Domenica 25 febbraio 2018 – Milestone (Via Emilia Parmense 27 – PC) – Ore 18:00 e replica ore 21:00
Storyville Club
a cura di Le Stagnotte e Piacenza Jazz Club
Ingresso 10 euro(per l’occasione l’ingresso non prevede la tessera del Club)
Prevendita presso Piacenza Jazz Club (Via Musso, 5) e libreria Bookbank (via S. Giovanni, 4)
L’intero ricavato sarà devoluto a AISM Piacenza
Dalla collaborazione tra il gruppo teatrale delle Stagnotte e l’associazione Piacenza Jazz Club nasce la voglia di raccontare cosa c’è dietro “Storyville”, tra gli appuntamenti più frizzanti e divertenti in cartellone per questa quindicesima edizione del Piacenza Jazz Fest.
Se c’è un quartiere dove il Jazz ha potuto muovere i primi passi e crescere è quello di Storyville a New Orleans. Nel 1896 il consigliere municipale Sidney Story promulgò un’ordinanza che circoscriveva l’esercizio della prostituzione in un quartiere di trentotto edifici vicino a Canal Street. Questo quartiere, battezzato dagli abitanti di New Orleans “Storyville” appunto, rappresentò la capitale del vizio di tutti gli Stati Uniti e le sue strade, prima fra tutte la leggendaria Basin Street (immortalata nel famoso “Basin Street Blues”), divennero presto un autentico paradiso per prostitute e malviventi. A Storyville si suonava ovunque, dai bar ai bordelli, nelle strade e nei negozi, oltre ovviamente alle sale da ballo e ai cabaret, come d’altronde succede ancora oggi in quella città unica al mondo che èNew Orleans!
Nasce da questa curiosità lo spettacolo “Storyville Club”, un susseguirsi di monologhi e musica, di cori e di coup-de-théâtre, che svelano agli spettatori un volto inedito dell’universo femminile. Ambientato negli anni ‘30 (il teatro permette di “strapazzare” la Storia cambiando date e tempi) in un classico bordello del quartiere, Storyville Club dipana storie e vicende delle sue ragazze, o, come venivano chiamate un tempo “le donne dell’amore”. Le parole scivolano sulle note jazz, si interrompono e lasciano spazio alla musica per creare un ensemble davvero unico. Uno spettacolo di donne ma non solo per le donne, anzi. Gli uomini, sempre presenti nella loro assenza, sono i veri protagonisti.
Le attrici:
Giorgia Demaldè, Elisa Fantinati, Luisa Guida, Sara Iardino, Sara Marenghi, Tania Minichelli,Giovanna Proia, Manuela Schiavi, Marisa Sogni, Miriam Stefanoni.
Trucco e parrucco: On-Stage Piacenza – DTJ Rivergaro (PC)
Chi è AISM Piacenza
L’AISM è l’acronimo di Associazione Italiana Sclerosi Multipla, malattia purtroppo molto diffusa. La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale.
La malattia può esordire a ogni età della vita, ma è diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni e nelle donne, che risultano colpite in numero doppio rispetto agli uomini. Per frequenza è la seconda malattia neurologica nel giovane adulto e la prima di tipo infiammatorio cronico.
In questi ultimi anni la ricerca ha fatto grandi passi nel chiarire il modo con cui la malattia agisce, permettendo così di arrivare a una diagnosi e a un trattamento precoce che consentono alle persone che la contraggono, di mantenere una buona qualità di vita per molti anni. La Sclerosi Multipla è complessa e imprevedibile, ma non riduce l’aspettativa di vita; infatti, la vita media delle persone ammalate è paragonabile a quella della popolazione generale.
Anche a Piacenza esiste un’associazione AISM dove chi è colpito da questa malattia (e i propri famigliari) possono trovare risposte e sostegno. L’Associazione a Piacenza nasce nel 1995 e ad oggi conta circa 80 soci; l’attuale presidente è Daniela Reggiori, e il consiglio è formato da 7 membri, tra cui Daniela Reggiori stessa e Marina Ferrari, Francesca Salotti, Alessandro Lo Conte, Rosanna Bonamico, Laura Ferretti e Donata Rimonti.
