Nicola Bellotti

Comunicatore 2.0?Fotografo gentiluomo?Ottimista, passionario, eccessivamente empatico?Cattolico

Piacenza. Buste sospette a Equitalia: non è antrace

PIACENZA – Fortunatamente non si tratta di antrace. Dopo il panico iniziale, è questo il risultato delle analisi compiute da Arpae Emilia-Romagna sui campioni di polvere sospetta recapitata nelle sedi Equitalia di Piacenza e in quelle di Bologna e Ravenna. La verifica delle sostanze, secondo quanto riferito alla stampa, è stata eseguita nel Laboratorio Arpae integrato della Sezione provinciale di Bologna.

Crolla un cavalcavia sulla Milano-Lecco. Il video

Un cavalcavia è crollato nel pomeriggio sulla statale 36 tra Milano e Lecco. Nel crollo sarebbero rimaste coinvolte alcune vetture e un tir che – nell’incidente – avrebbe travolto e schiacciato un’auto. Al momento il bilancio è di un morto e quattro feriti, di cui tre bambini, portati in urgenza all’ospedale di Lecco.

Foto: ANSA

Baracchino. Video intervista all’assessore Giorgia Buscarini

Sono iniziati i lavori di demolizione del Baracchino, chiosco che da anni esiste davanti al Liceo Scientifico di Piacenza. Le operazioni di smantellamento sono iniziate a causa del mancato pagamento da parte del gestore degli oneri dovuti al Comune per molti anni, oltre al fatto che lo stesso non ha richiesto il rinnovo della concessione scaduta nel 2011.

Il Baracchino è stato demolito, anche “per rispetto di tutti gli esercenti che pagano correttamente le tasse”. Con queste parole l’assessore Giorgia Buscarini ha risposto all’intervista rilasciata al giornale Piacenza Sera, dal titolare del locale, Marco Bertorelli. “Purtroppo,” ha spiegato l’assessore al Commercio del Comune di Piacenza, “a dispetto delle ripetute sollecitazioni ricevute a riguardo, il signor Bertorelli non ha mai provveduto al rinnovo dell’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, ricevuta il 29 luglio del 2002 e scaduta il 29 luglio 2011. Ciò significa che ha proseguito la sua attività in modo abusivo per ben cinque anni. A differenza di quanto afferma lui stesso, il provvedimento di demolizione del chiosco, che diverrà esecutivo il 25 ottobre, nulla ha a che vedere con presunti divieti sanciti dal Regolamento urbanistico edilizio. Al contrario, l’articolo 56 del Rue stabilisce che i manufatti esistenti, pur non rientrando nei parametri previsti sotto il profilo della superficie, in virtù della loro consolidata integrazione con il contesto circostante possano permanere. Tuttavia, si richiede che alla scadenza del permesso di occupazione rilasciato, il titolare provveda a farsi rilasciare una concessione permanente della durata di 5 anni, al termine dei quali la struttura deve essere adeguata ai criteri prestabiliti”.

“Alla grave irregolarità dell’occupazione abusiva”, ha aggiunto Giorgia Buscarini, “si sommano le morosità per quanto concerne la Cosap, di cui il signor Bertorelli sta tuttora saldando gli arretrati per 2013, 2014 e 2015, per un importo pari a circa € 20.000,00. Per quanto mi dispiaccia profondamente dover rendere pubbliche queste informazioni, le accuse del signor Bertorelli nei confronti dell’Amministrazione mi costringono a farlo”.

“Più volte, in questi mesi,” ha continuato l’assessore, “gli uffici competenti hanno contattato il gestore del chiosco, senza ricevere risposta e senza che egli esercitasse il suo diritto di replica. Il 22 febbraio di quest’anno gli è stata recapitata una nota che gli dava dieci giorni di tempo per presentare una memoria difensiva e un progetto alternativo, entrambi mai pervenuti al Comune; nel mese di aprile gli è stata notificata l’ordinanza di rimozione della struttura, con possibilità di presentare ricorso entro i trenta giorni successivi, ma anche in questo caso non si è avvalso dell’opportunità. Il signor Bertorelli ha quindi avuto tutto il tempo per reperire idonei locali ove continuare ad esercitare, ma in regola con le leggi, la propria attività. Solo nello scorso mese di settembre, ampiamente oltre i termini, ci ha sottoposto un progetto peraltro non conforme alle norme vigenti. Il 29 settembre scorso, di conseguenza, lo abbiamo informato che deve provvedere allo sgombero dell’area illegittimamente occupata entro il 25 ottobre, data oltre la quale spetterà al Comune procedere, con relativo addebito dei costi nei suoi confronti”.

