Cyborg. Donna paralizzata muove braccio robot con il pensiero

Ci riesce grazie ad alcuni sensori impiantati nella corteccia cerebrale

”Penso che questa tecnologia possa diventare terapeutica per le persone con lesioni spinali – ha spiegato lo scienziato Andrew Schwartz, uno dei ricercatori che ha condotto questo esperimento – perche’ possono svolgere compiti e attivita’ utili nella loro routine”. Stiamo parlando di un caso che ha entusiasmato il mondo intero. Per la prima volta una donna, paralizzata dal collo in giu’, e’ riuscita a muovere un braccio robotico controllandolo con il proprio pensiero; c’è riuscita grazie ad alcuni sensori impiantati nella corteccia cerebrale.
L’esperimento è perfettamente riuscito e apre un universo di possibilità. La protagonista dell’esperimento si chiama Jan Scheuermann, ed è una donna di 53 anni. Lo studio è stato condotto dai ricercatori della facolta’ di medicina dell’universita’ di Pittsburgh, che lo hanno pubblicato sulla rivista scientifica ‘The Lancet’. La signora Scheuermann, come riporta Ansa, “e’ riuscita a controllare il braccio gia’ al secondo giorno di training e dopo 14 settimane e’ diventata molto piu’ abile, acquisendo coordinazione e velocita’ in modo simile ad una persona non malata”. “E questo – spiega l’articolo pubblicato dall’agenzia – grazie a due sensori, ognuno di 4 millimetri quadrati, impiantati nella sua corteccia cerebrale. Un centinaio di minuscoli aghi su ogni sensore raccolgono l’attivita’ elettrica di 200 cellule cerebrali. Gli impulsi elettrici nel cervello vengono trasformati in comandi per muovere il braccio, che piega il gomito, il polso e puo’ cosi’ afferrare un oggetto”.

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