L’AISM Piacenza è formata da volontari e si occupa per lo più del trasporto di persone affette dalla malattia, attività di benessere come Yoga e massaggi Shiatsu, fornendo un importante supporto e centro di informazioni per chiunque ne avesse bisogno.
La sede si trova in via Tramello 15, con ingresso carrabile in via Campagna 157, ma attualmente l’Associazione sta cercando una nuova struttura più grande.
Chi desiderasse fare donazioni per sostenere le attività e i costi di sede, può effettuare un bonifico bancario presso Banca di Piacenza– Iban: IT44L0515612600CC0000023975
La compagnia teatrale “Le Stagnotte”
Si tratta di un gruppo teatrale di sole attrici fondato più di dieci anni fa. Si sono sempre cimentate in testi con una valenza sociale, anche se talvolta questi vengono affrontati con il sorriso. Non ci sono uomini nella nostra compagnia, ma son sempre loro, gli uomini, gli indiscussi protagonisti. Maggiori informazioni sul sito:www.lestagnotte.it
La band
Le atmosfere jazz della più vecchia New Orleans, che poi si riassumono in quel modo particolare di suonare istintivo, capace di ricreare le piacevoli, calde e sensuali atmosfere del primo Jazz dei neri d’America, saranno ricreate dalla band che alla solida sezione ritmica tipica (piano-basso-batteria) affianca tromba e saxofono, i due strumenti da sempre “icona” della musica jazz.
L’inaugurazione di questa quindicesima edizione del Piacenza Jazz Fest è affidata a un progetto di grande impatto scenico e musicale. Sabato 17 febbraio alle 21.15 sul palco dello Spazio Rotative di via Benedettine, a Piacenza, si esibirà un’intera orchestra diretta dal funambolico Mauro Ottolini con le voci soliste di Karima e Vanessa Tagliabue Yorke in una serata dal titolo “Tenco. Come ti vedono gli altri”. Il festival piacentino, organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, ha ottenuto per la sesta volta consecutiva il patrocinio del MiBACT e vede il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Camera di Commercio di Piacenza, della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Fiorenzuola e Salsomaggiore Terme e di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio. I biglietti per questo concerto sono acquistabili nei pomeriggi feriali dalle 15.30 alle 19.30 presso la sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso il negozio Alphaville di Piacenza, oppure online sul sitowww.diyticket.it o nelle ricevitorie Sisal di tutta Italia.
Il mondo del jazz italiano deve molto ai cantautori, specialmente a quelli della scuola genovese che con il loro approccio anticonvenzionale hanno saputo rinnovare profondamente la musica leggera italiana. Non c’è jazzista che non abbia suonato e reinterpretato a modo suo qualche brano di Bindi, di De André o di Tenco. Vista la grande passione di Ottolini per Luigi Tenco e in virtù del successo ottenuto alla prima esecuzione di questo repertorio, in occasione del 50° anniversario della sua morte proprio al Premio Tenco al teatro Ariston, ha preso corpo l’idea di un tributo non scontato né banale, alla maniera di Ottolini. Il progetto è diventato anche un disco, che si intitola “Tenco. Come ti vedono gli altri”, uscito nel luglio dello scorso anno per l’etichetta veronese Azzurra Music, con la quale il musicista collabora fin dal suo primo album del 1997.
Sul palcoscenico sarà schierata un’orchestra sinfonica di più di trenta elementi insieme a una band di altri nove, sotto la direzione e con gli arrangiamenti dello stesso Ottolini. Le voci che canteranno i brani scelti dal repertorio di Tenco saranno quelle di due interpreti raffinate come Karima e Vanessa Tagliabue Yorke che danno corpo con le loro voci straordinarie a brani immortali quali “Ragazzo mio”, “Mi sono innamorato di te”, “Ho capito che ti amo” e “Vedrai vedrai”.
