Redazione

Eddie Murphy si rifiuta di conoscere la bimba avuta dalla relazione con la Spice Girl Mel B

Ennesima guerra tra i due

Sembrava tutto finito, invece dopo aver scoperto che la bimba partorita da Melanie Brown era figlia sua, i rapporti non sono cambiati per Eddie Murphy, il re della comicità hollywoodiana.
Pare infatti che la Spice Girl sia molto offesa perchè l’attore ha fatto sapere tramite i suoi avvocati che non vuole entrare a far parte della vita della bimba.
Speriamo che cambi idea, per il bene della piccola Angel Iris.

QUALCUNO ERA COMUNISTA

Per rispondere a Nicola potrei parlare della diversità italiana e che almeno i figli dei comunisti sono stati cresciuti dicendogli chiaramente che Stalin era un porco. Ho spesso la sensazione che invece Mussolini sia stato insegnato a destra c

"Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.

Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà.
.. la mamma no.

Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa,
la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.

Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.

Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo
cattolica.

Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro
lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche. . . lo esigevano
tutti.

Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.

Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.

Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.

Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava
piano, ma lontano.

Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.

Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva
alle feste popolari.

Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva
bisogno di un altro Dio.

Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli
operai che voleva essere uno di loro.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare
l’operaio.

Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.

Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani
forse, ma dopodomani sicuramente.

Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato,
la lotta di classe…

Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.

Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.

Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per
frustrazione.

Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.

Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali,
parastatali e affini.

Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo
dialettico per il Vangelo secondo Lenin.

Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di
sé la classe operaia.

Qualcuno era comunista perché era più comunista degli
altri.

Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista.

Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.

Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.

Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito
socialista d’Europa.

Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo
in Uganda.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni
di governi democristiani incapaci e mafiosi.

Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione
di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera…

Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.

Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella
cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.

Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos’altro.

Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa
da quella americana.

Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e
felice solo se lo erano anche gli altri.

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso
qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale
diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era
solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo
slancio, ognuno era come… più di sé stesso. Era come… due
persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra
il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare
veramente la vita.

No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali
senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.

E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l’uomo inserito
che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza
quotidiana

e dall’altra il gabbiano senza più neanche l’intenzione del
volo perché ormai il sogno si è rattrappito.

Due miserie in un corpo solo".

Britney Spears furiosa, la madre va a letto col suo ex marito per poter vedere i nipotini

Cronache di ordinaria follia nella vita della cantante

Che la vita di Britney Spears sia alquanto movimentata l’avevamo capito un po’ tutti.
Ma l’ultima notizia scuoterà anche gli animi capaci di non stupirsi piu’ di nulla: la reginetta del pop è arrabbiatissima con la madre in quanto si concede a Kevin Federline ogni tanto, giusto per poter vedere i suoi nipotini, affidati esclusivamente al padre dopo l’ultima udienza.
Un fatto del genere non necessita di ulteriori commenti.

Nel futuro di Elisabetta Gregoraci un matrimonio, un figlio, e… vita da casalinga

Cambio di pensiero per la soubrette della domenica

Dopo aver sbandierato in tutti i programmi tv la sua felicità estrema per il suo prossimo matrimonio con Flavio Briatore, mettendo in chiaro che ciò che la rende particolarmente orgogliosa sarà il fatto che potrà finalmente concedersi il lusso di prendere meno aerei di linea e quasi esclusivamente aerei privati, per Elisabetta Gregoraci è giunto un cambiamento di idee alquanto curioso.
La giovane show girl ha dichiarato che vorrebbe presto un figlio dal suo uomo, e non appena la famiglia sarà allargata, si dedicherà esclusivamente alla casa e ai figli.
Difficile da credere.

A proposito di ”Casta”

Il futuro, in assenza di giovani coinvolti seriamente nella politica, non sarà futuro. Ma questo, forse, ce lo hanno già detto tante volte al momento del voto.

“La Casta – Così i politici italiani sono diventati intoccabili” è un libro-inchiesta, uscito nella primavera del 2007 e scritto a quattro mani da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, giornalisti del Corriere della Sera.

