Jessica Scaglione

Omicidio Pomarelli. Nella lettera a Perazzi si parla di una misteriosa busta

Piacenza. Continuano a emergere nuovi dettagli a proposito dell’omicidio di Elisa Pomarelli, la 28enne uccisa nel primo pomeriggio di domenica 25 agosto. Uno in particolare arriva direttamente dalla lettera arrivata lo scorso martedì 3 settembre a Silvio Perazzi, 68enne, ora arrestato con l’accusa di favoreggiamento. Massimo Sebastiani, infatti, avrebbe raccontato all’amico di una discussione avvenuta con la ragazza proprio all’interno del pollaio, a proposito di una misteriosa busta che lei gli avrebbe presentato, da custodire in cambio di una grande somma di denaro.

Sono in corso accertamenti a proposito della misteriosa busta, prima di tutto per verificarne l’esistenza. Secondo quanto sarebbe stato affermato, l’oggetto sarebbe stato consegnato alla ragazza nel corso di una festa a Sarmato, e custodirla sarebbe stato ricompensato con denaro, sufficiente perché i due potessero “smettere di vedersi così spesso per fare quei lavoretti”. Potrebbe essere questa l’ultima frase pronunciata da Elisa prima della sua uccisione, in riferimento ai lavoretti durante i quali lei imparava da lui a svolgere attività come arare, guidare trattori, ristrutturare Vespe, sperando di guadagnare qualche soldo da investire.

La lettera sarebbe stata scritta su fogli strappati da un’agenda del 2003, che sarebbe stata ritrovata proprio all’interno dell’abitazione del 68enne, dove Sebastiani sarebbe stato poi arrestato. Una circostanza che, tuttavia, secondo la difesa non proverebbe che il 45enne sia stato ospitato dall’amico.

Omicidio Pomarelli. Perazzi avrebbe informato i carabinieri della presenza di Sebastiani

Piacenza. Avrebbe chiamato i carabinieri nel corso della mattinata di sabato 7 settembre per avvisarli della presenza di Sebastiani Silvio Perazzi, secondo quanto avrebbe affermato il suo avvocato Paolo Fiori. Silvio Perazzi, proprietario dell’abitazione a Costa di Sariano nei pressi della quale è stato trovato Massimo Sebastiani, è indagato per favoreggiamento, e sarà interrogato nel corso della giornata di domani, mercoledì 11 settembre. Sembrerebbe che nel corso della telefonata Perazzi abbia informato di aver visto l’uomo nei pressi della sua abitazione.

Proprio a Perazzi Sebastiani avrebbe inviato una lettera, poi recapitata nella cassetta della medesima abitazione a Costa di Sariano, in cui racconterebbe di un litigio con Elisa, e che la ragazza si sarebbe spontaneamente allontanata in seguito alla lite avvenuta nel pollaio.

Omicidio Pomarelli, per Sebastiani perizia psichiatrica? Messaggi Whatsapp al cellulare della ragazza dopo il tragico epilogo

Piacenza. Si è concluso l’interrogatorio di garanzia svolto nel corso della mattinata di oggi, martedì 10 settembre, al carcere delle Novate di Piacenza, in merito alla tragica vicenda dello scorso 25 agosto. Secondo quanto fino ad ora diffuso, sembrerebbe che l’avvocato di Massimo Sebastiani, Mauro Pontini, potrebbe in futuro essere intenzionato a presentare una richiesta per ottenere una perizia psichiatrica per il 45enne. Dietro al delitto, infatti, vi sarebbero quelli che sarebbero stati definiti come “ossessione affettiva e malessere psicologico”. L’interrogatorio, iniziato alle 10:00, sarebbe durato più di tre ore.

Sarebbero emersi nuovi dettagli a proposito di quanto accaduto tra le 14:11 e le 14:21 di domenica 25 agosto. A precedere l’omicidio della giovane (la cui morte sembrerebbe essere stata causata da strangolamento, anche se si attendono i risultati dell’autopsia), avvenuto nel pollaio dell’abitazione a Campogrande di Carpaneto, non vi sarebbe stata una lite tra i due.

Inoltre, nelle ore successive alla morte della ragazza, Sebastiani avrebbe inviato due messaggi Whatsapp al suo cellulare. Il primo risalirebbe alle 16:48: “I listoni per la casetta li ho trovati. Taty scusa se mi sono arrabbiato, ma mettiti nei miei panni e fatti sentire“. Il secondo un paio d’ore dopo, un vocale che sarebbe stato inviato alle 18:37: “Taty, va beh. Rispondi quando riesci“.

