Redazione

Rottura definitiva tra Pietro Taricone e Kasia Smutniak. Ormai e’ ufficiale

I due sono stati fotografati con altre persone

Pareva essere solo una crisi passeggera quella fra Pietro Taricone e Kasia Smutniak.
Dopo cinque anni d’amore e la nascita di una figlia chiunqe pensava che avrebbero potuto superare un momentaccio, invece cosi non è stato.
Ci devono essere stati motivi forse piu’ gravi, sta di fatto che la rottura tra i due è ufficiale.
Taricone è stato avvistato in atteggiamenti teneri con una donna, Kasia in compagnia di un altro.
Speriamo che la loro bimba non ne soffra.

Il blitz e la fine di una vita politica

Oggi, che si trova dietro alle sbarre del carcere di Sulmona, chissà se Del Turco non si pone il grande e fondamentale dilemma italiano che da troppi anni tiene banco in Italia

Se c’è un uomo politico ai miei occhi antipatico, alle mie orecchie ipocrita e al mio cuore imperdonabile, quest’uomo politico è, senza alcun dubbio, Ottaviano Del Turco.

Antipatico per la sua stucchevole abitudine a far la morale un po’ a tutti (a destra, a sinistra, ai suoi stessi compagni socialisti); ipocrita perché è stato colui che, ereditando il Psi nel 1994 in piena tangentopoli, anziché difendere la verità dagli attacchi violenti e strumentali degli ex-comunisti del Pds, sciolse il partito sostituendolo con un inutile e docilissimo cespuglio di Occhetto e D’Alema (il celebre quanto patetico “SI” – Socialisti Italiani); imperdonabile in quanto non ebbe alcun scrupolo o senso di vergogna nell’avvallare sistematicamente lo sterminio politico e culturale dei Socialisti, negli anni novanta, in cambio di una manciata di poltrone parlamentari e di sotto-sottogoverno.

Durante il congresso nazionale di liquidazione del Psi, il 13 novembre 1994, fui addirittura minacciato, io delegato piacentino di soli vent’anni, da quell’uomo politico di nome Ottaviano Del Turco che, non gradendo affatto il caos generato dal mio intervento in difesa della storia e di Bettino Craxi, mi prese per un braccio consigliandomi di smetterla di rovinargli il suo bel congresso di svendita del partito.

Quindi, ciò premesso, se non altro per doverosa chiarezza, mi sia concessa, ancora una volta, l’opportunità pubblica di affrontare criticamente l’abitudine, tutta italiana, di porre fine ad impegni politici e a giunte amministrative di ogni livello con blitz improvvisi e sirene spiegate che, nelle prime ore di una giornata qualsiasi, esattamente come nei confronti di pericolosissimi boss mafiosi, chiudono definitivamente carriere politiche che duravano da oltre trent’anni.

Intendiamoci: non voglio assolutamente paventare l’ipotesi assurda di rendere giuridicamente intoccabili gli uomini politici italiani. No.

Ma qualcuno dovrà pure convenire con me che, al di là dei discorsi da bar che spesso caratterizzano l’opinione pubblica italiana, decapitare nella notte una regione dei suoi massimi dirigenti con tanto di arresti (e manette) eseguiti nella case di Presidenti e Assessori, di fronte alle relative famiglie, lascia un po’ perplessi.

Le indagini della magistratura devono essere libere, autonome e tutelate. Su questo non si discute. Ma perché spettacolarizzare un’operazione di arresto in questo modo? Qui non siamo di fronte a serial killer pericolosi per la società, a bande armate che minano la serena convivenza, a sequestratori macellai che seminano terrore nel nostro Paese. No. Qui ci troviamo di fronte, eventualmente e a processo finito, a pubblici amministratori che hanno fatto il loro interesse abusando della loro posizione che gli elettori gli hanno affidato.