Il lavoro dell’estro di Ottolini ha dato origine a un sorprendente viaggio attraverso il songbook di Luigi Tenco, realizzato con passione, amore e dedizione, ben lontano dai manierismi e la retorica che si trovano spesso nei dischi tributo. Sono anni che Mauro Ottolini, grande compositore e musicista veneto, delizia qualunque palato fine e curioso di buoni progetti musicali con le sue formazioni e gli innumerevoli progetti che lo vedono protagonista. Grande interprete del trombone, magnifico compositore e arrangiatore, musicista eclettico e inventivo, capace di creare progetti fantasiosi a volte legati a sceneggiature quasi teatrali, Ottolini era forse la persona più adatta a questo tipo di proposta. L’idea di fondo – che è pure l’aspetto più apprezzato nel lavoro del musicista jazz – risulta la bravura nell’offrire quasi un’esistenza nuova a tutti i pezzi del cantautore genovese, valorizzandone gli elementi ancor oggi modernissimi.
Ottolini rilegge in chiave Jazz, Dixie, Blues e Rap i grandi classici di Tenco. «L’attualità di Tenco, dei suoi testi e della sua musica mi ha invaso – afferma Ottolini – alcune sue canzoni contengono già quello che Capossela, Waits, Conte e altri ancora svilupperanno».
Dopo esperienze molto diverse come la televisione, il doppiaggio, il Festival di Sanremo, il musical, Karima si è riavvicinata con grandi collaborazioni alla musica jazz che ha sempre costituito il suo grande amore. A livello internazionale con Burt Bacharach, in Italia con musicisti come Fabrizio Bosso, Dado Moroni, Riccardo Fioravanti, Stefano Bagnoli e Fabio Giachino oltre che con Mauro Ottolini in questo e altri progetti.
Vanessa Tagliabue Yorke, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Milano, è una cantante di Jazz creativa e sperimentatrice di linguaggi sonori e letterari, di intensità drammatica e duttilità vocale di grande efficacia.
Il grande Mauro Ottolini nella tarda mattinata farà visita ai bambini, ai familiari e agli operatori del reparto di pediatria dell’Ospedale “G. Saliceto” di Piacenza, inaugurando così anche le iniziative che rientrano nell’iniziativa Donatori di Musica 2018, che si inserisce tra le collaterali del Piacenza Jazz Fest in collaborazione con l’AUSL di Piacenza e l’associazione “Il Pellicano onlus”.
Le farmacie di turno a Piacenza sono aperte la domenica e nei giorni festivi secondo l’orario diurno. Ecco le farmacie di turno questa settimana, e le schede dettagliate che presentano la storia di queste attività e i servizi offerti. Puoi rimanere sempre aggiornato sulle attività delle farmacie piacentine anche mettendo “mi piace” sulla pagina Facebook ufficiale di Federfarma: www.facebook.com/federfarma
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Orari apertura dal Lunedi al Sabato8,30/13,00–15,00/19,30
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Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” Nuovi Talenti del Jazz Italiano
“Bettinardi 2018”: tra questi cinque la voce più bella
Saranno cinque le voci in gara a disputarsi la vittoria di questa edizione del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano che si terrà domenica 28 gennaio alle ore 17.30 al Milestone di Piacenza (l’ingresso è gratuito con tessera del Piacenza Jazz Club o ANSPI). Si chiude così, con l’ultima finale dedicata alla sezione dei Cantanti, questa fase cruciale del concorso. Altri momenti clou saranno le esibizioni dei vincitori dello scorso anno, in cartellone nell’imminente Piacenza Jazz Fest cui è abbinato il concorso. Infine in chiusura del festival il prossimo 25 marzo si terrà la premiazione dei vincitori di questa edizione nel corso del Galà finale.
Il “Bettinardi”, alla sua quindicesima edizione, gode di un grande prestigio a livello nazionale, tanto che le proposte musicali arrivano da ogni parte d’Italia, ed è dedicato espressamente alla ricerca di musicisti e cantanti giovani e talentuosi. L’organizzazione è a cura dell’Associazione Culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy. Il concorso è dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori del Piacenza Jazz Club e saxofonista Chicco Bettinardi, prematuramente scomparso nel 2004.
Atmosfere spiccatamente meridionali si diffonderanno nel corso di questa finale, dal momento che ben quattro finalisti sui cinque selezionati dalla giuria di esperti arrivano dal Sud della nostra penisola. Per la maggior parte di loro questa sarà inoltre l’ultima possibilità di vincere il concorso, infatti quattro concorrenti su cinque hanno ventinove anni e dall’anno prossimo l’iscrizione sarà loro preclusa.
