Castel San Giovanni, 28 marzo 2019 – In occasione dell’uscita del DVD Blu-Ray di Bohemian Rhapsody su Amazon.it, i dipendenti del centro di distribuzione di Castel San Giovanni hanno condiviso il proprio “Stomp, Stomp, Clap!” e si sono cimentati nella spedizione degli ordini sulle note della famosissima “We will rock you”.
Nel video, postato sulla pagina Facebook Amazon.it (https://bit.ly/2TBYd3X ), vediamo i dipendenti del centro di distribuzione piacentino alla prese con la spedizione del dvd di Bohemian Rapsody, film campione d’incassi che ripercorre i primi quindici anni dei Queen, dalla nascita della band fino al concerto Live Aid. Le voci di Gloria e Kevin e l’energia della chitarra suonata da Simone ci accompagnano in tutte le fasi della lavorazione dell’ordine all’interno del centro, dal prelevamento del dvd passando per l’impacchettamento e la spedizione al cliente finale.
L’iniziativa rientra nella campagna di attivazione social e a scopo benefico “Stomp for Queen” lanciata da Twentieth Century Fox Home Entertainment a favore della Fondazione Mercury Phoenix Trust impegnata nella lotta contro l’Aids.
Lo scorso mese di febbraio Amazon ha inaugurato un programma rinnovato di tour dei suoi centri di distribuzione di Castel San Giovanni e Passo Corese pensato per far scoprire cosa succede dopo il fatidico click su Amazon.it. Le visite gratuite sono previste due volte al giorno, dal lunedì al venerdì, e sono prenotabili su www.amazon.it/fctours.
“Si indaghi per capire quali siano state le cause che nel primo pomeriggio di martedì 26 marzo, diversi bambini della scuola materna comunale “Il Nido del Po” e dell’asilo nido “Il giardino di Alice” (l’istituto comprensivo di Castelvetro conta 74 alunni), hanno accusato malori dopo aver consumato il pasto”. E’ quanto chiede in un’interrogazione alla Giunta della Regione Emilia-Romagna il consigliere della Lega, Matteo Rancan.
Gli alunni hanno accusato malessere con nausea e vomito durante il riposo pomeridiano. Poco prima delle 15 gli insegnanti hanno, infatti, telefonato al 118 per segnalare episodi di vomito che hanno coinvolto, inizialmente, due bambini. La Centrale Operativa Emilia Ovest ha, quindi, inviato un’ambulanza di Monticelli d’Ongina (Piacenza) e l’auto infermieristica di Cadeo (Piacenza).
In un secondo momento, si sono registrati altri episodi di malessere per altri due allievi (per un totale di quattro bambini, due maschi e due femmine, di età compresa tra i 1 e i 4 anni). Il coordinamento del servizio di Emergenza territoriale di Piacenza ha, quindi, lavorato in stretto contatto con i colleghi di Parma e Cremona per allertare un numero di mezzi sufficienti a trasportare tutti i bambini interessati. Quattro sono stati trasportati al Pronto Soccorso pediatrico di Piacenza e quattro a quello di Cremona. I bambini sono stati trattenuti in osservazione per qualche ora.
Nelle ore successive, al Pronto Soccorso pediatrico di Cremona, si sono presentati con mezzi propri un’altra trentina di alunni che manifestavano sintomi simili e che sono stati anch’essi trattenuti in osservazione o smistati negli ospedali di Piacenza, Oglio Po e Crema. Trentanove sono stati gli allievi che hanno ricorso ai controlli degli specialisti.
L’intervento di soccorso ha visto l’impiego di quattro ambulanze, un’automedica di Cremona e l’auto infermieristica di Cadeo. Inoltre, come da prassi, il personale del Pronto Soccorso pediatrico di Piacenza ha allertato il Centro Antiveleno di Milano.
“Fortunatamente, i bambini, dopo i momenti di apprensione, sono tutti in buone condizioni e sono state avviate tutte le verifiche, da parte del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza, per chiarire le cause del malessere degli allievi. Sul posto, un medico sta svolgendo un’indagine epidemiologica, mentre un tecnico ha effettuando dei campionamenti sugli alimenti sospetti (gli allievi, prima di manifestare nausea e vomito, avevano mangiato carne di vitello e purea)” spiega il consigliere del Carroccio.
Al momento si propende per l’ipotesi di una tossinfezione non a causa infettiva, ma la certezza sulla causa e sulle responsabilità si potranno avere solo a seguito dei test avviati.