Non solo: e se alla conclusione del processo, come già più volte accaduto, fosse riconosciuta l’innocenza di Del Turco? Poco servirebbe a cancellare un arresto domestico all’alba, fiumi di inchiostro versato sui maggiori giornali e il discredito perenne della gente nei suoi confronti.

Del Turco, quando succedette a Craxi alla guida del Psi, brillò particolarmente per la “questione morale”, ovvero per una repentina sterzata a sinistra alla ricerca di riabilitazioni storiche e giuridiche da personaggi del calibro di Di Pietro, D’Alema e Violante.

Oggi, che si trova dietro alle sbarre del carcere di Sulmona, chissà se Del Turco non si pone il grande e fondamentale dilemma italiano che da troppi anni tiene banco in Italia.

Quale? Semplice. La politica non conta niente se una Procura decide di arrestarti di notte, sbatterti in galera e, a distanza di mesi, se non di anni, ti giudica in un’aula di tribunale. E, in caso di sbaglio, o di operazione studiata a tavolino da pentiti manovrati, chi ti ripaga di una vita politica distrutta e dilaniata?

Ma, tant’è, la casta è solo quella politica. O così, pare.

Sono nati i gemelli di Angelina Jolie e Brad Pitt

L’attrice ha partorito a Nizza

Finalmente i tanto attesi gemelli di Angelina Jolie e Brad Pitt hanno visto la luce Sabato scorso in una clinica di Nizza.
I due piccoli, maschio e femmina anzichè due femmine come annunciato in precedenza dalla coppia, sono stati chiamati Knox Leon e Vivienne Marcheline.
Il parto è avvenuto con taglio cesareo e Angelina sta benone, cosi’ come i bebè.
L’esclusiva è già stata venduta ad un giornale americano, per la modica cifra di 11 milioni di dollari.
Saranno sicuramente splendidi, come mamma e papà.

Arrestato l’ex patron del marchio Guru Matteo Cambi

L’accusa e’ quella di bancarotta fraudolenta

Ha avuto tante donne Matteo Cambi, tanto successo e tanta fortuna, ma non sempre le cose vanno bene.
Questa è la storia di un altro imprenditore che dopo un periodo d’oro, ha miseramente fallito e si è ritrovato in manette.
L’accusa principale è quella di bancarotta fraudolenta, e di fatture emesse per attività inesistenti.
Bello, giovane, ricco, ha sempre condotto una vita lussuosa accompagnato dalla fidanzata starlette di turno; ora dovrà far tornare i conti dato che le cose non saranno piu’ come prima.

L’Italia il Paese piu’ amato dagli attori americani. Eva Longoria a La Spezia per festeggiare l’anniversario di nozze

L’ex casalinga disperata paparazzata in barca

Pare proprio che il nostro paese sia davvero molto amato dagli attori americani; ora tocca alla protagonista di "Desperate Housewives" Eva Longoria, che sta trascorrendo una vacanza insieme al marito in Liguria.
L’attrice è stata presa d’assalto dai fotografi mentre si stava rilassando in barca, nelle acque di La Spezia, e ha colto l’occasione per festeggiare il primo anniversario di matrimonio.
Chissà se anche lei deciderà di prendere casa nel nostro bel paese.

