Jessica Scaglione

Marijuana in Piazza Paolo VI: la coltivavano nelle aiuole

Forse l’ennesima bravata delle baby gang che circolano in zona Santa Franca

Forse pensavano che le piantine sarebbero passate inosservate nel verde, o forse si è trattato di un gesto deliberato: è stata la polizia, nel primo pomeriggio, a trovare le piante di cannabis che qualcuno aveva coltivato tra le aiuole dietro la chiesa di Santa Franca. Subito sequestrate, sono state sottoposte ad analisi scientifica, che ha confermato che si trattava di marijuana. Resta da capire chi sia il colpevole, cosa alquanto difficile, dato che le piantine sono state ritrovate in un luogo pubblico: alcuni sospettano le baby gang che già in passato avevano creato problemi nella zona, bivaccando di fronte alla chiesa, sporcando, e talvolta tentando di introdursi all’interno degli edifici.

Allarme terrorismo. Chiuse le ambasciate USA: si teme attacco

Le segnalazioni provengono da fonti affidabili. L’America è in stato di allerta

Sarebbe già in corso il complotto di matrice qaedista che ha messo in allarme gli Stati Uniti: fonti attendibili fanno sapere che la squadra incaricata di portare a termine l’attacco terroristico si trova già sul luogo. Rimangono quindi chiuse molte ambasciate USA, per precauzione, mentre alcune riapriranno già nella giornata di domani. Le intercettazioni di alcuni sospetti terroristici parlano chiaro: si tratterebbe di un grande attacco terroristico, di forte significato strategico. Martin Dempsey, capo degli stati maggiori delle forze armate, conferma che le minacce non lasciano alcun dubbio, e che le forze armate stanno reagendo, per individuare il luogo dell’attacco ed impedirlo. Non sarebbe la prima volta che Al Qaeda sceglie come obiettivo un’ambasciata: già è accaduto in Tanzania, Kenya, Yemen, Kabul e, l’anno scorso, in Libia.

Rivergaro. Litigio per l’elemosina degenera: aggredito un marocchino

Vendeva fiori vicino all’entrata di un supermercato. Arrestato l’aggressore

È scoppiata la lite nei pressi di un supermercato di Rivergaro: un nigeriano, 33enne e senza fissa dimora, si è scagliato contro un 50enne marocchino, che poco distante vendeva fiori, ed era dotato di regolare licenza, colpevole di “rubare i clienti” al 33enne. Dagli insulti si è passati a calci e pugni, e il 50enne non è riuscito a difendersi dall’aggressività del nigeriano: è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine, e il marocchino ha ricevuto cure mediche, avendo riportato numerose lesioni e una frattura al setto nasale. Si è allontanato invece l’aggressore. Individuato e fermato poco dopo dai carabinieri, è stato processato per direttissima con l’accusa di violenza privata e lesioni, e ha patteggiato, ottenendo una pena di 6 mesi di reclusione.

Torino. Incendio al Museo di Scienze Naturali. La causa: una bombola

La bombola di azoto era scaduta da diversi anni. Per fortuna nessun ferito

È accaduto intorno alle 4, nel Museo di Scienze Naturali di Torino: l’esplosione di una bombola di gas ha provocato l’incendio che nella notte ha reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Fortunatamente nessun ferito, e nessun intossicato dal fumo: tuttavia le fiamme hanno danneggiato due piani dell’edificio, che verrà sottoposto a verifiche strutturali, ma è al momento agibile. La bombola di azoto esplosa era già scaduta da 3 anni, così come le altre presenti sul luogo; questo è stato rivelato dalla Procura, oltre al fatto che la ditta responsabile della revisione degli impianti antiincendio aveva informato nel 2010 il museo della necessità di manutenzione tramite una lettera, lettera alla quale, a quanto pare, non era mai stata data risposta. È stata messa agli atti.

Allarme ubriachi al volante e in bicicletta. Incidenti anche pomeridiani

Almeno quattro i casi di guida in stato d’ebbrezza nella scorsa settimana

Diventa sempre più preoccupante la diffusione di casi di guida in stato di ebbrezza, al punto da richiedere lo stato di allarme: così il comando di via Rogerio richiama l’attenzione su quello che potrebbe diventare un problema serio. Gli incidenti causati dallo stato di ubriachezza degli autisti (e, in alcuni casi, dei ciclisti) non sono più un fenomeno limitato alla sera, e in particolar modo al weekend: solo nella settimana scorsa sono stati quattro i casi, distribuiti in maniera eterogenea durante tutta la giornata, anche nel periodo pomeridiano. Così il commissario capo Massimiliano Campomagnani chiede prudenza e rispetto delle norme stradali: anche una quantità minima di alcool può compromettere l’attenzione di chi opera un veicolo, e la perdita di facoltà può rivelarsi estremamente pericolosa, soprattutto in periodo d’esodo.

Berlusconi. Confermata la condanna nel Processo Mediaset

Condannato a 4 anni, rimandata invece la decisione sull’interdizione

È giunta dopo sei ore e mezzo di camera di consiglio la notizia: Silvio Berlusconi sarà condannato a 4 anni di reclusione, mentre l’interdizione temporanea dai pubblici uffici, della durata di 5 anni, sarà riesaminata in corte d’appello. Insieme a lui, vedono confermata la condanna anche i coimputati. Ora ha tempo fino al 15 ottobre per richiedere gli arresti domiciliari: la sentenza è dunque eseguibile, ma si dovrà aspettare fino a questo autunno per la sua effettiva messa in esecuzione. L’ex premier, blindato a palazzo Grazioli, si pronuncia in un videomessaggio, messo in onda dal tg4: “un vero e proprio accanimento giudiziario che non ha uguali”, così definisce il processo giunto quest’oggi al termine. Fa un appello, inoltre, ai “più giovani ed energici”, con la speranza di rimettere in piedi il partito Forza Italia. Napolitano, intanto, richiama al rispetto verso la magistratura.