“Pertanto – chiede Rancan nel suo atto ispettivo -: quali azioni intenda attuare la Regione al fine di chiarire al più presto il fatto in oggetto ed evitare che episodi simili non abbiano più a ripetersi?”
Borgonovo (Piacenza). È stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Piacenza insieme ai colleghi della Stazione di Borgonovo val Tidone un operaio 32enne, pregiudicato, che è stato posto in arresto nella sua abitazione in attesa del processo per direttissima. Intorno alle 12:00 di lunedì 25 marzo i militari avrebbero rinvenuto, nell’abitazione di Borgonovo val Tidone del 32enne, una serra di sei piante di marijuana al piano interrato, attrezzato con una lampada per la stimolazione della fioritura, un estrattore per il ricircolo d’aria con filtro assorbi-odori, ventilatori, fertilizzanti, un termometro, ed un temporizzatore per regolare i tempi di “buio” e di “luce”.
Inoltre sarebbe stato rinvenuto anche un “germinatore”, con al suo interno 12 semi di marijuana in apposite zollette di torba umidificate. Il tempo di germinazione delle sei piante, di diverse varietà ed altezza intorno al 60 centimetri, sarebbe stato annotato su una lavagnetta insieme al tempo di maturazione delle stesse. Sarebbero stati rinvenuti in totale circa 200 grammi di marijuana, oltre a 25 di hashish.
Le piante, il materiale, e le sostanze sono state poste sotto sequestro.
Piacenza. Sono in corso indagini a proposito di quanto avvenuto nel corso della mattinata di lunedì 25 marzo in via Manfredi, in un appartamento al quinto piano di una palazzina, in cui ignoti si sarebbero introdotti per mettere le mani su denaro e oggetti di valore. La proprietaria dell’abitazione avrebbe raccontato di avere lasciato casa sua intorno alle 9:30, chiudendo poi la porta a chiave.
Al suo rientro, tuttavia, intorno alle 14:00, avrebbe trovato la porta chiusa senza mandate. Avrebbe quindi constatato la mancanza di diversi gioielli in oro, oltre a 600 euro di denaro in contanti. Sul posto è intervenuta la polizia con il personale della scientifica.
Dopo più di un mese di grandi nomi, tra i più grandi attualmente in circolazione sulla scena internazionale, il Piacenza Jazz Fest non smette di stupire e continua a sfoderare un asso dopo l’altro. Stavolta tocca a uno dei musicisti più ammirati e influenti della sua generazione, uno che vanta innumerevoli tentativi di imitazione: Chris Potter suonerà in quartetto domenica 31 marzo alle ore 18.00 con un progetto tutto nuovo e per questo ancora più interessante, un album freschissimo di stampa intitolato “Circuits”, in quel gioiello che è il Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda (PC). I biglietti per poter ascoltare questo mito del Jazz mondiale sono acquistabili nei pomeriggi feriali dalle 15.00 alle 19.30 presso la sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso il negozio Alphaville di Piacenza, oppure online sul sito www.diyticket.it o nelle ricevitorie Sisal di tutta Italia.
Per iniziare col piede giusto la giornata la kermesse piacentina propone un secondo Brunch domenicale a suon di Jazz. Stavolta la location dove iniziare in maniera rilassata e rilassante la giornata, tra musica e cibo assai sfizioso, è il Dubliners Irish Pub, in compagnia della Famiglia Turchetti, quartetto che fa dello Swing un’arte (prenotazione fortemente consigliata direttamente presso il locale al 320/2827656).
Da ormai più di due decenni, la creatività illimitata di Chris Potter, il suo virtuosismo disinvolto e il suo vibrante senso per lo Swing hanno entusiasmato critici, musicisti e fan, che lo acclamano come uno dei più influenti saxofonisti e innovatori attualmente in circolazione. Potter si è distinto fin da giovanissimo sulla scena internazionale per una creatività senza limiti, un virtuosismo del tutto naturale e un’intensa capacità improvvisativa; per questo viene ascoltato con uguale ammirazione tanto dai cultori della tradizione, quanto dagli amanti delle ricerche contemporanee. Il saxofonista ha affrontato questo suo ultimo lavoro come una svolta, un cambio di direzione per la sua musica che non vuole sia vincolata da convenzioni e ha per questo voluto al suo fianco nuovi e talentuosi musicisti. Insieme a lui sul palco un Craig Taborn in stato di grazia al pianoforte, già ascoltato poche settimane fa al Teatro President con Dan Weiss, in una situazione completamente diversa, è un musicista già affermato, molto apprezzato anche come solista, che sta emergendo anche presso il grande pubblico grazie a numerose collaborazioni di prestigio. Completano il gruppo il batterista Justin Brown, che ha avuto modo di distinguersi nel vivace panorama dei giovani jazzisti statunitensi e l’eccellente bassista Tim Lefebvre.