Motori. Opel business class

Provato il minibus della casa tedesca

ASCOLI PICENO – Dopo aver presentato il Vivaro versione commerciale, la Opel, fa giungere sul mercato il Vivaro Tour, versione trasporto persone del furgone tedesco. Il Vivaro Tour è equipaggiato con un 2000 benzina da 120 cv e con 2 motori Turbodiesel Common Rail CDTI (2000 da 90 e 120 cv, 2500 da 150 cv), negli allestimenti Elegance e Cosmo. La linea del Vivaro, è una linea moderna, massiccia e voluminosa che descrive le enormi potenzialità in fatto di abitabilità interna e di possibilità di carico che il Vivaro presenta. Pratica e comoda la porta scorrevole laterale che facilita l’accesso ai posti posteriori; bello il frontale spiovente con i grandi gruppi ottici a forma di occhio che fanno da cornice alla banda orizzontale cromata della mascherina; spigoloso e dritto il posteriore con un enorme portellone vetrato (altro segnale dell’enorme capacità di carico del Vivaro). Accomodandosi sul Minibus tedesco, ci si trova in un ambiente comodo e confortevole, come nel proprio salotto. Lo spazio a disposizione di ogni passeggero è pressoché immenso, e i sedili (comode poltrone singole dotate di bracciolo poggiabraccio), si possono spostare e ribaltare rendendo l’abitacolo molto modulabile e trasformabile. La consolle centrale è elegante e lineare e dispone di ogni più moderno ritrovato tecnologico per rendere il viaggio comodo e confortevole. La posizione di guida alta e la perfetta visuale sono, insieme al cambio in posizione rialzata e al quadro strumenti lineare e ben leggibile, le doti principali del posto guida. E ora le sensazioni di guida. Il Vivaro Tour provato è stato il 2000 CDTI 120 cv Elegance da 30140 €. Questo veicolo significa per Opel coprire la fascia di albergatori, famiglie molto numerose, che hanno bisogno di veicoli capienti per poter portare carichi e persone con il massimo comfort. E il Vivaro è il mezzo ideale per questi bisogni: è assai spazioso e molto modulabile, presenta una linea in linea con i tempi e con i gusti europei, ma soprattutto è confortevole e maneggevole, grazie alle ampie superfici vetrate e alla guida alta. Il motore che equipaggia la versione provata, secondo me, è il motore giusto per questo mezzo, in quanto ha la giusta potenza (120 cv) e la giusta spinta per far scattare il Vivaro, senza vedersi prosciugare il serbatoio e le finanze personali. Infine i prezzi: si va dai 29068 € del 2000 Elegance ai 30748 € del 2000 Cosmo (Benzina); si va dai 29068 € del 2000 CDTI 90 cv Elegance ai 34207 € del 2500 CDTI 150 cv Cosmo con FAP e Cambio Automatico (Diesel).

Bruno Allevi

Le coccole fra Manuela Arcuri e la sua migliore amica Francesca in vacanza insieme

Teneri baci e carezze fra le due

Manuela Arcuri, in vacanza in una masseria con la sua migliore amica Francesca Lana e il suo nuovo fidanzato, un noto avvocato, si lascia andare alle coccole.
In piscina è stata fotografata in preda ad attimi di passione col suo amore, ma quel che fa piu’ scalpore sono i teneri baci sulla pancia che l’attrice si fa dare dalla sua cara amica dopo essere uscita dall’acqua.
A volte l’amicizia porta ad atteggiamenti magari equivocabili, ma sicuramente molto teneri.

Emanuele Filiberto paparazzato in compagnia di una ragazza che non e’ la moglie

Il principe e’ stato sorpreso in affettuosi atteggiamenti con un’amica

Non sarà troppo contenta Clotilde, la dolcissima moglie di Emanuele Filiberto di Savoia.
Il marito è stato infatti sorpreso durante una cena fra amici nella capitale in dolce compagnia di una ragazza sulla trentina, che ha poi accompagnato per le vie di Roma a fare una passeggiata.
Nessun atteggiamento intimo o sconveniente, ma si sa, per le donne a volte anche un’uscita fra amici puo’ essere causa di discussioni.
Speriamo che questa volta non lo sia.

Stavolta voto per Vencroni

Intercity plus da Crotone a Milano Centrale, con allegra famigliola reggiana

Un caldo afoso e fin troppo appiccicoso anche per il pomeriggio marittimo di Pesaro, serena e ridente cittadina alle porte delle Marche, meta di bagnanti alla ricerca di mare pulito (è da anni ”bandiera blu”), poca confusione e prezzi decisamente calmierati rispetto alla vicinissima ed insopportabile riviera romagnola (che di mare pulito, poco caos e prezzi bassi non ne conosce nemmeno l’odore).

