Caselli accusa: ”Andreotti colpevole di associazione per delinquere con la mafia”

Il giudice: ”Per i gravi fatti commessi fino al 1980 Andreotti è stato riconosciuto colpevole”

Giulio Andreotti è morto ieri, e già si torna a parlare delle sue vicende giudiziarie. Il giudice Giancarlo Caselli in un’intervista di oggi a Repubblica ha dichiarato senza mezzi termini: “Andreotti era colpevole di associazione per delinquere con la mafia”. Il “doveroso rispetto per la morte di un uomo” secondo l’ex capo della Procura di Palermo (che portò in giudizio Giulio Andreotti) non deve cambiare il giudizio “storico e giudiziario”. Secondo Caselli, infatti, il 7 volte Premier è stato “scagionato” dalle accuse di rapporti con la mafia ma “l’assoluzione riguarda solo i fatti successivi al 1980. Per i gravi fatti commessi fino a quella data Andreotti è stato riconosciuto colpevole di associazione per delinquere con la mafia. Solo che il reato venne prescritto”.
“Noi – precisa Giancarlo Caselli – portammo a processo il senatore Andreotti in base a plurimi elementi di prova. In particolare le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Francesco Marino Mannoia che narrò di due incontri in Sicilia tra lo stesso Andreotti e Stefano Bontade”. “Mannoia – conclude Caselli – raccontò che Andreotti era andato da Bontade una prima volta per cercare di fare cessare le intimidazioni mafiose contro Piersanti Mattarella, politico onesto” e “una seconda volta” che “per chiedere ragione dell’assassinio di Mattarella”.

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