Fa irruzione con l’auto durante la festa del tortello: denunciato

Tanta paura e per fortuna nessun ferito durante la famosa festa a Vigolzone

È stato rintracciato a casa sua poco dopo il fatto, mentre si trovava in stato di ebbrezza, il giovane che lunedì sera ha fatto irruzione con l’automobile durante la festa del tortello, nella zona in cui venivano tenuti i fuochi d’artificio: si tratta di un 27enne, nato a Ponte Dell’Olio e residente proprio a Vigolzone, dove si stava svolgendo la sagra. Il ragazzo, forse ubriaco anche al momento della pericolosa bravata, è entrato con la macchina nella zona in cui i pirotecnici si preparavano allo spettacolo, investendone alcuni, senza per fortuna ferirli, e provocando danni per diverse migliaia di euro. Lo spettacolo pirotecnico è stato così annullato; per il ragazzo è scattata la denuncia.

Omicidio Casella. Anche la figlia maggiore tra gli imputati

L’accusa, nel suo caso, sarebbe solo di occultamento di cadavere

Diventa sempre più chiaro il quadro dell’omicidio avvenuto all’inizio di questo mese a Sariano: la vittima, Francesco Casella, 78anni, era stata uccisa dal figlio Adriano Casella (36) con una pistola sparachiodi usata per la macellazione, forse per questioni economiche legate all’affetto dell’uomo per una prostituta e al suo tentativo di riscattarla. Il corpo era stato poi nascosto tra la vegetazione a lato di un tratto di strada vicino a Morfasso, mentre erano in corso le ricerche dopo la sua sparizione, ed era stato ritrovato una decina di giorni dopo l’inizio delle indagini. Si aggiungono ora altri dettagli alla triste vicenda: pare che l’omicidio sia avvenuto il 7 Luglio, due giorni prima che la scomparsa dell’anziano fosse riportata alla polizia.
Inoltre, adesso anche l’altra figlia di Francesco Casella, una donna di quarant’anni, si trova tra gli accusati per aver aiutato il fratello a nascondere il cadavere, forse senza nemmeno sapere che si trattasse del padre. Sarà fatta chiarezza durante le indagini, che sono ancora in corso.

Pullman precipitato sulla A16: oggi i funerali delle vittime

Le indagini si concentrano sullo stato del veicolo e dell’autostrada. Forse problemi di manutenzione

38 le vittime del tragico incidente avvenuto pochi giorni fa sul tratto della A16 tra Monteforte Irpino e Baiano: mentre si svolgono i funerali, a cui ha presenziato anche il premier Letta, ed è in corso lo stato di lutto nazionale, le indagini sono già partite, e si concentrano in particolare su due dettagli che potrebbero trovarsi all’origine della vicenda. Le condizioni del veicolo, che già erano compromesse prima della caduta, è il primo di questi: infatti i pezzi trovati ad un chilometro del luogo dell’incidente sarebbero stati confermati essere provenienti dal bus, e in particolare parte del sistema di trasmissione, che, danneggiato, ha impedito il contatto tra il motore e le ruote, rendendo impossibile la frenata e permettendo al veicolo di prendere velocità nel tratto di autostrada in discesa.
Altro dettaglio messo a fuoco, le condizioni del tratto di strada, le cui particolari caratteristiche rendono difficile la manutenzione: si verificherà che questa sia stata messa in atto, e che il guardrail sia stato montato correttamente. Sono già stati interrogati alcuni indagati, la cui accusa, al momento, sarebbe di omicidio colposo e disastro colposo.

Omicidio Giorgio Gambarelli. Movente forse legato al denaro

Nessuna certezza sull’omicidio del 67enne ex fisioterapista. L’autopsia si svolgerà nella giornata di domani

Lo hanno trovato questo sabato notte senza vita nella sua abitazione di via Degani, spogliato degli abiti e con la gola tagliata: Giorgio Gambarelli, 67 anni, ex fisioterapista, era molto legato alla sorella Luisa, che si è subito allarmata quando si è resa conto che il telefono di casa sua era staccato. A nulla è valso informare le forze dell’ordine: per l’uomo non c’era già nulla da fare quando i vigili del fuoco si sono introdotti in casa dalla finestra, per non sfondare la porta chiusa a chiave. L’ipotesi iniziale, quella del suicidio, è stata subito scartata: ora si cerca l’arma del delitto, un coltello, oltre che il colpevole, che era quasi certamente una persona conosciuta. I vicini raccontano, inoltre, di aver sentito Gambarelli parlare al telefono di questioni di soldi, forse legate ad un prestito.
È proprio sul prestito che si concentra la sorella, Luisa Gambarelli, che racconta di come l’ex fisioterapista avesse prestato circa 4000 euro ad un ragazzo nordafricano, per aiutarlo a pagare il funerale dei genitori. Il ragazzo aveva firmato un documento che dichiarava che avrebbe pagato il debito non appena ricevuto il pagamento dal suo datore di lavoro: questo documento è al momento in mano dei carabinieri del nucleo investigativo. L’autopsia, che si svolgerà nella giornata di domani, forse darà più chiarezza alla vicenda, in particolare per quanto riguarda l’ora del decesso.