“Si consideri anche che l’attuale struttura è fuori legge sotto diversi aspetti: per aver occupato abusivamente suolo pubblico molto più ampiamente della vecchia concessione, per non essere in regola sotto l’aspetto sanitario, né rispetto al codice della strada come vicinanza ad un grande incrocio; infine d’estate con i tavoli esterni intralcia la circolazione dei pedoni, senza aver mai corrisposto il dovuto canone. Nessuno ha preso questa decisione a cuor leggero o senza cercare il confronto nulla vieta al signor Bertorelli, cui non è stata in alcun modo revocata la licenza alla somministrazione di cibi e bevande, di riaprire la sua attività. Certo è che il Comune ha il dovere di vigilare sulla corretta gestione di uno spazio che merita di essere valorizzato e rivitalizzato in ben altro modo”.

Brexit. I nodi cominciano a venire al pettine. Banche addio, sterlina al minimo storico

Le grandi banche internazionali stanno organizzandosi per lasciare Londra dal 2017. I gruppi più piccoli, invece, sembra che inizieranno a trasferire uffici e competenze già prima di questo Natale. Ad affermarlo è il capo della Bba (British Bankers’ Association), Anthony Browne, il quale ha precisato che “l’esodo degli istituti avverrà nel primo trimestre del prossimo anno”. “La maggioranza delle banche internazionali – ha spiegato – ora ha dei gruppi di lavoro per vedere quali operazioni trasferire per garantire di poter continuare a servire i clienti, la data entro cui devono farlo, e come farlo nel miglior modo possibile”.

Dalla Brexit la sterlina si è svalutata di circa il 14% rispetto all’euro, ed è al minimo storico. Il pound debole, sul quale hanno scommesso gli hedge funds, spinti dalle previsioni di quasi tutti gli economisti internazionali, potrebbe influenzare il rialzo il tasso di inflazione.

Gli analisti rivelano un calo già visibile dell’economia, in particolare per il livello dei prezzi e della disoccupazione. In UK si sta assistendo ad una frenata nelle vendite di immobili (simile a quella di fine 2015) nonostante il crollo dei prezzi. E non è finita. Bank of England ha registrato una crescita stagnante nel terzo trimestre e quarto trimestre del 2016 e prevede che i guai continuino per tutto il 2017.

X Factor. I Jarvis rinunciano per “motovi personali”? La band smentisce

La decima edizione di X Factor sta ottenendo un crescente successo di pubblico e di critica. I cantanti usciti dai Boot Camp e dagli Home Visit sono davvero interessanti e i nuovi giudici, Manuel Agnelli e Alvaro Soler, hanno conquistato gli spettatori. Tuttavia il programma è partito con due polemiche. Qualche settimana fa si era fatto sentire il concorrente Danilo D’Ambrosio, accusando la produzione di averlo ridicolizzato con il montaggio nonostante – in realtà – la sua esibizione fosse stata apprezzata da giudici e pubblico.

Oggi sono i Jarvis, band milanese selezionata per la finale, a conquistare i titoli dei giornali. Dopo avere superato tutte le selezioni hanno infatti rinunciato “per motivi personali”, ha spiegato Alessandro Cattelan in trasmissione. Ma secondo quanto riportato da molti giornali, per partecipare al serale sarebbe stato chiesto alla band di firmare un contratto per 5 album. “Nessun motivo personale, faremo chiarezza sul perché ci è stato impedito di continuare”, hanno scritto i Jarvis in un post su Facebook (subito rimosso).

E’ risaputo che ai partecipanti al talent viene chiesto di firmare con Sony per 5 anni, ma la casa discografica risponde alle accuse. “Tutto questo è paradossale”, ha spiegato Andrea Rosi, al timone di Sony Italia. “Da sempre, a tutela della professionalità dello show e dei ragazzi che vi partecipano, ai 12 concorrenti che approdano ai live, non solo al vincitore, viene chiesto di firmare un contratto con noi. Regole note in tutti i Paesi in cui viene trasmesso X Factor. Se qualcuno non vuole firmare è libero di andarsene e i Jarvis semplicemente non hanno voluto sottoscrivere il contratto”.

Ma la spiegazione offerta dal manager dei Jarvis, Larsen Premoli, è differente. “I ragazzi sono stati contattati perché avrebbero dovuto recarsi in Sony il primo agosto, per firmare un contratto di esclusiva con la major per cinque anni. E la pubblicazione non sarebbe stata automatica: in caso di eliminazione, la casa discografica avrebbe avuto 45 giorni di tempo per esercitare un’opzione di un altro anno e tenerli bloccati. In più, dal momento che il programma ha Yamaha tra gli sponsor tecnici e i Jarvis sono legati con contratti di endorsement ad altri produttori di strumenti, ci chiedevano di rescindere da tutte le partnership esistenti. Noi abbiamo chiesto altro tempo per decidere, ma non ci è stato concesso. A quel punto abbiamo respinto la proposta”. “Noi, ha chiarito Premoli, “non volevamo più saperne di prendere parte al programma. Si è arrivati a un carteggio tra i rispettivi studi legali”.

