Nicola Bellotti

Comunicatore 2.0?Fotografo gentiluomo?Ottimista, passionario, eccessivamente empatico?Cattolico

Valentina

La copertina di Piacenza Night di questo mese è dedicata a Valentina, 24 anni, segno zodiacale Gemelli, covergirl di Febbraio 2016. Come ogni mese, dal 1999, presentiamo una modella non professionista, una ragazza della porta accanto alle prese con i suoi primi scatti fotografici. Valentina, di professione Personal Trainer, ha accettato di rispondere ad una serie di domande personali che ci aprono le porte del suo mondo e ci permettono di conoscerla un po’ più da vicino. Sfoglia la Galleria fotografica di Valentina (a schermo intero per una migliore risoluzione).

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INTERVISTA

2016-02-b-1631x2362Il nudo nella fotografia: arte o scandalo?
Se limitiamo il discorso all’ambito professionale è senza dubbio arte. Poi in giro si vedono scatti orribili che con l’arte non hanno nulla a che fare
A che età hai dato il primo bacio?
Se non ricordo male avevo 15 anni
Dici molte bugie?
Si, abbastanza
Sei più diavolo o acqua santa?
Sono in equilibrio tra le due cose
Preferiresti essere una donna potente, oppure la moglie di un uomo potente?
Mi piacerebbe essere una donna realizzata. Comunque tra le due opzioni preferirei essere una donna potente
Ha mai usato “la seduzione” a tuo vantaggio?
Ammetto che in certe circostanze l’ho fatto
Sei religiosa?
Si, ma a modo mio
Quanto è importante per te il denaro?
Nel mondo di oggi sarebbe ipocrita dire che non è determinante
Sei mai stata tradita?
Si…
Hai mai tradito?
Si…
Nella tua camera c’è almeno un peluche?
Ne ho tantissimi, ho la camera piena
Riapriresti le “case chiuse”?
Si, meglio regolamentare il problema che lasciare ”in strada” queste persone
Cosa ne pensi della musica dei Pink Floyd?
E’ una delle rock band più importanti della storia della musica
Quando inizia secondo te la vita in un embrione?
Dal concepimento, anche se qualcuno dice che l’embrione inizia ad avere un’anima dopo i due mesi…

Dietro ai fallimenti. L’imprenditore sa quando la situazione non è più sanabile

In quel momento può scegliere. Tutelare dipendenti e fornitori, o fare il furbo

Fallire significa non riuscire a raggiungere un obiettivo. Ogni imprenditore sa che il proprio progetto è una scommessa e che, nonostante l’impegno, il coraggio e le notti insonni può fallire. Amen. Da un fallimento bisogna trarre consiglio per il prossimo progetto.
In una realtà come quella italiana chiunque tenti un’impresa è degno di ammirazione, anche se fallisce. MA… C’è un “ma” grosso come una casa.
In Italia troppo spesso si fallisce da furbi, trascinando nella merda i fornitori in modo consapevole, addirittura doloso.
Esiste un momento preciso in cui un imprenditore sa che la situazione economica della propria azienda non è più sanabile. In quel momento l’imprenditore ha il dovere morale di cercare di mettere a posto le cose, soprattutto per dipendenti e fornitori. Invece la nostra legge tutela i “furbetti del tinello”, quelli che accumulano debiti e a un certo punto spariscono con il famoso “botto”. Tutte le imprese creditrici si attaccano al tram.
Non so perché, ma ogni volta che leggo discussioni e polemiche sui fallimenti eccellenti della nostra città mi viene da pensare ai fornitori.
Qualcuno di loro verrà trascinato nel baratro… altri useranno i propri risparmi per colmare la voragine lasciata dal cliente fallito. A me è capitato di doverlo fare. Ho dato fiducia ad aziende che mi stavano letteralmente truffando, accampando scuse e inventando favole per mesi, fino a sparire dalla faccia della Terra. I liquidatori e le banche hanno evitato la bancarotta fraudolenta per intascarsi i pochi soldi rimasti, come avviene quasi sempre.
Con i miei risparmi ho coperto i loro debiti per salvare la mia azienda e pagare i miei dipendenti, mentre questi signori aprivano una nuova attività con un prestanome, continuando a lavorare con il mio materiale. Con la complicità immorale della legge italiana.

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Terrorismo. Sparatoria in un pub di Tel Aviv. 2 morti e 4 feriti gravi

Il quotidiano israeliano ”Yedioth Ahronoth” parla di un attacco terroristico

Tel Aviv (Israele) – Si parla di almeno 2 morti e 4 feriti gravi per il primo supposto attentato terroristico del 2016. Il fatto di sangue è avvenuto a Tel Aviv, in un pub affollato, dove un uomo è entrato sparando all’impazzata. Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth parla di un “attacco terroristico”. Dopo i primi spari nel locale si è scatenato il panico e altre persone sono rimaste ferite nel tentativo di mettersi in salvo.
I testimoni hanno raccontato alla stampa israeliana che l’assassino era un uomo vestito con una giacca grigia e con il volto coperto da un passamontagna nero. Aveva un’arma automatica e ha sparato non meno di 30 colpi.

