Jessica Scaglione

Caorso. Camion prende fuoco in autostrada. Traffico bloccato

Ancora non chiare le cause dell’improvviso incendio al mezzo pesante

Gravi disagi per gli automobilisti nella mattinata di giovedì 2 aprile, poco dopo le 9:30, sull’autostrada A21 a Caorso. Un camion ha improvvisamente preso fuoco mentre procedeva lungo la corsia sud, in direzione di Piacenza, per cause che al momento non sarebbero state ancora accertate. Il conducente si è accorto di quanto stava accadendo mentre le prime fiamme iniziavano ad avvolgere il veicolo, ed è riuscito a fermarsi e a scendere dal mezzo prima di allontanarsi per non rimanere coinvolto nell’incendio. Bloccato il traffico in direzione Piacenza sul tratto di strada interessato.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Piacenza e Fiorenzuola, con alcune autobotti, che sono riusciti a domare le fiamme.

Via Manfredi. Incidente nella notte. In tre rimasti feriti

Nessuno di loro avrebbe fortunatamente riportato gravi lesioni

Piacenza. Incidente nel cuore della notte di giovedì 2 aprile, intorno all’una, che ha coinvolto due veicoli transitanti in via Manfredi. Le due automobili, una Bmw ed un’utilitaria, si sarebbero scontrate in maniera violenta, facendo ribaltare l’utilitaria su di un fianco, a metà fra la carreggiata e lo spartitraffico. All’intervento dei soccorsi del 118 sono stati soccorsi tre ragazzi italiani di 26, 32 e 34 anni, che sono stati trasportati all’ospedale di Piacenza per ricevere aiuto: nessuno dei tre avrebbe riportato traumi o lesioni gravi in seguito all’incidente.
Sul posto anche i carabinieri per effettuare i rilievi.

Kenya. Massacro al campus universitario. Più di 140 morti

L’attacco da parte del gruppo al Shabaab ha preso di mira un’università di Garissa

Continua a salire il conteggio delle vittime dell’attacco al campus universitario di Garissa, in Kenya, messo a segno dal gruppo di estremisti somali al Shabaab: almeno 147 le vittime accertate, fa sapere il ministro dell’Interno Joseph Nkaissery, alcuni dei quali, secondo le testimonianze raccolte dai media africani, sarebbero stati decapitati. I membri del gruppo islamista avrebbero preso in ostaggio alcuni studenti, separando i cristiani dai musulmani: alcuni di questi ultimi, una quindicina, sarebbero stati rilasciati.
Si tratta dell’ultimo di una lunga serie di attacchi in Kenya (soprattutto nelle regioni confinanti con la Somalia) da parte del gruppo estremista. Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha confermato il continuo supporto ed assistenza da parte degli Usa nei confronti del governo kenyano nella lotta contro al Shabaab.

Picchiato e rapinato in mezzo ai passanti da un gruppo di giovani

Il ragazzo sarebbe stato colpito con una catena prima che gli venisse sottratto il portafogli

Piacenza. Picchiato e rapinato in mezzo alla gente, alla luce del sole: se l’è fortunatamente cavata con qualche lesione un 30enne di origini nordafricane, che mentre passeggiava nei pressi dei Giardini Merluzzo nel tardo pomeriggio di mercoledì 1 aprile, intorno alle 18:30, sarebbe stato avvicinato da un gruppetto di giovani. In cinque o sei, e apparentemente anche loro di origini nordafricane, lo avrebbero accerchiato prima di iniziare a prenderlo a calci e pugni, ed uno di loro avrebbe anche estratto una catena per colpirlo alla testa e tramortirlo.
Una volta sopraffatto il giovane, gli avrebbero sottratto il portafogli prima di allontanarsi di corsa e far perdere le proprie tracce. La polizia, intervenuta sul posto, ha iniziato indagini per individuare e identificare i responsabili.