Piacenza. In 4.000 per dire “no” allo sfruttamento sul lavoro

PIACENZA – Chiedono “rispetto per i lavoratore e stop allo sfruttamento e al caporalato”. Sono i 4.000 manifestanti che a Piacenza hanno aderito alla manifestazione regionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil. In piazza Cavalli sono intervenuti Giovanni Luciano, segretario nazionale Cisl, Giuliano Zignani, segretario generale Uil Emilia-Romagna e Vincenzo Colla, segretario generale Cgil Emilia-Romagna, alla presenza del sindaco di Piacenza, Paolo Dosi e del presidente della Provincia Francesco Rolleri.

Il terzo dibattito tra Clinton e Trump si trasforma in una rissa

Per il terzo dibattito televisivo i candidati alla Casa Bianca, Hillary Clinton e Donald Trump, hanno definitivamente mollato i freni. Dopo un inizio soft, la candidata democratica e l’avversario repubblicano se le sono cantate senza esclusione di colpi. Donald Trump è partito con un tono meno aggressivo del solito, mostrandosi pacato e istituzionale. E’ sembrato superiore nella prima metà dello scontro, risultando convincente sui temi più cari ai conservatori, come la corte suprema, le armi, e le libertà individuali (es. l’aborto), e sui quali la Clinton si è limitata a parare i colpi.

La democratica ha ripreso in mano la situazione, conquistando un punto importante quando Trump non si è detto disposto ad accettare il risultato delle elezioni. “Ci penserò quando sarà il momento”, ha dichiarato il miliardario. “E’ un attacco alla nostra democrazia”, ha risposto la Clinton.

Trump l’ha poi aggredita sul tema Russia. “Sei un pupazzo nelle mani di Putin” l’ha attaccato lei. “Sei tu il pupazzo”, ha risposto il tycoon accusando lei e Barack Obama di essere stati molto meno furbi del loro avversario politico.

Sversamento di gasolio. Si lavora per arginare l’area contaminata

Nelle prime ore del mattino di mercoledì 19 ottobre 2016, un tentativo di furto da un oleodotto ha causato la fuoriuscita di gasolio in un campo nel territorio del comune di Piacenza, ai confini con Podenzano (zona Gariga).

I tecnici di Arpae sono intervenuti immediatamente dopo l’arrivo della segnalazione e hanno provveduto, insieme al personale di Eni, a mettere in sicurezza l’area. Da una prima stima, la fuoriuscita sarebbe durata circa un paio di ore, ma si attende una valutazione più precisa dal gestore dell’impianto.

Al momento sono in corso le operazioni volte ad aspirare la maggiore quantità possibile di gasolio presente nel campo e ad asportare, tramite una ruspa, il terreno palesemente contaminato. Con queste azioni si vuole evitare che, in caso di peggioramento delle condizioni meteo, la pioggia possa trasportare e diffondere ulteriormente le sostanze inquinanti sversate.

Sono inoltre stati prelevati campioni di terreno per valutare con maggiore precisione l’entità e la dimensione dell’area coinvolta.

“In questi casi – sottolinea il direttore della sezione Arpae di Piacenza, Giuseppe Biasini – è fondamentale intervenire tempestivamente per limitare al massimo l’entità e l’estensione della contaminazione. Oltre che criminale e molto pericoloso per il rischio di incendio, è anche assurdo che, per un furto che potrebbe consentire un guadagno illecito estremamente contenuto, si causino danni molto ingenti all’ambiente, con conseguenti costi molto elevati per la bonifica”.

Piacenza. Furto di gasolio provoca un disastro ambientale

PIACENZA – Sono presenti sul posto Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, tecnici di Eni e Arpae per tentare di rimediare al disastro, ma la situazione non sembra semplice da gestire. Nella notte un gruppo di malviventi ha cercato di installare abusivamente un rubinetto dopo avere perforato il condotto del gasolio interrato in campagna – tra Gariga e San Bonigo – alle porte della città di Piacenza. Volevano allacciarsi al condotto, o semplicemente gestire in modo più efficace i loro loschi affari. Ma qualcosa deve essere andato storto e la situazione è sfuggita dal loro controllo.

Così i ladri si sono dati alla fuga, lasciando che il gasolio fuoriuscisse copioso dal foro che avevano applicato alle tubature. Migliaia di litri di gasolio si sono già sversati nei campi, provocando un disastro ambientale.

Spacciava ai 13enni al parco di Fiorenzuola. Arrestato

PIACENZA – Gli agenti della Polizia Municipale di Piacenza hanno arrestato un giovane di 21 anni che spacciava droga al parco pubblico di Fiorenzuola. Tra i suoi clienti abituali, secondo le indagini, molti minorenni. E’ emerso, infatti, che per acquistare hashish alcuni 13enni di Piacenza marinavano la scuola per raggiungere, in treno, il pusher dei giardinetti.

I pedinamenti sono stati effettuati dopo che i genitori di alcune ragazzine avevano notato le numerose assenze da scuola delle figlie.