Secondo quanto diffuso, l’uomo avrebbe vegliato il corpo della ragazza per alcuni giorni: sarebbe stata sepolta solo nella giornata di venerdì 6 settembre. Ancora non sarebbe stato trovato il cellulare di Elisa, che il 45enne avrebbe lanciato in un campo: intorno alle 14:34 avrebbe fatto inavvertitamente partire una videochiamata ad un’amica della giovane, ma più tardi il telefono sarebbe risultato essere spento.

Salute, sicurezza e benessere al lavoro: tavola rotonda a Castel San Giovanni

Si è svolto oggi presso il Centro di Distribuzione Amazon Italia Logistica di Castel San Giovanni (Piacenza) il seminario dal titolo “Strategie di prevenzione: il lavoratore al centro” promosso dall’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul lavoro (AiFOS) e realizzato con il patrocinio dell’Inail. Un focus voluto dall’associazione con sede a Brescia ed attiva su tutto il territorio nazionale per ragionare sul tema della prevenzione per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, obiettivo che dovrebbe essere primario per tutte le aziende.

Il Presidente AiFOS Rocco Vitale: «L’International Labour Organization – la più importante istituzione mondiale in questo settore – invita le imprese ad adottare una visione di zero infortuni e zero malattie professionali. Con la campagna “Vision Zero”, di cui AiFOS è partner, l’ILO si rivolge in prima istanza alle dirigenze di grandi e grandissime aziende affinché rinnovino il loro approccio agli investimenti per la tutela di salute, sicurezza e benessere dei lavoratori. Non più destinatari passivi di scelte operate ai piani alti, ma attori protagonisti delle politiche di welfare».

AiFOS, che aggrega in Italia oltre 2000 aziende e liberi professionisti operanti nel settore salute e sicurezza, ha ritenuto opportuno e qualificante chiamare in causa direttamente Amazon per una “tavola rotonda” che ha visto protagonista anche l’Inail con la dott.ssa Silvia Amatucci della Consulenza statistico attuariale.

“Nel settore del trasporto, a fronte di un aumento del numero di addetti nell’ultimo quadriennio, si rileva una diminuzione del numero di infortuni (-3,1%) e della frequenza degli infortuni (-6%), che rimane tuttavia elevata rispetto ad altri settori” ha sottolineato Silvia Amatucci. “Occorre però rilevare che, rispetto al settore nel suo complesso, i dati variano molto se si prendono in considerazione le aziende che adottano un sistema di gestione della sicurezza certificato (SGSL): in quest’ultimo segmento si riscontra infatti una frequenza di infortuni e di infortuni gravi notevolmente inferiore alla media nazionale di settore. Secondo i dati raccolti emerge infine una evidente correlazione tra gli investimenti nella prevenzione e nella formazione sulla sicurezza con la riduzione degli infortuni”.

Una buona leadership per la sicurezza garantisce il successo delle politiche di prevenzione. Sviluppare politiche orientate alla qualificazione e allo sviluppo delle competenze del personale sui temi del benessere, della salute e della sicurezza sul lavoro, è una delle regole d’oro della campagna Vision Zero. Dall’intervento del responsabile della sicurezza di Amazon Italia Logistica, che ha illustrato tutte le iniziative messe in atto per la tutela dei lavoratori del magazzino piacentino, è emersa la strategia di prevenzione. A coronamento della mattinata, la visita guidata all’interno della struttura per toccare con mano come l’impegno dell’azienda si traduce efficacemente nella realtà lavorativa. La visita guidata si ripeterà anche nelle giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 settembre per un totale di circa 150 tecnici del settore coinvolti.

“Garantire la sicurezza dei nostri dipendenti guida tutto ciò che facciamo e ogni decisione che prendiamo, affinché possano lavorare in un ambiente sicuro. Questo si traduce nell’aggiornamento costante delle nostre politiche di sicurezza e dei nostri programmi di formazione per prevenire gli infortuni” ha dichiarato Giovanni della Corte, responsabile sicurezza dei centri di distribuzione Amazon in Italia. “Nel 2018 abbiamo investito 2,8 milioni di euro in sicurezza ed erogato oltre 81.000 ore di formazione in Italia, pari a 16 ore annue per ciascun dipendente. A Castel San Giovanni, in particolare, il nostro impegno per la sicurezza si è tradotto in 975.000 euro di investimenti e 34.000 ore di formazione”.

