Maltempo in Toscana: Carrara, Lucca e Pisa le città con danni maggiori

La rabbia dei cittadini di Massa: soccorsi tardivi e colpa ai canali di scolo ostruiti dal cemento

La notte scorsa il sindaco di Carrara Angelo Zubbani ha attivato il sistema di allarme telefonico, invitando gli abitanti “a non uscire di casa e a salire ai piani alti delle abitazioni”. Anologa iniziativa è stata presa dal Comune di Lucca, dove l’onda di piena del Serchio è passata per fortuna senza rotture di argini. Strade allagate e ampie zone senza corrente elettrica a Pisa dove sono stati tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco. A Pisa in un sottopasso allagato madre e figlio di pochi mesi sono stati salvati appena in tempo prima che l’acqua entrasse nell’abitacolo dell’auto. Danni e allagamenti anche a Livorno.
Sono 5.000 gli abitanti della provincia di Massa Carrara coinvolti in vario modo dall’alluvione della notte scorsa, in particolare per il danneggiamento subito dalle loro abitazioni. Le persone inoltre protestano per la lentezza delle attività dei soccorsi che hanno coinvolto alcune zone della città e per la copertura dei canali di scolo delle acqua nella campagna circostante le abitazioni, su cui è stato costruito strade o comunque sono stati coperti dal cemento. Tra i danni materiali causati dall’ultima ondata di maltempo anche la morte di numerosi animali d’allevamento (polli e colombi), i danneggiamenti di automobili lasciate all’aria aperta, l’allagamento di cantine, garage e di quasi tutte le case al pian terreno.

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