I Jazz Brunch piacciono tanto perché riescono a combinare gustose proposte culinarie con gran bella musica jazz. Nel caso di domenica 31 al Dubliners di via S. Siro (PC), la ricetta vincente sarà una riuscita miscela di “swing padano”, particolarmente adatto ad accompagnare momenti leggeri e conviviali, pur senza perdere di eleganza e contenuti. La “Famiglia Turchetti” è una formazione storica cremonese che coniuga in maniera informale lo spirito del Jazz all’amore per le ballate tradizionali. Il leader è Fabio Turchetti, che ha anche composto la maggior parte della musica suonata dal quartetto in un arco di tempo che va dal 1989 al 2004. In questi anni Turchetti ha pubblicato ben sei album come cantautore con varie etichette tra cui la Sony, suonando anche il bandoneon e l’organetto in Argentina e in diverse parti del mondo, collaborando con musicisti di alto profilo su progetti creativi, ma sempre collegati saldamente alla musica folk e latina. Lo stile della band è un jazz italiano con molte venature latine. Ad accompagnare Fabio, che canta e suona la chitarra, saranno Fabio Morabito alla chitarra, Enzo Frassi al contrabbasso e Davide Bussoleni alla batteria.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201
L’espressione libera della creatività in campo musicale è il fil rouge di questa due giorni di festival. La creatività, per cominciare. di un grande musicisti come come il trio Clairvoyance formati dal saxofonista Gianni Mimmo, da Silvia Corda al pianoforte e Adriano Orrù al contrabbasso a cui si aggiunge per l’occasione il tocco speciale di Angelo Contini al trombone, che chiuderanno la rassegna collaterale “Piacenza Suona Jazz!”, che in un mese ha toccato i locali di Piacenza e provincia più sensibili nel proporre buona musica dal vivo. Il concerto si terrà presso la suggestiva serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli con entrata da via Gregorio X n. 9 a Piacenza, grazie alla collaborazione con l’associazione Cantiere Simone Weil. L’esperienza creativa proseguirà il sabato mattina 30 marzo quando sempre nello stesso luogo, Gianni Mimmo alle 10.30 terrà un workshop di grande suggestione dal titolo “Navigation through form” per chiudere in bellezza la sera alle 21.15 al Milestone con l’esibizione dei due gruppi di under 35 vincitori del Concorso Bettinardi 2018: Teik Chu e TMB Trio.
L’ingresso a tutti questi eventi è libero e gratuito, in virtù del sostegno fondamentale garantito al festival dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano oltre che della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Fiorenzuola e la collaborazione di una fitta rete di associazioni, istituzioni e realtà imprenditoriali del territorio piacentino e non. Il festival si fregia inoltre del prestigioso patrocinio del MIBAC e di quello del Comune di Piacenza.
Con regolarità il saxofonista soprano Gianni Mimmo segue la strada di uno dei suoi mentori, Steve Lacy, dando vita a progetti di tipo sperimentale, che lasciano ampio spazio alla libera improvvisazione. Dall’ultima collaborazione in trio con Silvia Corda al pianoforte e Adriano Orrù al contrabbasso è nato da pochissimo un album per Amirani Records dal titolo “Clairvoyance”. Per la presentazione live al trio originario si aggiungerà il trombone di Angelo Contini. Questi musicisti, accomunati dalle frequentazioni con l’avanguardia, trovano un terreno fertile su cui intessere i loro dialoghi. Un dialogo a quattro che non conosce momenti di stanca.
Il sottotitolo del workshop che Gianni Mimmo svilupperà la mattina del sabato, rivolto a tutti i musicisti o gli studenti di musica che vogliono approfondire l’approccio alla musica creativa attraverso l’analisi e l’esperienza di un musicista profondo conoscitore della materia come lui, rispecchia la portata della sua riflessione: “strutture fluide, strategie improvvisative, partitura grafica e interpretazione multi-prospettica”. L’incontro, al quale si chiede di partecipare portando con sé il proprio strumento, è aperto a tutti gli strumenti, voce compresa, e non sono richiesti particolari prerequisiti di tecnica strumentale.
Vincitori ex aequo lo scorso anno della sezione “B” dedicata ai gruppi del Concorso nazionale per giovani talenti under 35 “Chicco Bettinardi” XV edizione, i Teik Chu e i TMB Trio si esibiranno nella stessa serata a loro dedicata sul palco del Milestone Jazz Club.