Il volume, come molti sapranno, elenca e commenta gli sprechi ed i privilegi ingiustificati della politica italiana: partendo da inchieste, reportages ma anche da documenti ufficiali, Stella e Rizzo tracciano con dovizia di particolari un quadro deprimente ed irritante su quella che viene definita “la caricatura obesa e ingorda della politica”.

Un libro che, oltre a scatenare la solita bagarre tipica del nostro Paese (cioè se ne parla fino alla nausea per un paio di settimane, poi più nulla), ha venduto oltre un milione di copie, a testimonianza di quanto il popolo italiano, tra una convention e l’altra, un Grillo parlante e delle improbabili Primarie, non ne possa davvero più di tutto ciò che, anche lontanamente e per errore, possa definirsi politica.

Difficile, se non altro, dare torto a tutti coloro che, ormai in tanti, cominciano ad averne piene le tasche di politici inconcludenti, incompetenti e dalla gestione pubblica palesemente malridotta, da giochetti di cortile (e di stipendio) esibiti su definizioni amletiche come destra e sinistra radicali o moderate, riformismo ambientalista, centrismo, “liberaldemocrazia che guarda a sinistra” (la definizione di Lamberto Dini del suo nuovo movimento politico!) e pretesti ideologici vari.

Alla politica, in definitiva, gli Italiani possono perdonare tanti limiti e difetti, lo hanno sempre fatto nei decenni scorsi. Ma il perdono, se di esso si può parlare, passa necessariamente per una valutazione obiettiva dei fatti. Mi spiego meglio: se un politico ci costa parecchio (sia in ordine economico che di invidia personale…) ma il suo lavoro quotidiano è tangibile da tutti e determina una reale crescita della nostra qualità della vita, allora l’Italiano chiuderà un occhio (se non entrambi) su indennizzi faraonici ed auto blu.

Ma, come sta avvenendo da troppi anni in questa sciagurata seconda repubblica nata da Tangentopoli (sic!), nonostante i corposi trattamenti economici e ai privilegi da aristocrazia francese, il politico è anche una patacca, e quindi il gioco non vale più nessun tipo di candela.

Hai voglia, poi, ad invocare il senso dello Stato o la lotta comune alla deriva populista. Come tieni ferma una nazione, esausta dalle sempre maggiori tasse e dalle continue crisi economiche ed occupazionali, se la politica si presenta con il volto dell’avanspettacolo? Come si possono giustificare le prese in giro del ministro Padoa-Schioppa ai trentenni? O i provvedimenti di polizia fiscale del viceministro Visco? O i boffonchi assurdi di Romano Prodi a qualsiasi domanda di rinnovamento? O un centrodestra che, anziché organizzarsi per le prossime imminenti elezioni politiche, ne inventa ogni giorno una nuova per far vincere (e sarebbe davvero la fine) il redivivo Walter Veltroni con il suo Partito Democratico alias L’Unione alias L’Ulivo alias il solito centrosinistra di Prodi?

Quindi, per chi non l’avesse capito, non urge solo un ridimensionamento dei costi della politica italiana. No, non basterebbe.
Occorre, semmai, una nuova classe dirigente. Gente nuova, fresca, preparata.
Avete presente i trentenni, i quarantenni ed i cinquantenni? Avete presente persone capaci e politicamente preparate (non il solito industrialotto semianalfabeta che compra il seggio alla Camera o l’anacronistico funzionario di partito che vive da sempre tra il sindacato ed un ente pubblico), persone che sanno cos’è internet ma non ne sono schiavi, che viaggiano ma non amano fare turismo, che lavorano mediamente 10 ore al giorno, che quando dicono un “s씝 significa sì e quando dicono un “no” significa no?

Persone normali, insomma. Persone che hanno vissuto la politica, fino ad oggi, con passione e sacrificio, spendendo soldi e mai guadagnandone (che non è giusto perché la politica non deve essere fatta solo da chi ha i soldi o un apparato partitico-sindacale alle spalle), di persone leali e vere che continuano a credere nell’Italia nonostante gli attuali dirigenti politici.