Omicidio Pomarelli. I filmati delle telecamere rivelano dettagli. Teatro del delitto il pollaio vicino all’abitazione

Piacenza. Inizia a delinearsi più chiaramente il quadro della tragedia consumatasi tra le 14:00 e le 14:47 della giornata di domenica 25 agosto, culminato nella morte di Elisa Pomarelli. A portare un po’ di chiarezza, i filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza dell’azienda adiacente all’abitazione di Campogrande di Carpaneto in cui viveva Massimo Sebastiani. I punti della vicenda rimangono tuttora da verificare, e potrebbero essere soggetti a correzioni o aggiunte nel corso dei prossimi giorni. Sembrerebbe che i due, di ritorno dal loro pranzo in un ristorante di Ciriano, siano stati ripresi entrare nel pollaio non lontano dall’abitazione: poco dopo, però, Sebastiani sarebbe stato ripreso uscire da solo dal pollaio, forse portando con sé il corpo della 28enne. Sembra che Elisa fosse entrata per recuperare alcune uova da portare alla sua famiglia.

Nel tempo passato tra questi filmati e quelli che riprendono Sebastiani intento a fare rifornimento a un distributore di benzina, non è escluso che il cadavere della ragazza sia stato caricato a bordo dell’automobile. Rimane da verificare a quando risalga poi il momento della sepoltura, nel bel mezzo di un bosco non lontano dall’abitazione di Silvio Perazzi, padre di una ex di Sebastiani e suo amico; l’uomo sarebbe a sua volta stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento, e la sua posizione sarebbe tuttora da chiarire.

Il movente dell’omicidio potrebbe essere legato al desiderio da parte di Sebastiani di intraprendere una relazione con la giovane, un desiderio però non ricambiato. Prevista per mercoledì l’autopsia sul corpo di Elisa Pomarelli, che potrebbe fornire nuovi dettagli su quanto accaduto.

Premiati i dipendenti Amazon di Castel San Giovanni (PC) che hanno vinto il concorso “Ho trovato il posto giusto per me”

Questa mattina, presso il centro di smistamento di Amazon a Castel San Giovanni (PC), si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “Ho trovato il posto giusto per me”.

Ai dipendenti è stato chiesto di raccontare l’azienda dall’interno, evidenziando le sfide e le opportunità incontrate lungo il loro percorso lavorativo, mettendo in luce le ragioni della propria soddisfazione professionale. Un’apposita giuria ha valutato tutti gli elaborati selezionando i quattro vincitori dei due siti Amazon di Castel San Giovanni: Mirella Tornari e Antonio Leoci del centro di distribuzione; Francesco Paolo Rossi e Margherita Soressi del centro di smistamento.

Nel proprio racconto Mirella, assunta da Amazon all’età di 46 anni, ha messo in evidenza l’attenzione al merito dell’azienda, descrivendo il proprio luogo di lavoro come un ambiente in cui “la formazione, il miglioramento continuo dei processi, la cultura dell’innovazione e della sostenibilità sono dei ‘must’”. Antonio, di origine pugliese, ha sottolineato le opportunità di crescita e di incidere sulla propria attività che caratterizzano la cultura aziendale di Amazon, “che permette di esprimere la propria creatività e proporre idee innovative o di miglioramento”. Francesco Paolo ha descritto il centro di smistamento di Castel San Giovanni come un luogo in cui le persone fanno la differenza e dove ciascuno è messo “nelle condizioni ideali per svolgere al meglio il proprio lavoro”, collaborando con i colleghi. Margherita, laureata all’Accademia di Brera a Milano, racconta di avere scelto Amazon dopo aver dovuto lasciare la propria occupazione precedente, con l’aspettativa di un impiego di qualche mese: il nuovo posto di lavoro si è invece rivelato a lei congeniale e le ha offerto l’opportunità di crescere professionalmente e di sviluppare capacità organizzative e operative che non immaginava di possedere.

I quattro vincitori, festeggiati in occasione di una breve cerimonia a inizio turno, sono stati premiati con un viaggio a Seattle alla scoperta del quartier generale di Amazon. Al viaggio premio, che si terrà nel mese di ottobre, parteciperanno anche i vincitori del medesimo concorso presso i centri di distribuzione di Vercelli e Passo Corese (RI), e il centro di smistamento di Casirate (BG).

L’iniziativa si inserisce nel processo di espansione che Amazon sta vivendo in Italia, che si accompagna a un rilevante aumento del numero dei dipendenti occupati presso le proprie sedi. L’azienda creerà in Italia più di 1.000 posti di lavoro a tempo indeterminato entro la fine dell’anno: una crescita che porterà la forza lavoro dell’azienda a un totale di 6.500 dipendenti. I dipendenti Amazon possono contare su stipendi che si collocano ai livelli più alti del settore della logistica e includono vari benefit come gli sconti per gli acquisti su Amazon.it e l’assicurazione medica privata. Amazon offre inoltre programmi all’avanguardia come ad esempio Career Choice che prevede il pagamento da parte dell’azienda del 95% del costo di iscrizione per i corsi di formazione scelti dai dipendenti.

