La Basilica di Sant’Antonino a Piacenza rappresenta non solo un gioiello architettonico ma anche un importante testimone della storia religiosa e culturale della città. Eretta tra il 350 e il 375 d.C. da San Vittore, il primo Vescovo di Piacenza, questa antica basilica paleocristiana, con oltre 1.670 anni sulle spalle, ha attraversato secoli di storia, resistendo e rinascendo dalle ceneri delle invasioni e delle distruzioni.
Dalle Invasioni Barbariche alla Ricostruzione
La storia della basilica è segnata profondamente dalle invasioni barbariche che portarono alla sua quasi totale distruzione. Tuttavia, la resilienza e la devozione hanno permesso la sua ricostruzione nel 1014, seguita da numerosi rimaneggiamenti che ne hanno plasmato l’aspetto fino al Medioevo. Nel 1350, il transetto sinistro fu prolungato con l’aggiunta di un atrio, noto come “Porta del Paradiso”, caratterizzato da un arco ogivale e un rosone, che si affaccia sull’odierna via Scalabrini, un tempo parte della via Francigena.
Un Incontro Storico: La Pace di Costanza
All’interno dell’atrio “Paradiso”, una lapide commemora l’importante incontro avvenuto nel 1183, che vide i legati della Lega Lombarda e l’imperatore Federico Barbarossa discutere i preliminari della pace di Costanza. Questo evento sottolinea l’importanza storica e politica della basilica nel contesto delle lotte di potere medievali.
Un Interno di Suggestiva Bellezza
L’interno della basilica sorprende per la sua estetica baroccheggiante, arricchita dagli affreschi di Camillo Gavasetti sulla volta dell’area presbiteriale, datati 1622. Il coro accoglie dipinti dedicati alle storie di Sant’Antonino, opera del pittore fiammingo De Longe, mentre le reliquie del santo riposano sotto l’altare maggiore. Curiosamente, all’ingresso nord si possono ammirare alcuni affreschi staccati provenienti dai sottotetti dell’antica basilica del XII secolo, offrendo uno sguardo diretto sul passato artistico dell’edificio.
Il Museo Capitolare: Una Collezione di Tesori
Adiacente alla basilica, il museo capitolare ospita una ricca collezione di opere d’arte e oggetti liturgici, tra cui spiccano polittici, antifonari miniati della fine del XV secolo, argenterie, calici e reliquiari. Di particolare rilievo è un manoscritto dell’anno 840, appartenuto a Lotario re di Lorena. La collezione comprende anche dossali lignei del Quattrocento, attribuiti al Maestro del dossale di Sant’Antonio, e opere di notevole valore artistico come la Natività di Maria di Giulio Cesare Procaccini e l’Incoronazione della Vergine di Giovanni Battista Trotti.
La Basilica di Sant’Antonino, con il suo ricco patrimonio artistico e storico, continua a essere un luogo di culto e di cultura, testimoniando la profonda spiritualità e l’arte che hanno caratterizzato Piacenza attraverso i secoli. Un monumento che racchiude in sé la storia di una comunità, invitando i visitatori a un viaggio nel tempo tra arte, fede e storia.