Minacce con un coltello in seguito ad una lite. Denunciato

Il quarantenne di origini marocchine avrebbe tentato di disfarsi dell’arma

Piacenza. Avrebbe minacciato un connazionale in seguito ad una lite, puntandogli anche contro un coltello: è stato denunciato a piede libero per minacce aggravate un 40enne marocchino, fermato nel corso della serata di martedì 31 marzo in via Martiri della Resistenza. A informare le forze dell’ordine di quanto accaduto un 35enne, anche lui marocchino, che avrebbe affermato di essere stato minacciato dal 40enne suo connazionale con un coltello in seguito ad un litigio. La volante intervenuta sul posto è riuscita a raggiungere e fermare il 40enne, mentre si allontanava dalla zona.
L’uomo avrebbe, inoltre, tentato di disfarsi di un oggetto, gettandolo via, e sostenendo che si trattasse di un accendino: gli agenti, tuttavia, avrebbero recuperato l’oggetto, scoprendo che si trattava effettivamente di un coltello.

Sospetto caso di Ebola per una piacentina medico di Emergency

Negativi i primi test, anche per la malaria. Atteso nelle prossime ore l’esito del secondo test

Nuovo sospetto caso di Ebola in Italia, che questa volta riguarda una 30enne originaria di Piacenza, medico di Emergency. La donna sarebbe rientrata in Italia lo scorso lunedì, in seguito ad una permanenza in Sierra Leone dove ha prestato servizio in un ospedale: risalgono alla notte fra martedì e mercoledì i primi sintomi che hanno fatto scattare il campanello di allarme, fra i quali la febbre alta. Sono state quindi attivate le procedure di emergenza, con il prelievo del medico da parte di un’ambulanza speciale direttamente dalla sua abitazione, ed il trasporto all’ospedale Sacco di Milano, dove è stata ricoverata in zona ad alto isolamento. Negativi i risultati dei primi test eseguiti, sia per la malaria, sia per l’ebola, motivo per cui la donna è stata trasferita al reparto di malattie infettive, anche se ancora in isolamento, come misura cautelare.
I risultati dei successivi test, che devono essere ripetuti dopo 48 ore, potrebbero essere resi noti già a partire dalla mattinata di venerdì 2 aprile. Al momento la donna non sarebbe in condizioni gravi.

Autismo. Prosegue la ricerca. In un caso su tre la causa è genetica

Dietro all’autismo fattori genetici, o ambientali nella fase prenatale. Il resto ”leggende metropolitane”

Prosegue la ricerca riguardo alle cause dell’autismo: le moderne tecniche di diagnosi genetica, e più in particolare la Array-CGH, hanno permesso di accertare che in almeno un caso su tre la causa sarebbe genetica. È ottimista sulla possibilità di trattamenti più adatti in tempi più brevi del previsto Antonio Persico, docente di Neuropsichiatria Infantile all’università del Campus Bio-Medico di Roma, che aggiunge, “sono stati anche individuati fattori ambientali che possono causare da soli la malattia, se l’esposizione a essi avviene in fase prenatale, come alcune infezioni virali nel primo o secondo trimestre di gravidanza da parte della madre. Altri studi starebbero anche comprovando una relazione tra l’autismo e l’esposizione ad alcuni pesticidi, sempre in fase prenatale.”.
Nessuna prova, invece, per quanto riguarda le altre ipotesi: Persico prosegue affermando che “risultano prive di evidenze sufficienti, quando non sono addirittura vere e proprie leggende metropolitane”. I disturbi generalizzati dello spettro autistico sarebbero particolarmente frequenti, con 1 bambino ogni 68 che presenta disturbi di varia entità, con esordio solitamente fra i 14 e i 28 mesi. Di fondamentale importanza la diagnosi precoce, che permette di iniziare trattamenti il più presto possibile: la diagnosi è possibile, per le equipe specializzate, già a partire dai 2-3 anni.

