Florida: condannato a morte 30enne di origini siciliane, ma non fu lui a uccidere

In prigione da 20 anni, rischia la pena di morte perché durante una rapina il fratello, allora minorenne e quindi non condannabile, uccise il commesso del negozio

Si chiama Anthony Farina, non ha ancora compiuto 40 anni ed è in carcere da quando ne aveva 18 per una rapina a mano armata effettuata in un fast food col fratello minore, allora sedicenne. Le cose non devono essere andate come avevano programmato i due immigrati dato che un dipendente del tipico ristorante americano ha reagito ed il più giovane dei due immigrati ha fatto fuoco, uccidendolo. Poiché all’epoca dei fatti il ragazzo che aveva sparato era minorenne e quindi non condannabile per la legge degli Stati Uniti alla pena di morte, i giudici hanno deciso di trasferire ad Anthony la condanna.
Così, Anthony Farina, originario di Santo Stefano di Camastra, un paese in provincia di Messina noto per le ceramiche, sta rischiando grosso adesso: dopo 20 anni di carcere, vogliono giustiziarlo. Le istituzioni si sono già mosse; la cittadinanza onoraria gli è stata concessa dal Primo Cittadino del piccolo paesino messinese il 2 novembre. Ora la parola dovrebbe passare al Governo del nostro Paese, che avrà la possibilità di intervenire direttamente sulle autorità statunitensi per chiedere agli americani di non giustiziare un cittadino italiano e per fargli scontare la sua pena nel suo nuovo Paese, cioè in Italia.

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