Italia – Nuova Zelanda 1-1. Sotto accusa il reparto d’attacco. Gli azzurri inconcludenti
Un’Italia inconcludente in attacco pareggia, senza giustificazioni, contro una Nuova Zelanda davvero inesistente. Gli "All White" vanno in gol al 7′ del primo tempo, con il primo (e unico) tiro in porta della partita. La fortuna non arride ai ragazzi di Lippi, ma una squadra come l’Italia avrebbe dovuto segnare almeno 5 reti ad avversari così modesti.
Ci mette una pezza Iaquinta, realizzando un calcio di rigore. Tuttavia, a dimostrazione delle grandi difficoltà dell’attacco azzurro, come con il Paraguay, il gol arriva da un tiro da fermi.
L’Italia spinge, ci crede, tiene palla, continua ad aggredire, ma quando arriva davanti alla rete avversaria appare confusa, sbaglia, sembra non sapere cosa fare.
Il ct azzurro Marcello Lippi ha così commentato: "non siamo stati molto fortunati, anche questa volta la prima volta che gli avversari buttano la palla in area hanno fatto gol. Poi abbiamo raddrizzato ma questa era una partita da vincere. Non è sempre una questione di reparti ma chiaramente qualcosa di più dobbiamo fare". "Al di la della volontà, che è ammirevole, questa nazionale può fare qualcosa in più, deve fare qualcosa in più".
Lippi rifiuta di aggrapparsi al fatto che il gol della Nuova Zelanda era irregolare per fuorigioco. "Non importa, non ne ho nemmeno parlato" ha detto il ct, "noi dovevamo vincere comunque".
Nazionale italiana in campo con il lutto al braccio per ricordare Roberto Rosato, scomparso oggi. L’ex azzurro (37 presenze), che avrebbe compiuto 67 anni ad agosto, era stato campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970.
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