Dalla Sicilia e più precisamente da Augusta, in provincia di Siracusa, proviene Manuela Ciunna, che proporrà due brani meno noti al grande pubblico come “Ambleside”, scritto nei primi anni Novanta dal pianista John Taylor e il samba “Pra que discutir com madame” di Haroldo Barbosa e Janet De Almeida, intervallati da uno degli standard più noti di sempre come “Lush Life”, che scrisse Strayhorn nel 1933 e che gli diede l’opportunità di entrare nell’orchestra di Duke Ellington.
Pugliese invece è Giulia Tedesco, originaria di Tuglie in provincia di Lecce, che farà ascoltare la sua versione del brano simbolo del trombettista Clifford Brown, la celebre “Joy Spring”, “Black Narcissus” firmato Joe Henderson e “I Love you Porgy” di Gershwin, la cui versione più celebre è forse quella di Nina Simone.
La più a nord tra i finalisti è Alessandra Abbondanza, che abita a Cesena ed è anche la più giovane del gruppo con i suoi 28 anni. In scaletta alternerà due standard come “Midnight Sun” di Lionel Hampton e Johnny Mercer, resa celebre da Ella Fitzgerald e la struggente “Luiza” di Jobim, a un brano di sua composizione, dal titolo “Too many times I heard”.
L’unico uomo del gruppo è il romano Stefano Minder che alternerà due standard quali l’esuberante “Nica’s Dream”, composta dal pianista Horace Silver, e “Meaning of the blues” di Bobby Troup a un brano da lui stesso composto che si intitola “Gloominess”.
Siciliana come la prima anche l’ultima finalista a salire sul palco. Di nome fa Roberta Sava, vieneda S. Salvatore di Fitalia, in provincia di Messina e interpreterà la solare “On the sunny side of the street”, da un musical degli anni Trenta che porta la firma di Jimmy McHugh, “Funkallero”, uno dei brani più suonati di Bill Evans, per chiudere con il romanticismo di “Spring can really hang you up the most” di Tommy Wolf, un omaggio alla poesia di T.S. Eliot.
Tutti i solisti saranno accompagnati da una solida base ritmica formata da Gino Marcelli al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.
A valutare i finalisti sarà una Giuria presieduta dalla cantante Diana Torto, splendida voce del Jazz italiano e insegnante al Conservatorio di Bologna oltre che ai corsi di alta formazione di Siena Jazz, che sarà affiancata da Debora Lombardo, anch’essa cantante e docente della Milestone School of Music, dal presidente del Piacenza Jazz Club, il saxofonista Gianni Azzali, dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani, dalla giornalista di “Musica Jazz” Lorenza Cattadori e da Oliviero Marchesi,giornalista e critico musicale.
Al momento della proclamazione saranno annunciati i nomi dei due vincitori ma per la classifica, e per la relativa premiazione, bisognerà aspettare il Galà che conclude per tradizione il festival, in programma domenica 25 marzo allo spazio Rotative di Piacenzaalle ore 17.30 (Via Benedettine 66). Molto interessanti i premi destinati ai vincitori: al primo classificato spetterà un premio in denaro del valore di 700 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2019” e il “Premio Libertà”, al secondo 350 euro.
Un altro premio, certamente simbolico, ma significativo per i concorrenti, è quello che viene assegnato sulla base dei voti della giuria popolare, composta dal pubblico presente al Milestone invitato ad esprimere la sua preferenza sulle esibizioni.
Per sapere tutto delle date in cui suoneranno i giovani talenti vincitori del Bettinardi 2017 si dà appuntamento a mercoledì 24 gennaio, quando verrà svelato il programma del Piacenza Jazz Fest al mattino in occasione della conferenza stampa e la sera appena prima del concerto di anteprima con Sonia Spinello Trio all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Al Milestone sabato 20 gennaio la finale dei Gruppi ha decretato i due vincitori del 2018. Notevole la qualità delle proposte artistiche in gara quest’anno.
