hanno avuto un epilogo fortunato: sono i casi di minacce, prepotenze, spari andati a vuoto, intimidazioni ecc. da parte di “legali detentori di armi ad uso caccia” contro altre persone’.