Pd e PdL cercano l’intesa per il Quirinale: donne in pole position

L’accordo a nove giorni dall’inizio delle votazioni non è ancora arrivato. Tanti i ”papabili”

L’elezione del Capo dello Stato monopolizzerà l’attenzione dei media sempre più frequentemente nei prossimi giorni: all’inizio delle votazioni mancano infatti nove giorni e già non si contano più i nomi fatti da politici, conduttori, giornalisti e opinionisti che continuano a suggerire quale persona ritengano possa svolgere al meglio la carica di uno dei pilastri della democrazia italiana. Intanto Berlusconi e Bersani cercano l’accordo.
Il Pd rivendica la composizione della rosa dei nomi, all’interno della quale poi insieme al Pdl si dovrebbe pescare il candidato al Colle più alto. La componente “rosa” sembra sovrastare le candidature al maschile: fra le più probabili a ricoprire la carica si vedono la figura di Emma Bonino e quella di Anna Finocchiaro. Ma non è esclusa dalla corsa la neo-eletta presidente della Camera Laura Boldrini. Fra i candidati al maschile ricorrono i nomi di Giuliano Amato e Massimo D’Alema. Al di fuori dei palazzi della politica Gino Strada, fondatore di Emergency, smentisce una sua possibile candidatura: “Io non ho parlato con nessuno – si schermisce – e nessuno ha parlato con me, la ritengo una cosa estremamente improbabile”. La stessa situazione caratterizza Giuseppe de Rita, direttore del Censis: “Io – dice – vivo in un altro mondo”.

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