Attività fisica: gli studi che stabiliscono di quanto si allunga la vita

In Europa, italiani al terzo posto per longevità; al decimo per quanto riguarda lo stato di salute

Si è sempre sentito dire che l’attività fisica fa bene al corpo e che allunga la vita. Ma in termini pratici, di quanto tempo rende la nostra esistenza più longeva? La risposta arriva dagli scienziati del Brigham and Women’s Hospital di Boston in collaborazione con il National Cancer Institute; il loro portavoce, I-Min Lee, spiega: “Abbiamo scoperto che aggiungere piccole dosi di attività fisica alla propria routine quotidiana, come per esempio 75 minuti di camminata veloce a settimana, è associato a una maggiore longevità: si guadagnano 1,8 anni in termini di speranza di vita dopo i 40 anni, rispetto a chi non fa nulla. L’attività fisica al di sopra di questo livello minimo è associata a ulteriori vantaggi. Per esempio, camminando di buon passo per almeno 450 minuti a settimana, si guadagnano 4,5 anni”.
Una ricerca che si collega a quella sviluppata dai ricercatori dell’Associazione Fatebenefratelli per la ricerca (Afar): l’Italia è un Paese longevo, il terzo in Europa dopo Francia e Spagna. La nostra posizione in classifica cala drasticamente però quando si parla di stato di salute dei cittadini: precipitiamo in decima posizione rispetto agli altri paesi europei, con il podio nelle mani di Svezia, Regno Unito e Paesi Bassi. Lo studio inoltre evidenzia che le donne, mediamente più longeve degli uomini di 5 anni, hanno col progredire dell’età una peggiore qualità della vita: queste, a differenza della loro controparte maschile che viene percentualmente più colpita da malattie ad alta mortalità come tumori e attacchi cardiaci, sono bersaglio di malattie non letali come artrosi o osteoporosi, patologie croniche che tendono ad assillarle fino alla fine dei loro giorni.

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