Sono i TMB Trio da Treviso e i Teik Chu da Lonigo, in provincia di Vicenza i vincitori per la categoria Gruppi del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz italiano. Sabato 20 gennaio si è svolta la finale al Milestone di Piacenza della sezione gruppi del concorso alla sua quindicesima edizione organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.
Molto alto il livello di tutti i musicisti presenti e di alto livello tutte le performance della serata, tanto che la giuria di esperti ha ammesso di aver faticato ad accordarsi sul verdetto che è parso arduo da raggiungere. Si può ipotizzare che oltre alle doti tecniche il gruppo dei Teik Chu abbia convinto anche per l’ardita e assai inusuale formazione, composta da due sax tenoristi e due batteristi. Anche i brani che hanno presentato, per nulla facili, sono risultati ben calibrati riuscendo a essere così pienamente convincenti. Si trattava di “Bye-Ya” di Thelonius Monk, “Such Sweet Thunder” tratto dal lavoro del “Duca” Ellington basato sull’opera di Shakespeare, e la brillante “Perugia” composta da Gil Goldstein, ultimo braccio destro di Gil Evans. Dei TMB Trio ha convinto soprattutto il livello di sicurezza con cui sono riusciti a tenere testa a una scaletta niente affatto semplice. Per sé infatti avevano scelto di interpretare due standard del livello di “’Round Midnight”, uno dei più eseguiti in assoluto ma di non semplice esecuzione, composto da Monk e lo spericolato “Countdown” di John Coltrane (eseguito per l’occasione in un tempo inusuale e difficoltoso come 9/4) oltre a un interessante brano composto dal saxofonista del gruppo Tommaso Troncon dal titolo “Ceci n’est pas un blues”.
Secondo il pubblico, che si è espresso tramite una votazione, invece l’esibizione migliore è stata quella degli Ergio Valente Trio, provenienti da Mondragone, in provincia di Caserta. Hanno convinto quasi la metà del pubblico presente con ben due brani di loro composizione, “The Starter” e “Ritratto”, oltre alla loro versione di “If I Were A Bell”, di Frank Loesser, composta nel 1950 per il musical di Broadway “Guys and Doll”, diventato anche un film. I ragazzi casertani hanno ricevuto una targa in ricordo della serata e di questo riconoscimento popolare.
Gli altri due gruppi verranno premiati domenica 25 marzo alle 18.00 presso lo Spazio Rotative in occasione del Galà di premiazione che coincide anche con l’ultima serata del Piacenza Jazz Fest, la manifestazione a cui il concorso è collegato. Solo in quell’occasione verrà svelata la classifica e quindi si saprà chi di loro è arrivato al primo posto, aggiudicandosi oltre al cospicuo premio in denaro anche l’ingaggio per un concerto in cartellone nell’edizione 2019 del festival, e chi al secondo.
I gruppi in lizza ammessi alla finale erano cinque e a valutarli c’era un gruppo di giurati d’eccezione: un protagonista del Jazz italiano come il saxofonista Tino Tracanna presiedeva la giuria, in cui sedevano ancheil maestro piacentino Giuseppe Parmigiani, l’esperto di musica afroamericana Jody Borea, il critico musicale Aldo Gianolio, il presidente del Piacenza Jazz Club e saxofonista Gianni Azzali e i giornalisti Pietro Corvi e Paolo Menzani.
L’organizzazione si complimenta con tutti i finalisti per l’alto livello di preparazione e di performance, che hanno consentito anche quest’anno di ascoltare ottimi progetti e musicisti.
Per il “Bettinardi 2018” rimane ancora da disputare la finale dell’ultima sezione, quella dei Cantanti, che si terrà sempre al Milestone domenica 28 gennaio alle ore 17.30.
FARMACIA LANERI
dei dott.ri Laneri Roberto e Violante SNC – C.so V. Emanuele II, 64/66 – Tel. 0523/320973
FARMACIA RAIMONDI
della Dr.ssa Paola Raimondi – Via Emilia Pavese, 86 – Tel. 0523 480000
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C.so V.Emanuele II, 64/66 – T. 0523/320973 – email: farmacialaneri@gmail.com – sito internet: www.farmacialaneri.it
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FARMACIA RAIMONDI
della Dr.ssa Paola Raimondi | Via E. Pavese, 86 – Piacenza | Tel. 0523.480000
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La Farmacia Raimondi situata in Via E. Pavese 86 (angolo via Stradella) offre alla propria clientela un’ampia gamma di prodotti farmaceutici, parafarmaceutici, galenici, omeopatici, fitoterapici, cosmetici, veterinari,articoli ortopedici e alimenti speciali.
