Consorzio Agrario Piacenza Terrepadane

Terrepadane al voto. In gioco il futuro di Piacenza

E’ in corso una battaglia cruciale per il territorio di Piacenza e per l’agricoltura emiliano-lombarda. Da una parte ci sono la stragrande maggioranza dei soci di Terrepadane, quinta realtà più importante della provincia, motore dell’agricoltura e dell’economia locale e il Consiglio di Amministrazione presieduto da Marco Crotti. Dall’altra ci sono una serie di funzionari romani che vorrebbero commissariare la società cooperativa, con il rischio che uno dei tesori più importanti di Piacenza venga spostato altrove.

Ieri i lavoratori di Terrepadane hanno scritto una lettera aperta (la potete leggere qui) in cui spronano la politica locale ad uscire dalla propria confort zone e a trovare il coraggio di interessarsi sul serio della vicenda. Oggi parla il Cda che si ripresenta compatto al voto, chiedendo agli agricoltori una prova di forza e di coraggio.

L’assemblea elettiva è fissata per martedì prossimo, 4 luglio 2023 alle ore 17,00 presso la sala Bertonazzi del Palazzo dell’Agricoltura, in via Colombo, 35 Piacenza. Si tratta del momento assembleare che si è reso necessario per rinnovare gli organi della cooperativa, dopo che nei giorni scorsi tutto il Consiglio di amministrazione attualmente in carica – presieduto dall’agricoltore piacentino Marco Crotti – aveva dato le dimissioni. Una decisione resa necessaria per evitare un ingiusto commissariamento della cooperativa, ipotizzato a seguito di una seconda ispezione Ministeriale.

Il Consiglio presieduto da Marco Crotti e composto da Vittorio Castagnola, Giampiero Cremonesi Giuseppe Croce, Gian Paolo Gentili, Umberto Gorra, Pierluigi Guidi, Paolo Loschi, Matteo Mazzocchi, Stefano Repetti e Pierluigi Scrocchi si ripresenterà quindi alle elezioni interne, rinnovando la disponibilità a dare continuità, con la massima determinazione, al lavoro svolto fino ad oggi.

“Nel 2021 alcuni Soci avevano mosso un’azione legale contro le modalità di elezione adottate dalla cooperativa”, spiega il Cda dimissionario. “Nonostante il lodo arbitrale del Tribunale di Piacenza avesse ritenuto correttamente svolte le elezioni, il Ministero ha sottoposto la cooperativa ad una prima ispezione, nel corso della quale non è stata rilevata alcuna irregolarità, procedendo poi con una seconda ispezione, incurante tra l’altro dell’approssimarsi della scadenza del mandato degli amministratori e del fatto che due assemblee avessero approvato all’unanimità i bilanci molto positivi degli ultimi due anni”.

“La scelta di dare le dimissioni”, spiegano ancora i Consiglieri, “è stata assunta, seppur dolorosamente, con grande senso di responsabilità, nell’interesse della cooperativa, alla ognuno di noi desidera assicurare un futuro di stabilità. Lo dimostrano i risultati lusinghieri degli ultimi bilanci che hanno garantito, oltre ad un servizio ai Soci molto apprezzato, anche un flusso continuo di assunzioni, soprattutto di giovani, con ricadute positive sull’ampio territorio servito dal Consorzio, che è attivo da anni oltre che in provincia di Piacenza, anche in Lombardia”.

Il precedente Cda si ripresenta compatto al giudizio dei soci. “Siamo consapevoli,” concludono i consiglieri, “sia degli sforzi compiuti nella direzione dello sviluppo dei servizi e quindi dell’agricoltura, sia dello sforzo profuso per garantire sempre e solo l’interesse della cooperativa e dei suoi collaboratori e quindi delle aziende Socie. Per questo rinnoviamo la nostra disponibilità a dare continuità al lavoro svolto e invitiamo calorosamente tutti i Soci ad esprimere il proprio voto, ribadendo ancora una volta il concetto fondamentale che guida da sempre il mondo della cooperazione, nel quale il Consorzio vanta una storia ultrasecolare, ossia la sovranità assoluta ed indiscussa dei Soci”.

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