Jessica Scaglione

Omicidio a Quarto. L’ipotesi è di legittima difesa per la moglie della vittima

Il 64enne piacentino sarebbe morto in seguito ad alcune coltellate ricevute in pieno petto

Piacenza. Omicidio a Quarto nella notte fra giovedì 26 e venerdì 27 marzo, nella villa in cui la vittima, un pensionato 64enne, viveva insieme alla moglie di 62 anni, che è ora indagata per omicidio volontario, con l’ipotesi di legittima difesa. Il delitto sarebbe avvenuto intorno all’una, nella villa in cui abitavano in strada Lombardina, forse in seguito ad un violento litigio, che sarebbe sfociato in un’aggressione nei confronti della donna; risulterebbe inoltre, dalle testimonianze raccolte dalla moglie della vittima, che non si sia trattato di un episodio isolato. Il 64enne sarebbe stato colpito da due coltellate al petto mentre si trovava nella camera da letto della donna, e sarebbe riuscito a trascinarsi fino alle scale, dove poi è stato trovato all’arrivo dei soccorsi.
La 62enne ha chiamato il 118, che però non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo: è stata quindi accompagnata in questura, dove è stata interrogata fino alle 9 di questa mattina dagli agenti, e dove avrebbe raccontato nei dettagli quanto accaduto. Per lei è scattata una denuncia per omicidio volontario, ma in seguito all’interrogatorio del pm effettuato in mattinata è stata presa la decisione di non convalidare il fermo: l’ipotesi per quanto accaduto è di legittima difesa. L’autopsia sul corpo della vittima sarà eseguita nel corso della mattinata di sabato 28 marzo: nel frattempo proseguono gli accertamenti.

Si riempie la giacca di cerotti ma si scontra con le guardie Ivri

Scatta la denuncia per un giovane romeno di 26 anni, sorpreso al supermercato

Piacenza. Supera le casse, ma si ritrova di fronte le guardie giurate dell’Ivri: non èandato a buon fine iltentativo di furto da parte di un giovane di origini romene, di 26 anni, che nel corso della mattinata di mercoledì 25 marzo, nel centro commerciale Farnese, avrebbe tentato di darsi alla fuga con addosso un bottino di circa 70 euro in cerotti, ghiaccio sintetico, e simili oggetti per il primo soccorso, fallendo però nel tentativo. Il giovane, dopo aver nascosto gli oggetti sotto alla giacca, avrebbe oltrepassato le casse, cercando di fuggire, ma proprio al suo arrivo all’uscita si sarebbe trovato di fronte alcune guardie giurate dell’Ivri.
Gli uomini si trovavano sul posto per recuperare l’incasso del supermercato, ma, notando i modi sospetti del giovane, lo avrebbero fermato, per poi dare l’allarme alla polizia. Il giovane è stato portato in questura e denunciato per furto.

In provincia frane e allagamenti. Isolate frazioni di Vernasca

Continua a causare disagi nella provincia il maltempo degli ultimi giorni

Piacenza. Hanno causato parecchi disagi le precipitazioni di questi ultimi giorni, continuando la lunga serie di allerte date dal maltempo a partire dallo scorso autunno e che sono proseguite anche nel corso dell’inverno. Isolate alcune frazioni del comune di Vernasca, a causa delle frane che hanno reso impossibile il mantenimento dei collegamenti stradali, più in particolare nelle zone di Lampedini e di località di Vassalli, nel comune di Vigoleno. Il sindaco Giuseppe Sidoli avrebbe affermato che sarà necessario, dopo aver risolto la situazione di emergenza, effettuare interventi volti a scongiurare situazioni affini nel futuro.
Nel comune di Cortemaggiore e Villanova sull’Arda sono stati riscontrati invece allagamenti, con numerosi campi e cascine interessati dalla situazione di disagio; nella zona di Gropparello si sono inoltre verificati alcuni smottamenti.