Quest’anno Amazon è stata indicata da Universum come uno dei “Datori di lavoro più attrattivi” in Italia. La classifica è stata stilata in base alle risposte di oltre 40.400 studenti e neolaureati in 44 diverse università italiane. Chi è interessato a una carriera in Amazon può visionare le posizioni aperte sui siti web www.lavora-conamazon.it e www.amazon.jobs oppure prenotare una visita in uno dei centri di distribuzione per vedere come si lavora in Amazon: http://it.amazonfctours.com/.

Ultimo evento del 2019 per il Club Veicoli Storici di Piacenza

Sono stati circa una trentina gli iscritti che hanno partecipato domenica 8 settembre al Motus Vivendi, ultimo evento della stagione 2019 del Club Veicoli Storici di Piacenza. A causa della pioggia sono state solo auto (erano previste anche moto d’epoca) a partecipare al percorso tra le colline piacentine che gli organizzatori hanno studiato per l’occasione.

Dal ritrovo in piazza ad Agazzano, il carosello ha affrontato un bellissimo tour, pieno di sali e scendi sui colli della Val Tidone e della Val Luretta. Il percorso ha visto toccare le località di Sarturano, Borgonovo, Corano, Moretta, Vicobarone, Montalbo, Sala Mandelli con sosta e visita alla tenuta La Torretta, quindi Trevozzo, Pianello, Agazzano e chiusura a Piozzano con pranzo all’agriturismo La Sorgente.

“Per fortuna nel corso della mattinata il tempo è cambiato ed è uscito a splendere il sole – spiega Bruno Francesconi del Club Veicoli Storici di Piacenza -. Siamo soddisfatti dell’esito e della partecipazione all’ultimo evento della stagione. Con questo raduno, infatti, termina il calendario delle attività del 2019 e ora ci prepariamo a studiare un nuovo programma per il 2020”.

Tra la trentina di vetture presenti si sono messe in evidenza due Fiat Barchette, una BMW Z3, una Lancia Flavia Coupé e una rara Fiat 850 Siata.

A Ziano il Valtidone Wine Fest e Festa dell’Uva celebrano la Malvasia di Leonardo

La seconda tappa del Valtidone Wine Fest a Ziano archiviata con successo nonostante il maltempo. Il meteo, infatti, ha infatti causato un ritardo nell’avvio della macchina organizzativa, con la scelta degli organizzatori di rinviare l’apertura del tendone delle cantine, dal mattino al pomeriggio.

“La pioggia ha cambiato i nostri piani – ha commentato il sindaco di Ziano, Manuel Ghilardelli – ma abbiamo inaugurato ugualmente l’evento, iniziando con il convegno dedicato a Leonardo e alla Malvasia Aromatica di Candia. Nel frattempo, il meteo è migliorato e il programma ha ripreso con la vendita dei calici fino a sera”.

Il convegno è stato il momento principale della mattinata, dedicato a Leonardo da Vinci in occasione dei 500 anni dalla sua scomparsa. Il genio è stato il filo conduttore della giornata, che ha coinvolto anche il programma che la Pro Loco di Ziano ha studiato per la Festa dell’Uva che si svolgeva in concomitanza con il Valtidone Wine Fest.

Il legame tra Leonardo e il territorio piacentino è riconducibile alla Malvasia Aromatica di Candia, qualità di uva che veniva coltivata nell’orto milanese del genio e che proveniva proprio dalle colline piacentine. Il convegno, Una scelta geniale, moderato dal giornalista Gianfranco Salvatori e organizzato sotto la regia del consigliere comunale Elaine Januszewski, ha voluto mettere in luce questa storia e raccontare l’esperienza che ha fatto rinascere la vigna a Milano, nella Casa degli Atellani.

Ad aprire i lavori nella sala del consiglio comunale di Ziano, l’assessore all’agricoltura Gloria Merli, seguita dal vicesindaco Paolo Badenchini e da Marco Profumo. Tra i tanti presenti anche l’assessore regionale dell’Emilia Romagna, Simona Caselli, che ha voluto ricordare l’importanza del convegno e di questa manifestaziona dedicate al territorio e ai prodotti di eccellenza.