Addio a Natalie Cole, stella dello smooth jazz e figlia del mito Nat King Cole

Con l’album ”Unforgettable… with love” nel 1991 aveva conquistato il mondo

Per molti anni è stata solo la figlia di Nat King Cole. Nonostante la bellissima voce e un timbro molto riconoscibile, Natalie Cole ha pagato il prezzo di essere la figlia di una delle più grandi stelle del jazz. Poi, nel 1991, con l’album “Unforgattable… with love” è arrivata la svolta. 14 milioni di copie vendute nel mondo e un bottino di 6 Grammy Award. Ma problemi con alcol e droga, a cui si sono aggiunti nel tempo guai con la salute (culminati con un trapianto di reni), hanno frenato la sua carriera. Sembra proprio che a causare la morte di Natalie Cole sia stata un’insufficienza cardiaca sorta in seguito a complicazioni dovute al trapianto di rene e all’epatite C, diagnosticata nel 2008.
La stella dello smooth jazz si è spenta in clinica, a Los Angeles, negli Stati Uniti.

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Il mio blog (www.nicolabellotti.it)

Michela

La copertina di Piacenza Night di questo mese è dedicata a Michela, 23 anni, segno zodiacale cancro, covergirl di Gennaio 2016. Come ogni mese, dal 1999, presentiamo una modella non professionista, una ragazza della porta accanto alle prese con i suoi primi scatti fotografici. Michela, di professione Studentessa, ha accettato di rispondere ad una serie di domande personali che ci aprono le porte del suo mondo e ci permettono di conoscerla un po’ più da vicino. Sfoglia la Galleria fotografica di Michela (a schermo intero per una migliore risoluzione).

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INTERVISTA

2016-01-b-1631x2362Quale è il tuo motore di ricerca preferito?
Google
Un film visto di recente che ci consiglieresti?
The Departed
Che tipo di musica preferisci?
Mi piace tutta la musica
Ti piacerebbe essere il sindaco della tua città?
No. Un sindaco ha troppe responsabilità
Cosa ne pensi del balletto?
Quello delle veline? 🙂
è giusto liberalizzare le droghe leggere?
No, credo non lo sia
Sapresti riconoscere la RAM in un computer?
Si, certo. Ho superato con successo un corso specifico
Chi è l’uomo più bello del mondo?
Raoul Bova? Esagero?
Hai la fedina penale pulita?
Si
Cosa ne pensi di Sigmund Freud?
Un grande ”pensatore”
Hai mai visto un film a luci rosse?
Si, ma non tutto
Cos’è la destra?
L’opposto della sinistra
Cos’è la sinistra?
L’opposto della destra
Hai mai rubato al supermercato?
Da piccola… un pacchetto di Tic-Tac
Ti sei mai ubriacata?
Non del tutto. Diciamo che qualcosa capivo…
Hai mai detto di si ad un uomo la prima sera?
No
Conosci il titolo di un libro di Alessandro Manzoni?
I Promessi Sposi
Ritieni illegale scaricare musica da internet?
Lo faccio sempre. Anzi, chiedo ad altri di farlo per me
Hai mai preso l’autobus senza biglietto?
Una volta… forse due…
Un tuo sogno erotico?
Non si dice… se no poi non si avvera
Chi è Alcide DeGasperi?
Un politico
A che età hai dato il primo bacio?
15 o 16 anni. Non ricordo esattamente
Dici molte bugie?
Solo a fin di bene

Piacenza. Capodanno in piazza Cavalli con i Cani della Biscia

Inizia alle 22.00 il ”NYE2016”, condotto da Marzia Foletti. Dopo il live si balla con Don Marco

PIACENZA – Dopo la fortunata edizione dello scorso anno, torna in piazza Cavalli il concerto di Capodanno. La squadra dei Venerdì Piacentini propone il live dei “Cani della Biscia”, la band che in questi ultimi anni si è imposta grazie ad una musica che miscela sonorità popolari con una dose massiccia di ironia. Si parte alle 22.00, con al timone la giornalista e conduttrice televisiva Marzia Foletti. La musica dei Cani della Biscia traghetterà la pizza fino al brindisi di mezzanotte. Poi la festa continuerà con il dj set di Don Marco.
Sarà presente l’assessore al Commercio del Comune di Piacenza, Giorgia Buscarini, che ha fortemente voluto questa iniezione di allegria nel centro storico della città.

