Jessica Scaglione

Simula il furto del bancomat. Incastrata dalle telecamere

La 52enne piacentina avrebbe tentato di nascondere alla famiglia le spese effettuate

Piacenza. Finge di aver smarrito il bancomat, ma viene incastrata dalle telecamere della banca. È stata denunciata a piede libero per simulazione di reato la 52enne piacentina che poco più di un mese fa, ad aprile, si era presentata in caserma affermando di aver smarrito la sua carta bancomat a Pieve Porto Morone, e di aver scoperto che qualcuno aveva prelevato con essa una somma pari a circa 500 euro. Grande lo stupore dei carabinieri quando, analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza degli sportelli nei quali erano avvenuti i prelievi secondo la lista di movimenti, hanno visto un giovane uomo ritirare il denaro, affiancato però proprio dalla stessa donna che aveva denunciato il furto.
Dopo ulteriori accertamenti, la donna avrebbe confessato di essere stata lei stessa a consegnare al ragazzo bancomat e codice pin per prelevare denaro; si ipotizza che, denunciando la scomparsa della sua carta, abbia tentato di coprire alla sua famiglia le spese effettuate.

Ragazzo morto in gita all’Expo. Non indossava indumenti intimi

Inattendibile il messaggio Whatsapp diffuso nelle scorse ore secondo la squadra mobile

Si aggiungono dettagli a quanto diffuso fino ad ora riguardo al ritrovamento di Domenico Maurantonio, lo studente 19enne trovato morto dopo un volo dal quinto piano dell’hotel in cui risiedeva insieme ai compagni, e dove si trovava per una gita di classe all’Expo. Secondo la testimonianza dell’imbianchino che ha ritrovato il corpo del ragazzo intorno alle 8 di domenica 10 maggio, infatti, il 19enne non indossava pantaloncini o indumenti intimi al momento del ritrovamento, e gli abiti erano invece poco distante. Sembrerebbe inoltre che nel corridoio del quinto piano siano state ritrovate delle feci, ed i segni di ecchimosi trovati sul braccio del ragazzo, insieme all’altezza del parapetto della finestra, spingono ad escludere la possibilità di una caduta accidentale.
Sarebbe inattendibile secondo la squadra mobile milanese il messaggio comparso in una conversazione privata su Whatsapp, uno screenshot del quale è stato diffuso nella rete: l’autore del messaggio, un frequentatore dell’albergo, è già stato individuato, ma sembrerebbe non essere un testimone diretto di quanto accaduto, ed avrebbe basato il suo riassunto della vicenda sulle notizie diffuse fino a quel momento.

A Borgotrebbia l’addio a Martina ed al piccolo Elia. Chiesa gremita

Si sono tenuti in mattinata i funerali della giovane madre e del piccolo

Chiesa gremita per l’ultimo saluto a Martina Livelli ed al piccolo Elia, la madre che ha perso la vita domenica scorsa all’alba a causa di un edema polmonare ed il piccolo figlio fatto nascere all’ottavo mese che i medici hanno tentato disperatamente di salvare. I funerali si sono tenuti nella parrocchia di Borgotrebbia, con fiori bianchi: “colori che si scelgono per giorni importanti, come matrimoni e battesimi”, ha affermato nel corso dell’omelia il parroco don Pietro Cesena.
La bara che ospita i resti di madre e figlio è stata posta sopra al fonte battesimale. “Scordatevi che la vita finisca al cimitero. Non è così”, ha continuato il parroco; “abbiamo voluto mettere questo scrigno, che non voglio chiamare in altro modo, che racchiude questa mamma e il suo bambino sul fonte battesimale perché ciò che nasce dallo spirito vivrà per sempre”.

Strage del Bardo. Alfano chiede chiarimenti sui movimenti di Touil

Il giovane marocchino si sarebbe diretto verso il museo con i due terroristi uccisi a Tunisi

“Andranno chiariti” i movimenti di Abdel Majid Touil, il 22enne marocchino fermato in Italia e sospettato di aver preso parte all’attentato avvenuto a Tunisi: infatti, secondo il ministro dell’interno Angelino Alfano, fra la data del suo ingresso in Italia (17 febbraio) ed il 19 maggio “non sono emerse evidenze della sua presenza sul territorio nazionale”. Il ministro prosegue specificando che al momento dell’arrivo di Touil, dopo la sua identificazione e la procedura di espulsione, “nulla a suo carico era stato segnalato dalle autorità tunisine”, in quanto “non era considerato un soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale”.
Secondo alcune fonti il giovane marocchino avrebbe incontrato a Tunisi i due terroristi rimasti uccisi dalle forze speciali dopo l’attacco al Museo del Bardo, proprio il giorno della strage (18 marzo); insieme a loro due e ad un altro individuo si sarebbe diretto verso il museo.

