Olimpiadi. La proposta choc dell’Esecutivo del CIO. Dal 2020 niente più lotta ai Giochi

La decisione dovrà essere ratifica dall’assemblea del Comitato in programma a settembre

Tutto faceva presupporre che sarebbe stato il pentathlon moderno. La grande esclusa è invece la FILA, la federazione che sotto la sua egida riunisce i vari stili di lotta, tra cui la storica greco-romana. L”assassino’ è l’Esecutivo del CIO, che ha deciso di proporre l’estromissione, tra le altre, della disciplina da combattimento più antica del mondo, alla Sessione plenaria del Comitato Olimpico Internazionale, a partire dal programma delle Olimpiadi del 2020.
Gli sport di lotta vedono ora la loro sopravvivenza stessa in pericolo, perché se a settembre in quel di Buenos Aires i membri del CIO, accettassero la raccomandazione dell’Esecutivo, come sembra probabile, la FILA tra sette anni si troverebbe senza quei fondi ‘olimpici’ che le vengono elargiti dal Comitato dopo ogni edizione dei Giochi.
Le federazioni che vogliono entrare o rientrare nel programma olimpico sono tante: arrampicata, baseball e softball, karate, pattinaggio a rotelle, squash, wakeboarding (sci nautico più snowboarding).
La FILA sarà a sua volta inserita nella lista. E’ triste notare come il principale sport dei Giochi Olimpici antichi, ed il suo eventuale sostituto, sia inserito nella pericolosa logica delle scadenze elettorali del CIO, con potenti lobbies che non si fanno scrupoli per sacrificare ciò che resta dello spirito olimpico sull’altare della politica sportiva. E questo è a dir poco triste.

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