Piacenza. Liceo Gioia evacuato. 5 ragazzi finiscono in ospedale per sospetta fuga di gas

Dai primi rilievi i vigili del fuoco avrebbero presenza di monossido di carbonio

PIACENZA – Gli studenti del Liceo Gioia sono accalcati fuori dalla scuola dopo le procedure di evacuazione messe in atto questa mattina. Alcuni studenti sono stati soccorsi dopo essersi sentiti male misteriosamente per una sospetta fuga di gas. Sono ancora incerte le cause del malessere ma i Vigili del fuoco, giunti tempestivamente sul posto, avrebbero già escluso la presenza di monossido di carbonio. 5 ragazzi sono stati trasportati in ospedale, ma altri lamentano disagi.
L’intervento dei soccorritori è ancora in corso.

Negri. Viaggio nel Tigrè alle radici dell’esodo. In mostra il reportage per la BBC

A Palazzo Gotico la prima personale di Andrea Pasquali. Dal 18 dicembre al 10 gennaio

PIACENZA – Inaugurerà il 18 dicembre per continuare fino al 10 gennaio la prima personale fotografica del giornalista e fotoreporter piacentino Andrea Pasquali nei saloni di Palazzo Gotico, a Piacenza. La mostra racconta con immagini particolarmente suggestive il viaggio nella regione del Tigrè (tra Etiopia ed Eritrea) realizzato per conto della BBC, e che lo stesso autore della mostra ci presenta.
Negro è offensivo nel nuovo italiano politically correct sempre più attento alla forma e sempre meno alla sostanza. Oggi si dice nero, oppure “di colore”; termini che lavano la coscienza di tanti popoli europei ex colonialisti pieni zeppi di vecchi sensi di colpa e di nuove frustrazioni, ma soprattutto pieni di paura impotente di fronte a un cambiamento epocale: masse enormi di uomini, donne e bambini si muovono come mai prima d’ora abbandonando le aree povere del Pianeta e spostandosi verso quelle “ricche”. Invadendole, dicono in molti. Siamo di fronte a una migrazione senza precedenti. E l’Europa ha paura. Un’Europa già travolta da mille problemi proprio quando si credeva a un punto d’arrivo stabile e che invece oggi si trova a dover fare i conti con otto anni di crisi che hanno stravolto dinamiche economiche credute immutabili, con il terrorismo e il suo business inquietante e con l’inasprirsi di conflitti ideologici interni che sembravano sepolti nella storia. L’arrivo dei “negri” fa paura. Ed è inutile nascondersi dietro al politically correct: in molti chiamano così le migliaia di facce scure che sbarcano a Lampedusa e poi salgono verso nord riempiendo metropoli, città, paesi. Tanti di questi nuovi arrivati delinquono, tantissimi si trovano ad accettare lavori che i “bianchi” non vogliono più fare. In ogni caso sono qui, e continuano ad arrivare. Flussi costanti scanditi da tragedie che macchiano di sangue le acque del Mediterraneo e aprono qualche piccolo squarcio (troppo piccolo) sul peggior traffico di esseri umani che la storia abbia mai registrato dai tempi dello schiavismo. L’Italia è in prima linea e soffre più della quasi totalità degli altri Paesi europei, benché alla fine si ritrovi con un numero largamente inferiore di immigrati stanziali. Il primo impatto è perlopiù italiano. Ma quel traffico di esseri umani inizia in Africa, inizia appena fuori (quando non già all’interno) dei tanti campi profughi sparsi in terre lontane, problematiche, povere. E sconosciute. Parte da lì il viaggio della speranza di migliaia di uomini. E quando un uomo decide di mettere a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia per affrontare un’odissea il cui esito spesso è la morte, vale la pena capire perché lo fa. Capire da dove fugge. E capire significa vedere.
La mostra fotografica “Negri” è uno spaccato di quello che ho visto nella regione del Tigrai, Etiopia del nord, al confine con l’Eritrea che oggi, sotto la presidenza di Isaias Afewerki, è considerata (a ragione o a torto) una delle più dittature più dure e sanguinose del mondo. Il dato di fatto è che dall’Eritrea fuggono a migliaia e arrivano in Etiopia: un Paese tra i più poveri del mondo ma che, con grande fatica, sta tentando di dare un futuro ai suoi giovani. E lo fa investendo nelle università e nella sanità. Il mio reportage si è sviluppato tra Addis Abeba, caotica capitale etiopica, a Mekele, capitale del Tigrai; poi da lì ad Adigrat e su fino a Zalambessa, a un tiro di schioppo dal confine eritreo segnato da uno spago al quale erano appese bottiglie di plastica vuote e presidiato da militari armati. Lì, a Zalambessa, la devastazione della guerra tra Etiopia ed Eritrea (che ha portato all’indipendenza di quest’ultima nel 1993) è ancora drammaticamente evidente. Da Zalambessa mi sono spostato a Shirè attraversando cave di pietra dove lavorano per pochi birr al giorno perlopiù donne e ragazzini, fino ad arrivare a Sheraro, meta ultima del mio viaggio. A Sheraro è stato costruito e inaugurato nella primavera del 2014 il Maiani Hospital grazie alla generosità di un benefattore italiano, il veterinario toscano Mario Maiani, grazie al lavoro della onlus italiana IISMAS e grazie all’impegno del professor Aldo Morrone, medico dermatologo che da una vita mette la sua competenza a disposizione di popolazioni che vivono problematiche sanitarie sconosciute ai Paesi sviluppati. Le immagini “raccontano” quelle popolazioni, quella terra, quell’impegno.