Aereo Germanwings. Il copilota si è schiantato di proposito

Dietro al tragico incidente sarebbe un gesto deliberato secondo le prime analisi della scatola nera

Sarebbe stato un gesto deliberato a causare il tragico incidente aereo che ha coinvolto un Airbus della Germanwings negli scorsi giorni, causando la morte delle circa 150 persone a bordo: a provocare l’incidente sarebbe stato il copilota, un tedesco di 28 anni originario di Montabaur, che si sarebbe barricato all’interno della cabina, bloccando fuori il comandante che si era allontanato per un momento. Il comandante avrebbe cercato, senza successo, di sfondare la porta, mentre i passeggeri si sarebbero accorti di quanto stava accadendo: lo confermerebbero le prime analisi della scatola nera.
Il copilota aveva superato tutti i test medici e psicologici, e lavorava per la compagnia Lufthansa dal settembre del 2013, con 630 ore di volo alle spalle al momento dell’incidente. Avrebbe, inoltre, secondo la madre di un’amica d’infanzia con cui si era confidato, sospeso l’addestramento da pilota a causa di un periodo di depressione. La tragedia ha provocato un cambiamento nei regolamenti nelle principali compagnie aeree mondiali: mai più un solo pilota nelle cabine di pilotaggio, per tentare di scongiurare imprevisti di questo genere.

Rita Ora. Niente reggiseno dopo il suo concerto a Londra

La cantante immortalata dai fotografi all’uscita. Nulla sotto la maglia trasparente

Non nasconde nulla il maglioncino nero semi-trasparente indossato da Rita Ora in seguito al suo concerto all’O2 Shepherd Bush Empire di Londra, dove ha preso parte all’esibizione dell’amica Charli Xcx. Questa volta la bionda cantante ha catalizzato l’attenzione dei fotografi con una mise apparentemente casta, almeno da lontano: pantaloni di pelle nera, giacca di pelliccia, ed un dolcevita un po’ troppo sottile, che con le sue trasparenze conferma senza alcun dubbio l’assenza del reggiseno, svelando il seno dell’artista.
Niente di nuovo per i fotografi, che già in passato hanno immortalato la cantante in abiti maliziosi: sul web anche le foto del duetto insieme all’amica, condivise sui social network.

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Incidente mortale a Fiorenzuola. Automobilista perde la vita

Non ce l’ha fatta il 66enne piacentino che si trovava alla guida dell’automobile

Piacenza. Gravissimo incidente nel pomeriggio di mercoledì 25 marzo, poco prima delle 17:00, lungo la strada provinciale che conduce da Fiorenzuola a Cortemaggiore. Lo scontro sarebbe avvenuto in località Barabasca di Fiorenzuola: per ragioni che al momento non risultano del tutto chiare il conducente di una Volkswagen Polo, un 66enne piacentino residente a Cadeo, avrebbe sbandato, schiantandosi contro un furgone Citroen che viaggiava in direzione di Fiorenzuola. Niente da fare per il conducente dell’automobile, nonostante i tentativi di rianimarlo effettuato dai soccorsi del 118.
Ferito, anche se in maniera più lieve, anche il conducente dell’altro mezzo, che è stato trasportato al pronto soccorso.

Smantellata cellula Isis in Italia. Arrestate tre persone

Il gruppo si sarebbe occupato di reclutare aspiranti jihadisti

Dovranno rispondere dell’accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale i due uomini di origini albanesi, zio e nipote, fermati dalla polizia nel corso di un’operazione coordinata dalla Procura di Brescia; nel corso della stessa operazione sarebbe stato catturato anche un ventenne di origini marocchine, cittadino italiano, con l’accusa di apologia di associazione con finalità di terrorismo internazionale, a causa del documento in italiano recentemente pubblicato in rete. Per lo zio ed il nipote, oltre alle ordinanze disposte nei loro confronti, è stato anche disposto l’arresto, così come per il 20enne marocchino residente a Torino.
Emesso inoltre un provvedimento di sorveglianza anche per un giovane tunisino residente in provincia di Como, che si sarebbe apprestato a partire per la Siria dopo il reclutamento.