Figuraccia per Justin Bieber. Dimentica le parole durante il duetto

Sul palco insieme alla cantante Ariana Grande Justin Bieber si scorda il testo

Si è conclusa con una figuraccia e con le scuse del giovane cantante la comparsata a sorpresa di Justin Bieber durante il concerto a Miami di Ariana Grande, all’American Airlines Arena. Arrivato nel corso dell’esibizione per fare una sorpresa, Justin Bieber ha deciso di unirsi a lei sul palco per un duetto, ma ha finito con il rimanere senza parole, complice forse un po’ di emozione: il cantante, dimenticato il testo della canzone, è arrossito, scusandosi profusamente con il pubblico che assisteva all’esibizione.
Poco dopo, su Instagram, il cantante ha pubblicato una foto scattata insieme ad Ariana Grande, che sembra aver preso con ironia la situazione.

Diciassettenne trovato al polisportivo con una corda al collo

Gravissime le condizioni dell’adolescente, che è stato ricoverato nel reparto di rianimazione

Piacenza. Sarebbe stato scoperto a terra privo di sensi, mentre aveva una fune legata al collo, un piacentino di diciassette anni, nel pomeriggio di lunedì 30 marzo. Alcuni amici lo hanno scoperto intorno alle 17 in una delle palestre del Polisportivo, in Largo Anguissola, dove si sarebbe dovuto incontrare con loro per effettuare attività fisica, e dove è stato trovato, proprio nella palestra prenotata dal gruppo. L’adolescente, in attesa dell’arrivo del 118, sarebbe stato soccorso da un responsabile della struttura, che ha praticato su di lui un massaggio cardiaco. Il diciassettenne si trova ricoverato nel reparto di rianimazione in condizioni molto gravi.
Alcuni suppongono si sia trattato di un tentativo di suicidio, anche se il ragazzo non avrebbe mostrato segni preoccupanti, ed anzi avrebbe inviato poco prima messaggi agli amici per ricordare loro di incontrarsi all’orario giusto. Sono in corso verifiche su quanto accaduto, e non si esclude nemmeno l’ipotesi di un incidente.

Evade i domiciliari e aggredisce l’ex fidanzata. Arrestato

Sanzionata anche una barista per aver servito alcolici ad una persona vistosamente ubriaca

Piacenza. Si è conclusa con una doppia denuncia la notte di lunedì 30 marzo per due ragazze romene ed un macedone, tutti residenti nei pressi di Barriera Genova. I primi disordini risalirebbero alle 4 della mattina, quando il macedone, un 34enne agli arresti domiciliari, avrebbe iniziato a picchiare l’ex fidanzata, una 25enne romena, con cui convive insieme all’amica 28enne. L’amica sarebbe riuscita a fermare l’uomo, ma senza riuscire ad impedirgli di continuare a minacciare l’ex e di sottrarle il telefono, proibendole di uscire di casa o di chiamare aiuto. Le due ragazze sarebbero però riuscite ad uscire in mattinata, e a rifugiarsi in un bar, dove hanno informato la polizia dell’accaduto; gli agenti hanno così ammonito il macedone, ricordando alla ragazza che aveva facoltà di sporgere denuncia.
Solo poco più di un’ora dopo, la seconda telefonata: la 25enne, infatti, avrebbe chiamato di nuovo la polizia, affermando che il convivente avrebbe raggiunto il bar, nonostante gli arresti domiciliari, per aggredirla di nuovo. La presenza del 34enne sul posto è stata motivo sufficiente per l’arresto per evasione, mentre la ragazza è stata medicata al pronto soccorso, ricevendo cinque giorni di prognosi. Intanto, l’uomo rimane indagato per lesioni aggravate, minacce aggravate, e violenza privata.

Nel frattempo, tuttavia, la 28enne si è presentata agli agenti in stato di vistosa ebbrezza, arrivando al punto di calarsi i pantaloni mentre si trovava in questura: per questo motivo è stata denunciata lei stessa, questa volta per atti osceni in luogo pubblico e ubriachezza molesta, mentre la barista del locale di via Genova in cui le ragazze si erano rifugiate è stata sanzionata per aver somministrato alcolici ad una persona visibilmente alterata.