Nicola Negri

Calcio. Tra Sassuolo e Nazionale, Simone Zaza è il personaggio del momento

L’attaccante ha aperto il suo 2014-2015 con il botto: ”I segreti sono correre e lavorare di squadra”

Simone Zaza è indubbiamente il personaggio del momento. Con Alberto Malesani al posto di Eusebio Di Francesco sulla panchina del Sassuolo, l’attaccante era uscito dagli undici titolari. Dopo aver contribuito alla salvezza dei neroverdi nel 2013-2014, Zaza ha aperto il suo 2014-2015 con il botto: gol più bello della prima giornata di Serie A, prima convocazione, prima presenza e quindi primo gol in Nazionale, primo in gare ufficiali per il nuovo ct Antonio Conte, nel 2-0 sulla Norvegia.
Simone Zaza, al termine di Norvegia-Italia 0-2, ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport:
“Era una partita diversa dall’amichevole contro l’Olanda. Forse gli olandesi erano più forti tecnicamente, ma la Norvegia era più fisica e ci ha messo in difficoltà soprattutto all’inizio. Poi però abbiamo iniziato a giocare e abbiamo fatto bene”.
Per Simone Zaza, quanto è difficile fare l’attaccante con un ‘martello’ come Conte in panchina? “È molto faticoso fare l’attaccante con Conte ma per fare bene occorre lavorare di squadra e bisogna correre”. E Simone Zaza sembra farlo in modo molto proficuo.

Calcio. Nazionale italiana. Simone Zaza ha già le idee chiare

L’attaccante del Sassuolo: ”Lavoro ogni giorno per migliorare, questa sarà la mia stagione”

E’ un ventitreenne originario della Basilicata, e sin qui è difficile indovinare. Se aggiungiamo che gioca in Serie A, il cerchio inizia a restringersi. E ancora: è un attaccante del Sassuolo, autore del gol più bello della prima giornata di Serie A; pochi appassionati di calcio ora non saprebbero rispondere. Lui è Simone Zaza, convocato a sorpresa da Antonio Conte per i primi due impegni della Nazionale italiana post-Mondiali. Conte voleva Zaza già alla Juventus, che ha mantenuto sull’attaccante il diritto di riacquisto.
Simone Zaza si gode la convocazione, ma ha già le idee chiare nella prima conferenza stampa da azzurro: “Lavoro ogni giorno per migliorare, il mio obiettivo è diventare uno dei più grandi attaccanti italiani, se poi arriverò a essere il migliore di tutti meglio ancora (ride, ndr)”.
Zaza ammette di dovere un grande ringraziamento a “Di Francesco, un tecnico che ha avuto subito totale fiducia in me. Con lui ho fatto un salto di qualità importante a livello mentale: prima giocavo un po’ più per me stesso, ora metto la squadra davanti a ogni cosa”.
L’attaccante del Sassuolo professa umiltà: “Non mi sento ancora pronto per la grande squadra, ma questa dovrà essere la mia stagione. E’ chiaro che io ambisca a un top club, e mi inorgoglisce il fatto che la Juve abbia mantenuto la possibilità di riprendermi.
Infine: “Posso migliorare in tante cose, soprattutto nel calciare con il piede debole, il destro. Devo poi imparare a usare meglio il gioco aereo vista la mia stazza. Durante la partita, poi, sbaglio ancora troppo a livello di tempi e scelta della giocata ideale, ma tutto questo è migliorabile, perché legato all’esperienza”.
In bocca al lupo a Simone Zaza e alla nuova Italia di Antonio Conte.

Calcio. Carlo Tavecchio è il nuovo presidente della Figc

L’ex presidente della Lnd è stato eletto al terzo scrutinio. Prima missione, la scelta del ct

Carlo Tavecchio è il nuovo presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Il 71enne ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti succede al dimissionario Giancarlo Abete, che oggi ha aperto l’assemblea elettiva. Dopo il discorso dei due candidati Tavecchio e Albertini, alle 14:15 sono iniziate le votazioni con Lotito mattatore. Al primo scrutinio, con necessario un quorum del 75%, ecco 60,2% per Tavecchio, 35,46% per Albertini, 4,33% schede bianche.
Il divario tra Tavecchio e Albertini è aumentato alla seconda votazione, maggioranza dei due terzi: 63,18% contro 34,07% (2,76% schede bianche).
Al terzo scrutinio, sufficiente il 50%+1, il responso: 63,63% per Tavecchio (pari a 310,12 voti), 33,95% per Albertini (165,47), 2,42% schede bianche.
La prima missione del presidente federale, visibilmente emozionato, sarà la scelta del ct della Nazionale: “Vi prometto che entro il 18 di agosto presenterò il programma delle cose fatte. Non ho avuto ancora approcci con nessun commissario tecnico né parlato di governance”.
Sarà vero? La prima missione del nuovo presidente della Figc è ancora più urgente: provare ad andare oltre il famoso, e famigerato, “Opti Pobà”.

