Tumori a Taranto: Ilva fra i fattori scatenanti dell’aumento di malattie?

Per le donne aumento dei tumori dal 24% al 100%

Non si respira una buona aria a Taranto. A confermarlo è l’analisi del “Progetto Sentieri” dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) sui siti inquinati, resa nota dal presidente di Peacelink Taranto, Alessandro Marescotti. I dati sono allarmanti: la città presenta un + 11% dell’eccesso di mortalità rispetto alle aspettative di morte di tutti i cittadini residenti in Puglia, aumentando la triste cifra di un punto percentuale rispetto al 2008.
“Lo stabilimento siderurgico, in particolare gli impianti altoforno, cokeria e agglomerazione, è il maggior emettitore nell’area per oltre il 99% del totale ed é quindi il potenziale responsabile degli effetti sanitari correlati lì al benzopirene” commenta il Ministro della Salute Renato Balduzzi, oggi a Taranto. Fra i dati contenuti nel progetto Sentieri si evidenzia un incremento dei tumori al fegato (+75%), linfoma non Hodgkin (+43%), corpo utero superiore (+80%), polmoni (+48%), tumori allo stomaco (+100%), tumore alla mammella (+24%). Si registra complessivamente un aumento di tutti i tumori del 30% mentre per i bambini si registrano incrementi significativi di contrazione malattie per tutte le cause nel primo anno di vita. Ancora al vaglio il collegamento tra lo stato di contaminazione della catena alimentare, molto colpiti dall’inquinamento sembrerebbero gli allevamenti di bestiame, e l’aumento nel numero dei malati.

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