Calcio. Emmanuel Petit, bordate sulla Francia e sui francesi

L’ex centrocampista francese: ”La Francia sarebbe stata migliore se invasa dalla Germania”

Emmanuel Petit, che bordate! Scandalizzato dal trattamento riservato all’ex compagno nella Francia campione del mondo 1998 Thierry Henry, adorato in Inghilterra ma poco apprezzato in patria nonostante il record di gol con la Nazionale, Emmanuel Petit ha infatti sparato a zero sul suo Paese: “Siamo un popolo di arroganti, bugiardi e ipocriti”. A scatenare la polemica, soprattutto la considerazione: “La Francia sarebbe stata migliore se invasa dalla Germania”.
L’ex centrocampista francese ha specificato: “La Germania a cui mi riferisco è quella odierna che è di certo meglio della Francia”. Non proprio una carezza, viste le tensioni tra Parigi e Berlino sulle politiche europee anti crisi.
Per Emmanuel Petit, la prova della corruzione francese sta nel caso Thiago Motta-Brandao, quest’ultimo “condannato a un anno quando invece ci sono ministri e deputati ladri che sono sempre al loro posto e continuano a rubare”.
Se i dirigenti politici della Francia sono ladri, i suoi abitanti sono d’altronde “arroganti, bugiardi, snob e ipocriti”. E, per deduzione, pure razzisti: “Almeno nel calcio si cerca di combattere il razzismo: se levi il calcio, per strada sarebbe ancora peggio”. L’ex Nazionale francese ne ha anche per i giornalisti: “Vivono in compartimenti stagni, incapaci di fare autocritica”.
Non è la prima volta che l’antistar francese per eccellenza si espone mediaticamente, sollevando se non altro perplessità sulle sue dichiarazioni. Emmanuel Petit, che bordate!

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