Il compito di ripercorrere la storia della Malvasia Aromatica di Candia è stato affidato al professor Roberto Miravalle, mentre Stefano Pizzamiglio ha parlato dell’anima della Malvasia come vitigno e come vino. Interessante anche l’apporto di Giovanella Fugazza che è riuscita a generare 300 bottiglie vinificando l’uva riprodotta nell’orto di Leonardo a Milano.

La vigna è stata riscoperta dopo l’Expo di Milano e con un progetto scientifico diretto dal professor Attilio Scienza e con l’intervento di Luca Maroni, analista sensoriale ed enologo, è stata reimpiantata.

“L’uva è stata portata nella mia cantina – ha raccontato Fugazza – e abbiamo seguito le tecniche di allora, quindi la pigiatura con i piedi e sistemate in un’anfora. Il vino ora si trova all’interno di bottiglie disegnate appositamente da Alessi Design. Abbiamo realizzato un prodotto per il quale tutta Piacenza deve essere orgogliosa”.

Il “vino di Leonardo” sarà poi venduto all’asta.

Al termine dell’incontro Elaine Januszewski, vista l’importanza del tema, ha proposto un secondo convegno dedicato sempre alla Malvasia da tenersi a Ziano Piacentino (che tra l’altro è il paese più vitato d’Italia).

Nel pomeriggio poi il programma è proseguito con spettacoli di artisti di strada, con la cittadella della scienza, con la sfilata di auto d’epoca e con il tradizionale carro allegorico per la distribuzione dell’uva. Il tutto mentre sotto il tendone del Valtidone Wine Fest si consumava il vino di una ventina di cantine che hanno aderito alla tappa di Ziano. Tra il pubblico, anche visitatori provenienti da fuori regione, che hanno sfidato il tempo e alla fine sono stati baciati dal sole.

“Voglio ringraziare la Pro Loco, la Sette Colli, tutte le associazioni, i volontari e gli ufficiali comunali che si sono adoperati per organizzare questo programma – ha ricordato Ghilardelli – e le attività private che con il proprio contributo hanno permesso la riuscita dell’evento. A cominciare dai sostenitori del Valtidone Wine Fest, quali Cantina Vicobarone, Cantina Valtidone e Banca Centropadane, mentre per la tappa di Ziano, hanno contribuito Sagit, Elior, Cantina Vicobarone, Salumificio San Carlo, Geias e Cantina Casabella.

Prossima tappa del Valtidone Wine Fest è in programma domenica prossima 15 settembre a Nibbiano nel comune di Alta Val Tidone, con DiTerreDiCibiDiVini, dedicata ai vini passiti.

Massimo Sebastiani catturato sopra Veleia. Concluso un sopralluogo a Costa di Sariano

Piacenza. Si conclude nella giornata di sabato 7 settembre la lunga fuga di Massimo Sebastiani, irrintracciabile a partire da domenica 25 agosto, mentre non vi sarebbero ancora notizie certe a proposito della 28enne Elisa Pomarelli, scomparsa lo stesso giorno dopo un pranzo con lui. Secondo quanto fino ad ora diffuso l’uomo sarebbe stato rintracciato nel primo pomeriggio nel solaio di un’abitazione in disuso, sul Monte Moria, e sarebbe stato condotto in caserma.

Sarebbe poi stato svolto un sopralluogo a Costa di Sariano (Gropparello), in un’abitazione appartenente ad un conoscente di Sebastiani. Sul posto, accompagnati dall’uomo (che potrebbe aver condiviso con loro informazioni su dove trovare la ragazza prima di venire ricondotto a Piacenza) sono intervenuti i carabinieri con il comandante provinciale Michele Piras, il Nucleo Investigativo, ed i cacciatori “Sardegna”.

Novità Apple in primavera. In arrivo un iPhone economico

Un iPhone economico, in grado di competere con i mercati emergenti e la Cina: è questo uno dei prodotti che, secondo indiscrezioni pubblicate dal quotidiano giapponese Nikkei, Apple potrebbe presentare martedì 10 settembre, insieme agli iPhone 11, 11 Pro e 11 Max. Con un prezzo che potrebbe aggirarsi intorno ai 400 dollari, ed uno schermo che, secondo le voci, si aggirerebbe intorno ai 4,7 pollici, il nuovo smarphone potrebbe diventare il successore dell’iPhone SE del 2016: il lancio per questo iPhone sarebbe previsto per la prossima primavera.

A motivare questa scelta sarebbe il desiderio di riguadagnare quote nel mercato globale degli smartphone: Apple, infatti, sarebbe al momento terza, dietro a Samsung e Huawei.