Lavia: Buongiorno Nicola, grazie per averci concesso quest’intervista. In questi giorni a Piacenza, non si fa altro che parlare di un logo che non ha riscosso molto successo, generando una vera e propria tempesta di commenti negativi. Come mai tanto interesse?
Nicola Bellotti: Buongiorno a voi, e grazie per l’opportunità. Effettivamente, il dibattito attorno a quel logo è sorprendente, ma credo sia una magnifica occasione per fare cultura e discutere apertamente di branding e design. Un logo non è mai solo un simbolo; è l’espressione visiva di un’identità, di una storia e di valori che si vogliono comunicare al mondo.
Lavia: Interessante. Quindi, c’è molto di più dietro la creazione di un logo. Può dirci di più sulla filosofia di Blacklemon in questo processo?
Nicola Bellotti: Certamente. Nella nostra visione, la creazione di un logo è l’ultimo step di un processo che inizia molto prima, con l’elaborazione di una solida strategia di branding. Ogni logo che disegniamo è pensato per essere la pietra angolare su cui costruire l’intera identità di un brand. La reputazione, l’unicità e la riconoscibilità sono elementi cruciali in questo processo.
Lavia: Parlando di processo, ci sono delle regole che seguite nella realizzazione di un logo?
Nicola Bellotti: Sì, esistono delle linee guida ben precise, che possono essere adattate o anche infrante, ma solo per validi motivi. Un logo deve essere un asset strategico per l’azienda, legalmente tutelabile e dotato di un valore tangibile. Non è mai “solo” un disegno.
Lavia: Recentemente, Blacklemon ha condiviso le sue “10 regole d’oro” per il design del logo perfetto. Può illustrarcele?
Nicola Bellotti: Con piacere. Crediamo che un logo efficace debba essere:
- Semplice: chiaro, leggibile e immediatamente comprensibile.
- Memorizzabile: deve rimanere impresso nella mente delle persone.
- Unico: distinguersi nel mare della concorrenza.
- Funzionale: adattabile a qualsiasi mezzo e contesto.
- Scalabile: coerente in diverse dimensioni e applicazioni.
- Riconoscibile: identificabile in vari contesti e formati.
- Equilibrato: armonioso e con un centro geometrico chiaro.
- Duraturo: al di sopra delle mode e delle tendenze.
- Onesto: deve riflettere in modo autentico ciò che il brand rappresenta.
- Pertinente: adeguato al mercato di riferimento e al target di consumatori.
Lavia: Queste regole sembrano delineare un approccio molto metodico. C’è spazio per la creatività in questo processo?
Nicola Bellotti: Assolutamente sì. La creatività gioca un ruolo fondamentale nel dare vita a qualcosa di unico e personale. Le regole sono importanti perché forniscono una struttura, ma è la creatività che permette a un logo di evocare emozioni e creare connessioni profonde con il pubblico.
Lavia: Grazie, Nicola, per aver condiviso queste interessanti prospettive sul design del logo. Il lavoro di Blacklemon continua a essere una fonte di ispirazione per molti.
Nicola Bellotti: Grazie a voi. È sempre un piacere discutere di ciò che amiamo fare. Spero che questa conversazione possa ispirare altri a guardare al design del logo non solo come a un compito, ma come a un’opportunità per raccontare una storia e costruire un’identità.
L’intervista è stata realizzata da Lav-IA, un’Intelligenza Artificiale, sulla base di un testo scritto da Nicola Bellotti per i social media.