Ecco, ora sì. Non parlerei più di “casta della politica” additando gli stipendi d’oro. Parlerei, invece, di “casta della politica” ogni qualvolta persiste una classe politica che, in barba alla bella vita che può condurre, impiega il suo tempo a fare niente o, peggio ancora, a umiliare il nostro Paese in una cronica gara di furberie, incompetenze e desolanti vuoti di buon governo.

Il futuro, in assenza di giovani coinvolti seriamente nella politica, non sarà futuro.
Ma questo, forse, ce lo hanno già detto tante volte al momento del voto.

Identificato cadavere ritrovato vicino a Carpaneto

Un malore potrebbe averlo stroncato durante una battuta di caccia

Il cadavere di un uomo era stato trovato ieri nella campagna intorno a Carpaneto. Oggi questo ha trovato identità in Gian Piero Pugni, 39enne piacentino scomparso di casa sabato, dopo essere uscito per andare a caccia e in cerca di funghi. I familiari si erano già allarmati quando alla sera non avevano visto rientrare l’uomo, non riuscendolo a raggiungere nemmeno con il cellulare.
Le cause della morte sono ancora da verificare, ma si presume possa trattarsi di un malore, in quanto non risultano essere presenti segni di violenza.

Massimiliano Rosolino e Natalia Titova, una coppia di atleti che danno spazio alla famiglia

Desiderio di matrimonio per i campioni di "Ballando con le stelle"

Galeotto è stato il palcoscenico di "Ballando con le stelle" e le infinite prove che la ballerina Natalia Titova ha dovuto affrontare per tentare di rendere un asso del nuoto come Massimiliano Rosolino degno di poter ballare un cha cha cha.
Ma il loro feeling ha superato le quinte del palcoscenico, e i due campioni sono legati sentimentalmente anche nella vita vera.
Natalia, molto chiusa e di poche parole, si è sbilanciata e ha rivelato in un’intervista il suo desiderio di metter su famiglia e accantonare l’agonismo.
Speriamo che anche Rosolino sia d’accordo.

Amori che scoppiano, ennesima separazione nello showbiz stavolta per colpa del ballo

Ivan Zazzaroni e la moglie ai ferri corti

Ultimamente Ivan Zazzaroni, noto al pubblico come cronista sportivo e recentemente datosi da fare nelle vesti di ballerino nel programma "Ballando con le stelle", era parso davvero felice per aver intrapreso la strada della danza.
Unica nota dolente un po’ di crisi di coppia, come l’ha definita lui ai giornali:la moglie era assolutamente contraria alla sua partecipazione al programma di Milly Carlucci.
Ora l’ultimo aggiornamento proviene proprio da Cristina, sua moglie: altro che lieve crisi di coppia, stanno già portando avanti le pratiche per la separazione.
Potere del ballo, in grado di unire e… dividere.

Laura Pausini trionfa ai Latin Grammy Award e un ricordo va a Pavarotti

Grande successo per l cantante italiana piu’ amata

Ormai anche per la nostra grande Laura Pausini il successo è internazionale.
La regina del pop ha vinto l’ennesimo premio come migliore disco pop femminile ai Latin Grammy Awards, con una manifestazione tenutasi a Las Vegas.
Emozionatissima, a Laura qualche lacrimuccia è scesa, e ha dedicato la vittoria al suo piu’ grande maestro: Luciano Pavarotti, recentemente scomparso.

Jennifer Lopez ha confermato la sua gravidanza dopo mesi di sussurri ininterrotti

Ora è certo che la cantante è incinta, ma non si sa se di un bimbo solo

Dopo mesi di tintinnamenti, sorrisi maliziosi a chi chiedesse a J.Lo se fosse veramente incinta o solo vittima di qualche chilo in piu’, ora tutto è confermato:la Lopez è realmente in attesa di un bimbo dal compagno Marc Anthony.
Ma il mistero non è svelato del tutto dato che manca ancora la conferma se sarà un solo nascituro.. o saranno due.