Piacenza. Raggiungono i 25mila euro le sanzioni emesse per irregolarità in una serie di aziende agricole del piacentino, nel corso di controlli da parte della direzione provinciale del lavoro di Piacenza insieme al comando provinciale del corpo forestale dello stato, nell’ambito delle attività di contrasto al lavoro in nero. 32 aziende sono state ispezionate nel corso dei mesi di agosto e settembre, in particolare nei periodi delle campagne dell’uva e del pomodoro: solo 5 di queste sarebbero risultate essere del tutto in regola, mentre altre 12 avrebbero riportato irregolarità, e le ultime 15 sono al momento ancora in fase di valutazione.
Dei 200 lavoratori oggetto di controlli, 13 sarebbero risultati essere in nero. Particolarmente eclatante il caso di un’azienda vitivinicola di Castell’Arquato, nella quale era al lavoro una cooperativa di cittadini indiani per la raccolta dell’uva: dei 13 lavoratori, ben 7 sarebbero stati in nero, e 2 sarebbero in possesso di permesso di soggiorno scaduto. Altri 4 sarebbero invece profughi richiedenti asilo. L’attività della cooperativa è stata perciò sospesa, e sono in corso accertamenti per verificare la posizione di profughi e lavoratori con permesso scaduto.