PIACENZA – Dopo l’annullamento dei Venerdì Piacentini, il più importante festival di Piacenza che porta nelle casse dei commercianti del centro un indotto di 7 milioni di euro all’anno, oggi è stato ufficializzato l’annullamento della Fiera di Sant’Antonino.
“È stata una decisione difficile da prendere”, ha spiegato il sindaco Patrizia Barbieri. “So che si tratta di un ulteriore sacrificio richiesto agli operatori del settore già fortemente colpiti dalle disposizioni di lockdown e all’intera comunità piacentina, privata di uno degli eventi più antichi e sentiti della sua tradizione. Ma, come convenuto nell’incontro di questa mattina in Prefettura e nel continuo confronto di questi giorni tra i vari attori impegnati nell’organizzazione, non sussistono ad ora le condizioni di sicurezza necessarie”.
“Già prima del Covid le disposizioni per la sicurezza degli eventi pubblici erano diventate sempre più stringenti, ed oggi – come potrete comprendere – non possiamo abbassare la guardia di fronte a questo terribile virus: vogliamo mettere sempre la salute dei cittadini al primo posto delle nostre decisioni”, ha aggiunto.
La valutazione da parte del tavolo per l’Ordine e la Sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Maurizio Falco è stata la più approfondita possibile. “Abbiamo provato anche a progettare una versione fortemente ridotta della fiera, ma anche in questo caso non esistevano soluzioni per garantire le misure minime di sicurezza sul Facsal e nelle vie limitrofe,” ha commentato il rappresentante del Governo.