Jessica Scaglione

Grazie all’anello robotico il senso del tatto anche a distanza. “Con il tatto entriamo in contatto con gli altri”

Permetterà alle persone di mettersi in relazione anche a distanza l’anello costruito con tecnologia robotica indossabile, “Weart” (Wearable Robotic Technology), presentato insieme ad altri progetti alla prima Conferenza italiana di robotica e macchine intelligenti alla Maker Faire 2019, fiera dell’innovazione digitale promossa dalla Camera di Commercio di Roma. L’anello, un dispositivo che permetterà, registrandole, di percepire le sensazioni tattili altrui a distanza riproducendole, è stato ideato da Domenico Pratichizzo, dell’Università di Siena: non registrerà solo il senso di pressione e consistenza, ma anche la temperatura.

Secondo quanto avrebbe dichiarato Pratichizzo, questa tecnologia potrebbe aprire nuove strade in numerosi campi: braccialetti in grado di guidare da remoto persone non vedenti, ad esempio, o strumenti creati per controllare la temperatura di una persona a distanza.

Bobbio è il “Borgo dei Borghi 2019”. La vittoria piacentina su Rai Tre

Ha trionfato dopo un tifo affiatatissimo Bobbio, vincitore dell’edizione 2019 del “Borgo dei Borghi”, la sfida che quest’anno ha messo in campo 60 tra i luoghi più suggestivi d’Italia. La trasmissione “Kilimangiaro”, condotta su Rai Tre da Camila Raznovich, è stata seguita da numerosissimi piacentini anche via social, con post di supporto a Bobbio, diventati ancor più intensi dopo l’uscita di gara di Vigoleno. Ad assicurare la vittoria, però, insieme al televoto, anche quello dei tre giurati, Philippe Daverio, Margherita Granbassi, e Mario Tozzi, che hanno voluto dare la propria preferenza proprio a Bobbio.

Bobbio si era già assicurato il terzo posto lo scorso anno, e questa volta le sue eccellenze gli sono valse la vittoria. Dietro Bobbio si sono classificati Palazzo Acreide, in Sicilia, Rotondella, in Basilicata, e Laigueglia, in Liguria.

Fiorenzuola. “Suo figlio alla guida senza assicurazione”, raggirata un’anziana

Fiorenzuola (Piacenza). Non ha potuto fare altro che denunciare l’accaduto ai carabinieri una signora novantenne residente nella zona dell’ospedale a Fiorenzuola, vittima, negli scorsi giorni, dell’ennesimo raggiro ai danni di anziani. Un individuo avrebbe telefonato a casa della donna, sostenendo di essere un carabiniere: avrebbe così raccontato che il figlio dell’anziana sarebbe rimasto coinvolto in un incidente mentre era sprovvisto di assicurazione, ed avrebbe avuto bisogno di soldi in modo da evitare un arresto.

Lo sconosciuto avrebbe dato l’impressione di conoscere sia il nome della donna, sia quello del figlio, e sarebbe così riuscito a convincerla a preparare del denaro in contanti in attesa dell’arrivo di un “collaboratore”. Poco più di dieci minuti dopo sarebbe sopraggiunto un individuo che, una volta ricevuto il denaro da parte della donna, si sarebbe dileguato con un bottino di oltre mille euro. Solo più tardi, quando sarebbe riuscita a contattare il figlio, la donna avrebbe compreso di essere rimasta vittima di un raggiro, e ha così sporto denuncia.

Raduno del Secondo Raggruppamento alpini a Piacenza

Piacenza. Tornano a visitare la nostra città gli alpini, nel corso del raduno del Secondo Raggruppamento alpini, che ha avuto inizio oggi, sabato 19 ottobre, e proseguirà anche nella giornata di domenica 20 ottobre. Ad aprire l’evento la sfilata delle penne nere e l’omaggio ai caduti, con un corteo partito intorno alle 15:00 da via Maculani e conclusosi in piazza Cavalli. Lì è stata deposta una corona al monumento dei Caduti, in presenza delle massime autorità cittadine e del Gonfalone del Comune.

Sempre in mattibnata, a Montale si è svolta una cerimonia per ricordare il 25esimo anniversario della perdita di don “Vittorione”, al giardino intitolato a don Vittorio Pastori: lì il sindaco Patrizia Barbieri ha piantato una quercia in memoria del fondatore di “Africa Mission-Cooperation and Development”. Nel pomeriggio si è poi svolta la Santa Messa in Duomo, mentre alle 21:00 è previsto il concerto della Fanfara Brigata Alpina Taurinense a palazzo Gotico. Le celebrazioni proseguiranno in piazza Cavalli a partire dalle 22:30, con concerto e carosello Fanfare.

Nella giornata di domani si svolgerà una sfilata, con partenza al polo di mantenimento pesante, che coinvolgerà circa 25mila persone.

Tentato furto al negozio di elettronica con la borsa schermata. Arrestata 33enne

Piacenza. È stata arrestata in attesa del rito direttissimo una 33enne originaria della Romania e residente a Sesto San Giovanni (Milano), in seguito a quanto avvenuto intorno alle 19:30 della serata di venerdì 18 ottobre nei pressi di un negozio di elettronica. La donna, con tre alias e pregiudicata per falsa attestazione della propria identità, avrebbe cercato di sottrarre un iPhone XR, auricolari Airpod, ed una custodia: gli oggetti sarebbero stati infilati in una borsa schermata con sottili fogli in alluminio e nastro adesivo da pacchi.

La 33enne sarebbe stata però fermata dal responsabile del punto vendita e dall’addetto alla sicurezza, ed è stata presa in consegna ed arrestata dai Carabinieri del Radiomobile con l’accusa di tentato furto.