Dipendenza gioco d’azzardo. Piacenza record di pazienti nella regione

Percentuale di pazienti in cura per la dipendenza dal gioco doppia rispetto alla media regionale

Colpisce sempre più spesso la dipendenza dal gioco d’azzardo, ed in tutte le fasce sociali: non sono immuni anziani over 70, giovani, e donne dalla diffusione sempre più ampia del disturbo, che sembra aver raggiunto nella città di Piacenza un picco rispetto agli altri capoluoghi del territorio. Nel 2014 sarebbero stati l’8.8% i pazienti in cura dal servizio sanitario nella nostra città a causa di problemi legati alla dipendenza, una percentuale piuttosto alta se messa a confronto con la media regionale, del 4.4%; seguono poi Ferrara e Ravenna, con il 6% di pazienti. Solo nello scorso anno il Sert di Cortemaggiore ha preso in carico 154 persone.
Secondo il dottor Maurizio Avanzi, il problema non sarebbe “più diffuso nel Piacentino che altrove: solo che qui, molti decidono di chiedere aiuto”. L’utenza Sert in Emilia Romagna per problemi legati al gioco d’azzardo è aumentata del 116,8% tra il 2010 ed il 2013.

Alessia Marcuzzi. Spacco incredibile e gambe lunghissime

La presentatrice sfoggia un abito lungo ed un fisico snello e slanciato

Sfodera le sue più potenti armi di seduzione Alessia Marcuzzi, che, in alcuni scatti pubblicati sul suo profilo Instagram, ha deciso di optare per un lungo abito verde, elegantissimo ma altrettanto malizioso. L’abito, infatti, fermato in vita da una cintura, offre alla vista le sue lunghissime gambe grazie ai due vertiginosi spacchi sui lati; a completare il look, borsetta e tacchi alti, perfettamente abbinati alla cintura dorata ed ai gioielli in un mix di stile e seduzione. Sono rimasti a bocca aperta i fan che hanno potuto godere della vista della presentatrice mentre, scendendo le scale, svela un fisico come sempre snello e sensuale.
Nel secondo scatto Alessia Marcuzzi riposa invece su di un divanetto, accavallando le gambe scoperte. E dire che solo qualche giorno fa la presentatrice aveva scherzato, sui profili social: "Urge carrozzeria specializzata per raddrizzamento arti inferiori…"

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Delitto del trolley. Filippino risulterebbe erede della vittima

Secondo la perizia psichiatrica uno degli accusati sarebbe mentalmente disturbato

Piacenza. A pochi giorni dall’udienza preliminare fissata per venerdì 22 maggio, di fronte al gup di Milano, emergono nuovi dettagli sul processo che a breve vedrà salire sul banco degli imputati i due 30enni piacentini accusati dell’omicidio del professore milanese Adriano Manesco, assassinato nel corso dello scorso agosto nel suo appartamento di via settembrini a Milano, ed il cui corpo è stato ritrovato sezionato all’interno di un trolley abbandonato in un cassonetto di Lodi. I legali dei giovani avrebbero fatto richiesta di rito abbreviato, con lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, e sarebbe spuntata inoltre una parte civile nel processo: un filippino, che sarebbe ritenuto erede della vittima.
Secondo la perizia psichiatrica del professionista Alessandro Meluzzi, inoltre, Civardi, uno dei due accusati, sarebbe affetto da un disturbo schizotipico di personalità, disturbo caratterizzato da isolamento sociale oltre che da distorsioni ed eccentricità del comportamento, che spesso sarebbe influenzato da convinzioni insolite e pensieri tesi al sovrannaturale. Proprio da qui, secondo il professionista, emergerebbe la convinzione del giovane della presenza di un terzo uomo al momento dell’omicidio, al quale potrebbe attribuire le proprie azioni in modo da escludere ogni coinvolgimento emotivo consapevole. In alternativa al rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica, la difesa avrebbe intenzione di andare al dibattimento.