Sotto quel sole di luglio, nella tipica giornata di ordinaria follia italiana, dove per uno sciopero del personale di Trenitalia si fermano il 99% dei treni e ne rimane uno solo in 12 ore, mi sono trovato in un compartimento dell’Intercity Plus (chissà poi perché lo chiamano Plus) che da Crotone sbuffa sino a Milano Centrale, ogni pomeriggio, servendo praticamente ogni stazione ferroviaria della costa adriatica.

Io, ed il mio grande amico Williams, che a differenza degli altri miei compagni di viaggio avevamo prenotato i posti a sedere, abbiamo trascorso il viaggio, su quel treno della speranza rovente e dell’italianità media, a conversare amabilmente con un’allegra famigliola di Reggio Emilia che, composta da nonna 55enne, nuora trentenne e splendida nipotina di soli due anni, anche loro, come noi, tentavano di tornare a casa dopo un week-end di bagni e di creme solari.

E così, dopo aver condannato senza pietà il peggior servizio ferroviario del mondo (e meno male che Alitalia doveva essere salvata da Trenitalia”¦), dopo aver elencato, ed idealmente gustato con il palato della mente, le tantissime specialità gastronomiche emiliane (dai nostri pisarei ai loro cappelletti, dalla nostra pancetta al loro prosciutto crudo, dal nostro grana padano al loro parmigiano reggiano), dopo aver detto due parole su ognuno di noi (professione, aspirazioni e rimpianti), dopo tutto, la conversazione si è spostata, da bravi italiani, sull’amata ed odiata politica.

”Alla fine, diciamocelo su, sono tutti dei ladroni!”, è stata l’onirica sentenza della nonna reggiana dalle guance paffute e rossastre dal caldo estivo. ”Guardi – ha proseguito con lo stesso tono determinato e fiero – spero solo che il signor Barluscon (detto senza la ”i” finale e recitato a mò di ”Siur Padrun da le bele braghe bianche”) mi mandi finalmente in pensione. Ho 55 anni, quaranta passati nei campi a coltivar Lambrusco e quel cagnasso di Prodi non mi ci ha fatto andare. Però adesso sono proprio stanca. Sperum”.

Al termine di tale sfogo, declamato con una cadenza reggiana talmente asciutta e verace che sembrava di stare davanti ad una scena di Don Camillo e Peppone, la nostra curiosità, mia e del mio amico, non è riuscita ad evitare un’ovvia e naturale domanda: ”Scusi Signora, ma quindi lei questa volta per chi ha votato? Per Berlusconi, vero?”

”No. Per Barluscon, no. Lui è troppo ricco ed io sono una coltivatrice della terra”, ha prontamente rivendicato la nonna reggiana.

E, con lo stesso cipiglio orgoglioso e convinto, ha concluso: ”Basta con Prodi. Stavolta ho votato una persona nuova. Come si chiama? Spetta ne”¦ Ah, sì. Vencroni. Sì, sì. Vencroni e il Pidddì”.

”Meno male” ho aggiunto io. E, anche stavolta, viva l’Italia!

Barack Obama ha smentito la fitta corrispondenza con Scarlett Johansson

Gli esperti di gossip parlano della loro amicizia e di un presunto carteggio con la Casa Bianca

Di recente Scarlett Johansson aveva di che vantarsi, a proposito di una grande amicizia che sarebbe nata via e mail tra lei e Barack Obama.In questi giorni è arrivata la smentita: il deputato ha voluto fare sapere che l’attrice ha inviato una sola e mail al suo segretario per complimentarsi della campagna elettorale in corso, e per annunciare che lei avrebbe sostenuto appieno tutto cio’.Nessuna corrispondenza quindi, fra i due, come Scarlett aveva annunciato.Chissà quale delle due versioni è quella giusta.