Calcio. Howard Webb ha deciso di appendere il fischietto al chiodo

Il 43enne lascia all’apice della carriera per diventare il direttore tecnico degli arbitri inglesi

Howard Webb ha deciso di appendere il fischietto al chiodo. Il 43enne arbitro inglese lascia all’apice di una carriera lunga 25 anni. Webb diresse la sua prima gara di Premier League nel 2003; da allora, l’ex poliziotto ha arbitrato più di 500 gare in carriera. L’apice nel 2010, con la finale di Champions League Bayern Monaco-Inter e dei Mondiali Olanda-Spagna. Howard Webb non si allontanerà però dal rettangolo di gioco, essendo stato nominato direttore tecnico del PGMOL (Professional Game Match Officials Limited), il corrispettivo dell’Aia italiano.
L’annuncio di fine carriera è arrivato proprio dall’ormai ex arbitro: “Sono entusiasta di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera dopo 25 anni di sensazionale presenza in campo. L’arbitraggio mi ha dato tanto e sono felice di trasmettere le mie conoscenze e la mia esperienza ad altri”.

Calcio. Francesco Acerbi riparte dopo il tumore ai testicoli

Sconfitto il cancro, gli obiettivi del difensore del Sassuolo diventano a lungo termine

Francesco Acerbi riparte. Il 26enne difensore del Sassuolo è tornato a giocare dopo aver sconfitto un tumore ai testicoli. Dopo aver battuto il cancro, gli obiettivi di Acerbi diventano a lungo termine: “Passato il problema che ho avuto è ovvio che la Nazionale è un obiettivo, ma ci vuole tempo”. L’ex centrale del Milan non augura ovviamente “a nessuno quello che mi è successo, è un percorso non bello. C’è chi ce la fa dopo anni e io invece dopo mesi sono qui a parlare, posso addirittura giocare ancora ad alti livelli”.
Francesco Acerbi parla dopo l’operazione: “Noi siamo privilegiati perché facciamo il lavoro che ci piace, siamo sempre sotto controllo medico. Ma facciamo un lavoro come tutti gli altri e possono capitare anche a noi certe problematiche. Fa parte della vita, l’importante è guarire e andare avanti”. E la chemioterapia? “Mi ha cambiato in meglio, mi ha fatto rivivere delle emozioni di quando ero piccolo: la voglia di giocare, di stare qui, di allenarmi e di fare le cose in grande. Quella voglia che forse negli ultimi due anni mi era svanita, mentre ora mi è tornata più forte. Erano tanti anni che non mi sentivo così bene”.
In bocca al lupo di cuore, caro Francesco.

Calcio. James Rodriguez arricchisce la batteria ‘galattica’ di Carlo Ancelotti

Il 23enne fantasista colombiano dovrà dimostrare di saper brillante con continuità

Real Madrid da favola. Ora è infatti ufficiale l’acquisto di James Rodriguez dal Monaco per 80 milioni di euro cash (terzo acquisto più caro nella storia del club spagnolo dopo Gareth Bale, 100 milioni, e Cristiano Ronaldo, 94 milioni). Il 23enne centrocampista-attaccante colombiano dovrà dimostrare di essere una stella capace di brillare non solo nel breve periodo dei Mondiali, ma con la continuità di quelle del firmamento dei Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo.
James Rodriguez arriva mentre Angel Di Maria, probabilmente, se ne va: Psg e Chelsea sono però tra le poche società a poter staccare un assegno vicino ai 60 milioni.
Per il Real Madrid, in Spagna il confronto di Carlo Ancelotti è con il Barcellona di Messi, Neymar e Suarez, oltre che con l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. In Europa, invece, si preannuncia una sfida ancora più galattica con il Bayern Monaco di un Pep Guardiola definitivamente entrato nel ruolo.

Calcio. Brasile 2014. Con il trionfo del Maracanà, Deutschland über alles

Germania quattro volte campione del mondo, l’Italia meritatamente raggiunta

La Germania si è laureata campione del mondo per la quarta volta nella sua storia. Lo ha fatto nel tempio, il Maracanà, del Paese del calcio, il Brasile. In un colpo solo, i tedeschi hanno raggiunto l’Italia a quattro coppe e stabilito il record di essere diventati la prima Nazionale europea vincente in Sudamerica. Un successo più che mai meritato per gli uomini di Low, a Rio de Janeiro campioni del mondo anche… sugli spalti, grazie alle loro bellissime wags.
Per la Germania, una vittoria Mondiale che nasce dalle ceneri degli Europei 2000 e 2004, passa attraverso la gestione Klinsmann e arriva alla sapiente programmazione fuori dal campo, e al ‘tiki-taka’ verticale, dentro il rettangolo di gioco.
Neuer, Hummels, Kroos, Muller: la spina dorsale tedesca è di primo livello, più difficile individuare il protagonista assoluto in un Mondiale con pochi momenti di difficoltà (Ghana, Algeria) e cifre inequivocabili: 18 gol fatti e 4 subiti. Oggi più che mai, Deutschland über alles.

