Ho fatto alcune domande al giornalista alla guida della più antica rivista sportiva del mondo
Il “Guerin Sportivo”, “GS” dalla sua trasformazione in mensile o più semplicemente “Guerino” per chi come me è diventato una costante sin dalla sua fanciullezza, con i suoi 100 anni compiuti proprio quest’anno, è la più antica rivista sportiva del mondo. Ed è italiana, bolognese per la precisione. Come il suo giovane Direttore Matteo Marani, al quale ho avuto il piacere di rivolgere alcune domande a metà strada tra attualità e giornalismo.
Che 100esimo anno è stato?
Gratificante, esaltante, pieno di attestati e di eventi. Qualche giorno fa abbiamo presentato un libro sulla storia della nostra rivista (“Un secolo di Guerino”, scritto da Paolo Facchinetti per Minerva Edizioni, ndr). Le lettere pubblicate sul numero del centenario ci hanno dimostrato una volta di più l’affetto dei nostri lettori, grande successo ha riscosso la storia del magazine ad esso allegata. Grazie alla TV, poi, abbiamo avuto la possibilità di godere di una visibilità ancora maggiore.
Quali sono stati i tuoi maestri?
Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi Direttori quali Italo Cucci, Marino Bartoletti, Domenico Morace.
E’ ancora utopia pensare ad una rivista di studi storici sul calcio?
Sì. A livello di investimenti privati non siamo ancora pronti. L’unica possibilità sarebbe un’iniziativa promossa dalla FIGC, che però non si è mai dimostrata interessata, o dal CONI. Per il momento ci dobbiamo quindi accontentare di spazi ricavati all’interno di riviste non specialistiche.
E’ ancora possibile pensare ad un ciclismo pulito?
A dire la verità il mio rapporto con il ciclismo è ormai molto condizionato. Sono appassionato, l’ho anche praticato in prima persona, ma i sospetti sono troppi. Varie testimonianze parlano di difficoltà anche solo a tenere il passo del gruppo, senza l’utilizzo di sostanze dopanti. E’ necessario abbassare la media a cui si corre, e non si perderebbe certo in spettacolo. Ascoltando le testimonianze di quegli sciagurati, non so neanche dire se il sentimento predominante sia la rabbia o la pena. Il doping nel ciclismo è ormai da vari anni il segreto di Pulcinella.
Un pronostico secco sul Campionato di Serie A.
A meno di disastri, Juventus.
Uno sulla Champions League.
Penso che sia una questione spagnola, e che potrebbe essere l’anno buono di Mourinho e del suo Real Madrid. Le italiane? La Juventus è l’unica ad avere un gioco “europeo”, in ogni caso si ragiona su un trend negativo che è necessario arrestare.
Grazie Direttore. E lunga vita al nostro amato Guerino.