Caorso. Tentato furto in azienda. I ladri abbandonano 2 mezzi rubati

Presa di mira un’azienda agricola situata a Caorso. In corso le indagini

Piacenza. Non è andato a buon fine il tentato furto avvenuto nel corso della tarda serata di martedì 24 marzo a Caorso, intorno alle 22:00. I ladri avrebbero preso di mira l’azienda agricola Chiavenna, ma nel corso di alcuni regolari controlli le guardie dell’Ivri avrebbero notato che, sulla sbarra che blocca la strada di accesso all’azienda, non si trovava il lucchetto: inoltre una delle porte dell’edificio presentava evidenti segni di scasso. Le guardie giurate, entrate all’interno dell’azienda, avrebbero trovato solamente due automezzi sotto al porticato, risultati poi rubati in seguito ai controlli: nessuna traccia, invece, dei malintenzionati, forse fuggiti all’arrivo della pattuglia.
Sul posto anche i carabinieri della stazione di Caorso: sono state avviate indagini su quanto accaduto.

Omicidio stradale. Carcere fino a 12 anni se in stato di ebbrezza

Il decreto di legge potrebbe introdurre i reati di omicidio stradale e lesioni stradali

Dopo la tragica vicenda avvenuta a Monza, che si è conclusa con la morte di un 15enne travolto mentre veniva accompagnato in auto dalla madre, si torna a discutere di un disegno di legge che potrebbe introdurre due nuovi reati: quello di omicidio stradale e quello di lesioni stradali, che cancellerebbero la maggior parte delle attenuanti, mantenendo solo quelle dovute alla minore età o alla particolare tenuità del fatto. Il presidente della commissione Francesco Nitto Palma ha fissato al 21 aprile il termine per il deposito degli emendamenti; nel frattempo si discute anche di una modifica delle regole a proposito degli incidenti provocati da un killer al volante, in particolare delle soglie per l’alcool e per le sostanze psicoattive.
Per chi causa la morte di un’altra persona mentre guida sotto l’effetto di sostanze o in stato di ebbrezza, il rischio è dagli 8 ai 12 anni di carcere; dai 6 ai 9 il rischio per chi provoca la morte altrui a causa dell’alta velocità, o chi si dà alla fuga dopo aver causato la morte di qualcuno. La pena può essere aumentata fino a tre volte in caso ci si trovi di fronte a più di una vittima, ma non potrà superare i 18 anni. Per quanto riguarda invece le lesioni, la pena va da 1 a 4 anni per chi guida sotto l’effetto di alcool o droghe, e dai 6 mesi ai 2 anni per l’alta velocità, con pene aumentate sino al triplo ma non superiori ai 7 anni nel caso di lesioni a più di una vittima.

Vigolzone. Incendio sul tetto della canonica di Carmiano

I pompieri si sono recati sul posto con un’autoscala per spegnere le fiamme

Piacenza. Grande spavento a Carmiano di Vigolzone nella mattinata di martedì 24 marzo. Ad avvertire i vigili del fuoco di un incendio divampato dal camino della canonica, il parroco, che intorno alle 12 ha richiesto il loro intervento dopo che le fiamme avevano iniziato a diffondersi sul tetto della struttura. I pompieri si sono recati sul posto con due autobotti ed un’autoscala per domare le fiamme, riuscendo in fretta a mettere in sicurezza la zona, anche se i danni erano ormai ingenti: gran parte del tetto infatti sarebbe stata completamente distrutta dall fuoco.
All’origine dell’incendio vi sarebbe un problema alla canna fumaria, che avrebbe surriscaldato i materiali incendiabili posti nei pressi della stufa, dando così il via all’incendio.