Spaccio di sostanze in via Calciati. Due arrestati

Piacenza. Dovranno rispondere dell’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti due magrebini di 32 e 46 anni, pregiudicati, uno senza fissa dimora, l’altro residente a Piacenza. L’arresto da parte dei Carabinieri della Stazione di Piacenza Levante è avvenuto intorno alle 16:30 di venerdì 18 ottobre, nei pressi dei giardini tra via Calciati e largo Erfurt, nell’ambito di attività di monitoraggio da parte dei militari in abiti civili. Un 32enne originario della Turchia sarebbe stato notato avvicinarsi ai due e, dopo una breve conversazione, consegnare loro del denaro in cambio di un piccolo involucro.

I militari hanno così fermato i tre individui, e li hanno sottoposti a controlli: l’involucro sarebbe risultato contenere circa 3 grammi di marijuana. Addosso ai due magrebini sarebbero inoltre stati trovati altri 7 grammi di sostanza, oltre a denaro in contante ritenuto possibile provento di spaccio: entrambi sono stati arrestati, mentre il 32enne è stato segnalato come assuntore.

Hackerato l’account Snapchat di Demi Lovato. Condivise online le sue foto senza veli

È solo l’ultima di una lunga serie di celebrità vittime di leak Demi Lovato, il cui account di Snapchat sarebbe stato hackerato alcuni giorni fa da sconosciuti. Gli hackers, una volta preso il controllo della sua pagina privata, avrebbero invitato gli utenti ad unirsi a un gruppo di Discord, sul quale sarebbero state condivise diverse foto di nudo. I fan hanno espresso il loro supporto per la cantante sui social, e in molti avrebbero condannato le azioni degli hacker: tanto più che, proprio in questo periodo, Demi Lovato avrebbe subito un grave lutto, la perdita di un caro amico.

Il team della 27enne sarebbe riuscito a riprendere possesso del suo account, e sembrerebbe che le foto siano state cancellate,. Al momento la cantante non avrebbe ancora fatto dichiarazioni a proposito dell’accaduto.

Bocconi avvelenati a Coli. Arriva a quattro il bilancio delle vittime a quattro zampe in pochi giorni

Piacenza. Vanno ad aggiungersi ai due segugi uccisi negli scorsi giorni nella medesima zona le due nuove vittime di avvelenamento segnalate dall’associazione venatoria “Italcaccia Piacenza”: altri due cani, due lagotti, sarebbero stati uccisi con bocconi avvelenati nella zona di peli di Coli, in Valtrebbia. Altri casi sarebbero avvenuti a Prato Barbieri, Fiorenzuola, ed ai giardinetti di via Beverora.

“C’è un mostro che gira in queste terre, questo mostro va fermato. Qualsiasi sia la motivazione che muove questa mano deviata non può accampare nessuna giustificazione per le barbarie dei suoi gesti”, scrive Italcaccia nella sua nota, manifestando preoccupazione che i responsabili abbiano colpito in altre zone: una possibilità che potrebbe essere scoperta solo in seguito ad altre vittime.

La nota si conclude con un appello. “Non ci resta che invitare chi ha visto qualcosa o che sappia qualcosa a parlare, avvisare almeno in forma anonima i carabinieri forestali affinché questi possano agire per fermare questo mostro, prima che altri innocenti paghino per la sua follia”.

Condannato a oltre due anni di reclusione per furto. Arrestato un 51enne

Piacenza. Sconterà la sua pena al carcere delle Novate un 51enne pluripregiudicato, disoccupato e residente a Cadeo, arrestato nel tardo pomeriggio di mercoledì 16 ottobre dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Piacenza insieme ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile di Fiorenzuola d’Arda. Il Tribunale di Piacenza ha emesso un ordine di carcerazione nei confronti dell’uomo in seguito a una condanna a 2 anni, 3 mesi e 11 giorni di reclusione per furto, legata a fatti avvenuti tra il gennaio e il luglio del 2018 a Cortemaggiore, Carpaneto Piacentino. Podenzano, Piacenza, San Giorgio Piacentino e Pontenure.

Il 51enne è stato così rintracciato e condotto in caserma, quindi in carcere.

Sfruttamento della prostituzione e matrimoni falsi. Dieci le misure di custodia cautelare

Piacenza. Sono dieci le persone che, a vario titolo, dovranno rispondere della accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina), e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: è il bilancio dell’operazione “Italiani brava gente”, eseguita dagli agenti della squadra mobile e polizia giudiziaria della polizia locale, sotto coordinamento della Procura di Piacenza, in seguito a indagini scattate nel febbraio 2018.

Le indagini, che si sarebbero avvalse anche di intercettazioni ambientali e telefoniche, avrebbero permesso di stroncare un giro di sfruttamento della prostituzione ai danni di quattro ragazze albanesi di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Due loro connazionali sarebbero ritenuti la mente dell’attività, mentre sarebbero accusati di essersi occupati di attività logistiche diversi cittadini italiani: appartamenti in affitto, spostamenti in auto, e persino matrimoni fittizi. Tra le persone sospettate di essere coinvolte vi sarebbe anche un dipendente del Comune di Piacenza. Un altro individuo, un cittadino marocchino, sarebbe stato arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze.

In quattro sono stati messi agli arresti in carcere: un’altra persona sarebbe ai domiciliari, mentre altri cinque sarebbero stati sottoposti all’obbligo di firma. Le ragazze sarebbero state costrette alla prostituzione con minacce e violenze, e in alcuni casi costrette a matrimoni di facciata per ottenere permessi di soggiorno; una giovane sarebbe stata obbligata a prostituirsi nonostante fosse incinta.