Uno staff disponibile, costantemente aggiornato e sempre pronto alle esigenze della clientela, sotto la guida attenta e consapevole della dr.ssa Paola e del fratello dr. Alberto , è a disposizione per ascoltare e suggerire quanto più opportuno riguardo sia le principali patologie stagionali che la prevenzione e lo screening. In farmacia potrete trovare un reparto dermo-cosmetico attento alle novità sia dermatologiche che cosmetiche,per la prevenzione,la cura e la protezione della pelle,anche dei più piccoli,con un area a loro dedicata. Inoltre periodicamente vengono organizzate giornate dedicate alla bellezza e alla salute di viso corpo e capelli in collaborazione con i brand più prestigiosi presenti in farmacia, di cui potrete trovare le date sulla pagina facebook della farmacia.
Farmacia Raimondi (quando non di turno) vi attende dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 19,30. Chiuso il Mercoledì pomeriggio.
Era il 1959 quando il gruppo Pavesi inaugurò a Fiorenzuola d’Arda il primo ristorante a ponte in Europa, progettato dall’architetto A. Bianchetti (che realizzò anche i caratteristici ristori di Ronco Scrivia e Villoresi, oltre al successivo ponte di Montepulciano). Era collocato in una posizione già allora molto strategica, sull’Autostrada del Sole, sulla rotta tra Milano e Roma, passando per Bologna. Oggi sotto l’autogrill di Fiorenzuola sfrecciano migliaia di auto che viaggiano sulla A1 e incrociano la Torino-Piacenza-Brescia, e molte auto si fermano in cerca di ristoro. Ecco perché questo il gruppo Autogrill ha scelto questa sede per sperimentare un nuovo concept in collaborazione con Unisg, l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
“Materie prime d’eccellenza, prodotti artigianali a filiera corta selezionati per lo store, un menu e una location che strizzano l’occhio ai bistrot e ai mercati coperti delle città”, spiega un comunicato per la stampa. Il tutto collocato in un edificio che, non si può negare, si colloca tra le icone della modernizzazione e del boom economico dell’Italia degli anni Sessanta.
Questo boom economico e il relativo fermento sono ben descritti dalla voglia di osare che emergeva in questi progetti, ristoranti funzionali, ma che dovevano attirare l’attenzione ed essere ricordati, trasformandosi nella meta di ogni viaggio futuro.
FIORENZUOLA – La musica di Lucio Battisti si conferma in grado di riempire i teatri e di passare di generazione in generazione come fosse fuori dal tempo. Al “Giuseppe Verdi” di Fiorenzuola il cantautore, compositore e polistrumentista è stato celebrato con uno spettacolo che ha ripercorso la sua intera carriera musicale. Sul palco si sono esibiti i musicisti Amedeo Morretta, Roberto Ferranti, Niccolò Savinelli, Claudio Signorini, Roberto Ognissanto (noti al pubblico anche per la formazione Deja Vù) con la partecipazione di Barbara Rocca per le parti femminili. I brani di Lucio Battisti sono stati presentati sia in versione “studio” che con arrangiamenti originali, studiati per questo show. Amedeo Morretta non ha tradito le aspettative, con un’interpretazione sempre calzante, personale, ma molto rispettosa. E’ stata una piacevole scoperta la voce potente e azzeccatissima del chitarrista Niccolò Savinelli a cui il frontman dei Deja Vù ha prestato la scena per un brano (e un cambio d’abito). Molto emozionante anche il momento in cui Barbara Rocca è salita sul palco, ricordando i celebri duetti tra Mina e Battisti del 1972.
Lo spettacolo è stato prodotto da Luce Suono e confezionato da Marco Peveri che ha curato ogni aspetto della messa in scena coordinando un team di 18 persone. La promozione dello spettacolo è stata affidata a Blacklemon.
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