Elisa

La copertina di Piacenza Night di questo mese è dedicata a Elisa, 24 anni, segno zodiacale Toro, covergirl di Dicembre 2015. Come ogni mese, dal 1999, presentiamo una modella non professionista, una ragazza della porta accanto alle prese con i suoi primi scatti fotografici. Elisa, di professione Studentessa, ha accettato di rispondere ad una serie di domande personali che ci aprono le porte del suo mondo e ci permettono di conoscerla un po’ più da vicino. Sfoglia la Galleria fotografica di Elisa (a schermo intero per una migliore risoluzione).

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INTERVISTA

2015-12-b-1631x2362Quale è il tuo motore di ricerca preferito?
Direi Google
Leggi molte riviste?
Decisamente no
Qual è l’ultimo libro che hai letto?
”Lui è tornato”
Un film visto di recente che ci consiglieresti?
”La migliore offerta” Tre ore spese bene…
Che tipo di musica preferisci?
Ascolto tutto, ma il rap proprio no
Sei mai andata a teatro?
Si, spesso
L’opera teatrale che più ti ha emozionato?
”La cantatrice calva”, teatro dell’assurdo
Ti piacerebbe essere il sindaco della tua città?
Non credo
Cosa ne pensi del balletto?
Mi emoziona tantissimo
è giusto liberalizzare le droghe leggere?
Per me no
Andresti a vivere nello spazio?
No, avrei un po’ troppa ansia
Chi è l’uomo più bello del mondo?
Il mio fidanzato
Poseresti nuda per il calendario di MAX?
E chi è Max? no, non vorrei essere appesa al muro come un poster
Hai la fedina penale pulita?
Si, dai… Per ora si
Cosa ne pensi di Sigmund Freud?
E’ affascinante e inquietante al tempo stesso
Hai mai visto un film a luci rosse?
Solo l’inizio, dove la coppia protagonista solitamente mangia il gelato
Cos’è la destra?
La mano con cui scrivo (non mi interesso di politica)
Cos’è la sinistra?
Come sopra
Hai mai rubato al supermercato?
No, mai
Ti sei mai ubriacata?
No, non ancora
Hai mai detto di si ad un uomo la prima sera?
No, è un po’ squallida come cosa
Hai mai desiderato una donna?
No, mai
Conosci il titolo di un libro di Alessandro Manzoni?
Bé, dai, è facile. I Promessi Sposi
Per 100.000 € faresti sesso con uno sconosciuto?
Forse… se non fossi fidanzata
Ritieni illegale scaricare musica da internet?
No, anche se non è molto corretto
Hai mai preso l’autobus senza biglietto?
Si, qualche volta
Faresti un film con la regia di Tinto Brass?
Sono sincera: non lo conosco
Il nudo nella fotografia: arte o scandalo?
Dipende dal tipo di nudo

Blackout a Piacenza. Al buio la zona tra via Veneto e via Manfredi

Dalle 4.30 del mattino, per oltre un’ora, le allarmi hanno suonato nella zona Belvedere

PIACENZA – E’ stata una notte buia e tempestosa per i residenti del Belvedere. Alle 4.30 del mattino, infatti, si è verificata un’interruzione dell’energia elettrica in numerose abitazioni tra via Veneto, via Gadolini e via Manfredi. L’erogazione è stata intermittente fino alle 5.30. Questo blackout ha fatto scattare le sirene di numerosi impianti di allarme che hanno suonato all’impazzata per tutta la durata del guasto. Non si sa ancora nulla sulle motivazioni dell’interruzione.
Nella notte per molte famiglie non è stato possibile mettersi in contatto con i fornitori. Così abbiamo provato a contattare ENEL per avere qualche delucidazione in merito al blackout e alla possibilità che si ripeta, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta se non un lapalissiano “a volte capita”.