I ”fantastici 5”: ecco gli argomenti trattati e le opinioni dei candidati

Renzi dimostra la sua dimestichezza coi media; Bersani appare più solido

Quattro i grandi temi trattati ieri dai candidati alle primarie del centro-sinistra che si terranno a fine novembre; lo studio che ospita X Factor è stato sede di un dibattito pulito, senza colpi bassi, governato dalla logica e dal rispetto reciproco dei 5, che dopo le due ore di dibattito si sono stretti la mano e hanno posato per i fotografi tutti insieme. L’argomento tasse ha subito monopolizzato il palco, mostrando immediatamente la differenza di vedute: Nichi Vendola propone di adottare una misura simile a quella di Hollande in Francia per la tassazione al 75% dei redditi sopra un milione di euro; “La patrimoniale per chi ha più di un milione di euro va bene ma in Italia sono solo 786” ribatte Matteo Renzi per il quale “l’Italia sta morendo di tasse” e nella lotta all’evasione attacca “Equitalia che ha dato l’impressione di essere forte con i deboli e debole con i forti”.
Bersani propone l’abbassamento delle tasse ai redditi medio-bassi, tagliando le gambe ai condoni e rilanciando la patrimoniale, come Laura Puppato, sui grandi patrimoni immobiliari. La critica alla gestione della Fiat da parte di Sergio Marchionne mette tutti d’accordo, così come la stigmatizzazione della Riforma Fornero. Lo “scontro” entra più propriamente nel vivo quando Renzi si trova da solo a difendere la proposta di adottare il sistema di finanziamento privato ai partiti tipico della scena politica americana, scatenando le proteste di Vendola che esprime la sua paura per il futuro della politica italiana in mano alle lobby economiche. I due poi si ritrovano concordi in materia di alleanze elettorali, sbarrando decisamente la porta a Pier Ferdinando Casini e alla sua Unione di Centro; alleanza che in realtà non turberebbe né Bersani né, tanto meno, Bruno Tabacci.