Messico. Bambino ucciso da minorenni. I ragazzini confessano

Inscenato un finto rapimento. La madre: ”Se non sarà fatta giustizia, la faremo con le nostre mani”

Ha sconvolto il Messico la vicenda dell’uccisione di Christopher Raymundo Márquez Mora, di 6 anni, da parte di cinque ragazzini di età compresa fra gli 11 ed i 15 anni, nella periferia di Chihuahua City. Il corpo del piccolo è stato trovato lo scorso sabato in una fossa poco profonda nei pressi di un torrente, coperto con sterpaglie ed i resti di un animale morto; i cinque sospetti avrebbero invitato il piccolo a giocare insieme a loro, e secondo le prime ricostruzioni avrebbero inizialmente tentato di inscenare per gioco un rapimento. Sembra che il bambino sia stato soffocato e torturato con sassate prima di venire accoltellato.
I minorenni ritenuti responsabili del gesto avrebbero confessato di aver commesso il crimine: tre di loro sarebbero troppo giovani per venir condannati per l’omicidio, in quanto in Messico l’età minima per essere ritenuti colpevoli di un crimine è di 14 anni. La madre del piccolo, secondo il The Daily Mail, chiede giustizia: “se non sarà fatta”, avrebbe affermato, “ci faremo giustizia con le nostre mani”. In molti additano le condizioni in cui i ragazzini sono cresciuti come una possibile causa del loro comportamento criminale: “vi è una forte presenza del crimine organizzato nella cultura, insieme ad una mancanza del rispetto verso la legge”, avrebbe affermato Juan Martin Perez, direttore del Children’s Rights Network.

Afragola. Anche bambini tra i feriti della sparatoria per un cancello aperto

Non sarebbe pentito il 76enne ex guardia giurata che ha imbracciato il fucile contro i vicini

Vi sarebbero futili motivi legati a continue liti con i vicini dietro all’improvvisa furia di un 76enne residente in via Ciaramella, ad Afragola (Napoli). A far scattare la rabbia dell’uomo, una ex guardia giurata, un cancello lasciato aperto, che avrebbe permesso a chiunque di parcheggiare nel cortile della sua abitazione: il 76enne avrebbe estratto il suo fucile da caccia (regolarmente detenuto) ed esploso dal balcone sei colpi a pallini verso i vicini, colpendone e ferendone 8. Ben quattro dei feriti sarebbero minorenni, fra i quali una bambina di 7 ed un bambino di 11 anni; fortunatamente nessuno di loro avrebbe riportato gravi lesioni, ed alcuni dei feriti sono già stati dimessi.
L’uomo si è subito dato alla fuga, ma è stato individuato e fermato a Campobasso, dove si sarebbe arresto senza opporre resistenza; secondo alcune fonti sembrerebbe, tuttavia, che non fosse pentito del gesto al momento della cattura, affermando “Ho ragione io” riguardo a quanto accaduto. L’accusa per lui è di tentato omicidio aggravato plurimo, e gli sono stati sequestrati un fucile calibro 12 con un colpo in canna, 10 cartucce ed una piccola mannaia.

Cannes 2015. Tacco 12 imposto alla proiezione. Polemiche sul dress code

Emily Blunt indignata. Vietato l’ingresso a donne sulle scarpe basse durante la proiezione di ”Carol”

Scatta la polemica sui social network per il dress code imposto al festival di Cannes 2015: secondo le notizie diffuse, infatti, sembrerebbe che ad alcune invitate alla proiezione del film “Carol” di Todd Haynes sia stato impedito di proseguire sul red carpet perché, nonostante l’abito elegante, avevano optato per scarpe basse invece del classico tacco 12. L’imposizione ha provocato un uragano di risposte da parte del pubblico web e delle celebrità, ed in particolare l’attrice Emily Blunt ha reagito alla vicenda definendola “un’assurdità”, ed incitando le altre star a ribaltare la situazione, presentandosi al red carpet rigorosamente in scarpe basse.
Nel frattempo Benicio Del Toro e Josh Brolin hanno annunciato di volersi presentare in tacchi alti sulla Montee, mentre Isabella Rossellini, sempre elegantissima, non ha rinunciato alle comode scarpe piatte sotto gli abiti lunghi. Su Twitter Thierry Fremaux, delegato del Festival di Cannes e direttore dell’istituto Lumière di Lione, avrebbe affermato che le voci sulle presunte imposizioni sarebbero infondate: “I regolamenti non sono cambiati: ‘sul red carpet richiesti lo smoking e l’abito elegante’, niente che riguardi i tacchi”.