Calcio. Brasile 2014. Germania-Argentina per il 1° e Brasile-Olanda per il 3° posto

I nostri pronostici sulla finalissima e la finalina di Brasile 2014: diciamo Germania e Olanda

Germania-Argentina è quindi la finalissima dei Mondiali 2014. Il Brasile padrone di casa umiliato dai tedeschi e l’Olanda, che ha perso solo ai rigori con gli argentini, si affrontano invece nell’inutile, quest’anno come non mai, finalina di Brasile 2014. Proviamo ad azzardarne i pronostici: allo stadio Garrincha di Brasilia, diretta tv sia su Sky Mondiale 1 che su Rai 1 con fischio d’inizio alle 22 di sabato 12 luglio, vediamo l’Olanda favorita per il terzo posto, a causa di un Brasile allo sbando e con Neymar ancora fuori per la lesione alla terza vertebra lombare.
La finale Germania-Argentina, al Maracanà di Rio de Janeiro, diretta tv sia su Sky Mondiale 1 che su Rai 1 con calcio d’inizio alle 21 di domenica 13 luglio, è più equilibrata di quanto suggerito dai risultati delle semifinali: semplificando, potremmo dire che quella di Low è La squadra di questi Mondiali, mentre quella di Sabella è Messi (ma anche Di Maria, Mascherano, e ora Romero).
Tre Coppe del Mondo a due, una finale a una vinta contro l’altra, derby tra Papi (l’emerito Ratzinger ‘contro’ il regnante Bergoglio): Germania-Argentina è tutto questo, e molto di più.
Il cuore dice Argentina, la testa Germania. Mai come in questo caso, che vinca il migliore.

Calcio. Brasile 2014. Lettera di un bambino a Suarez dopo il morso a Chiellini

Luca scrive all’attaccante dell’Uruguay: ”Mordere è da carcere, ma ti auguro una buona vita”

Il morso di Luis Suarez a Giorgio Chiellini in Italia-Uruguay 0-1, la partita che ha escluso la Nazionale azzurra dai Mondiali 2014, ha scatenato polemiche, imitazioni, reazioni. Ve ne propongo una particolare: quella di un bambino di 12 anni, Luca. “Caro Suarez, voglio dirti che dopo Cile-Italia e Corea del Sud-Italia questa è stata una delle più grandi ladrate della storia del calcio. Il tuo comportamento non è stato da persona normale, secondo me tu hai fatto così perché hai avuto dei problemi in famiglia (non te l’ho detto con cattiveria, volevo solo ragionare).
Mordere però è da carcere, tu non ammetterai niente, anche se ripensandoci: la vita è fatta di alti e bassi, la nostra squadra forte c’è in entrambi i casi, e ammettendolo dovresti ripensare a tutte le ingiustizie che hai combinato. Hai tante fortune, spero che lo capirai un giorno. Forse a quest’età è un po’ tardi, ma hai ancora tempo per rimediare. Quando saremo rinati più forti di prima vi batteremo ancora e ci prenderemo la nostra rivincita. Dopo la grande delusione di Italia-Uruguay mi sono tranquillizzato. Ti auguro una buona vita, in miglioramento nei confronti delle altre persone, anche perché tu sei un giocatore fortissimo e ammirato da tutti. Al prossimo scontro”.
Ciao, Luca

Calcio. Brasile 2014. Con il morso dell’Uruguay, l’Italia ripiomba negli anni più bui

Dopo le dimissioni di Prandelli e Abete, si attende il nuovo ct e un uomo di calcio per la FIGC

E’ finita. Con il morso, in tutti i sensi, dell’Uruguay, l’Italia ripiomba negli anni più bui della sua storia calcistica: l’ultima doppia eliminazione azzurra consecutiva dalla fase a gironi dei Mondiali risaliva al 1962-1966, l’anno della Corea. Il ct Cesare Prandelli e il Presidente della FIGC Giancarlo Abete hanno almeno dato un messaggio forte, offrendo le loro dimissioni irrevocabili; ora si attende uno tra Allegri, Mancini e Spalletti sulla panchina azzurra e, speriamo, un uomo di calcio alla guida della Federazione.
La carriera di Buffon in Nazionale è in bilico, quella di Pirlo è finita. Si riparte da Darmian, Verratti e Immobile. Ma il futuro, oggi, appare se possibile più buio di quattro anni fa.