I primi a salire sul palco saranno i Teik Chu, un gruppo originario di Lonigo, in provincia di Vicenza, che si distingue per una formazione ardita e alquanto insolita, composta da due sax tenori, Giovanni Fochesato e Lorenzo De Luca, insieme a due batteristi, Filippo Mampreso e Marco Soldà. Nell’insieme un progetto coraggioso e innovativo che non fa rimpiangere l’assenza di strumenti a corde e che consente loro di proporre degli arrangiamenti sempre originali. Il repertorio è una rielaborazione ritmica della musica di Thelonious Monk, Duke Ellington e Billy Strayhorn più alcune composizioni originali.
Sarà poi la volta del secondo gruppo vincitore, i TMB Trio, nuovo ensemble che nasce dall’incontro dei musicisti Tommaso Troncon, saxofonista, Nicolò Masetto, contrabbassista, e Lorenzo Bonucci, batterista e percussionista. Questi tre musicisti creano un sound moderno che unisce le influenze della musica contemporanea alla tradizione jazz, proponendo brani originali incentrati sulla poliritmia e sofisticati nuovi arrangiamenti in metriche dispari di celebri standard. Ricerche e sperimentazioni sonore unite a una particolare attenzione rivolta al panorama musicale internazionale, sono la chiave di questo energico trio, caratterizzato da una speciale intesa ed interplay tra i suoi componenti.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201
Anche il Club dei Veicoli Storici Piacentini è stato protagonista dell’ultima edizione della mostra-mercato Moto Bike Show, manifestazione che si è svolta all’interno del programma “Auto e Moto d’Epoca” tenutasi il 16 e il 17 marzo scorso a Piacenza Expo.
Il sodalizio piacentino ha allestito per l’occasione un’area espositiva dedicata ai gioielli a due ruote, appartenenti alla categoria Targhe d’Oro, unitamente ad alcuni modelli di moto d’epoca in vendita. 25 gli esemplari in bella vista, pronti ad attirare l’attenzione di visitatori e appassionati che hanno espresso grande interesse anche per le varie attività che il Club organizza durante tutto l’anno.
A fornire le informazioni, rispondere alle domande dei curiosi, erano i consiglieri dell’associazione, che a turno, hanno presenziato alle due giornate di Piacenza Expo.
“Come tutti gli anni abbiamo partecipato con uno stand di rappresentanza“- ha dichiarato Alfredo Inzani, presidente del Club Veicoli Storici di Piacenza –. Per la prima volta abbiamo esposto unicamente modelli di moto d’epoca essendo la fiera dedicata agli esemplari a due ruote. Due erano le categorie che ci riguardavano: le targhe d’oro, dove siamo stati rappresentati da 12 modelli e le moto in vendita, con 13 esemplari”.
Tra i pezzi che più hanno attirato l’attenzione, si segnalano un’Africa Twin restaurata, che ha preso parte all’edizione del 1990 della Parigi Dakar, una moto Bianchi MT61 fabbricata ad uso esclusivo dell’esercito, una moto Guzzi Galletto 192 del 1952 restaurata ex novo, un rarissimo Mas 175, un BSA del 1929 targa oro “0099”, una moto Guzzi Sport 15 conservata senza nessun apporto di restauro e infine 4 Buell.
“La manifestazione è stata un successo in termini di modelli esposti e in termini di visitatori – ha concluso Filippo Rezoagli, tesoriere del CVS-PC – decisiva è stata la scelta di dedicare la mostra alle moto”.
La partecipazione alla mostra è stata solo una delle tante attività che il Club ha in programma nel calendario degli eventi del 2019, che vede, come prossimo impegno il Columbus Day, in programma il 14 aprile a Castel San Giovanni.
“Un tributo doveroso a un nostro concittadino che ha fatto dell’arte lo scopo della sua vita”. Così il sindaco di Castel San Giovanni, Lucia Fontana, ha introdotto il video “Carlo Scrocchi, la sua arte immortale”. Un video che ripercorre la vita dell’artista castellano e le sue opere. Un progetto nato per fissare in maniera indelebile la bella e riuscita mostra allestita nel 2018 al teatro Verdi, curata da Jo Nani. Sabato scorso, 23 marzo il cinema Teatro Moderno di Castel San Giovanni ha ospitato la premiere.
Il documentario, disponibile ora in dvd, è stato creato dai videomaker Rino Olivieri e Giuseppe Balduini. Un’iniziativa promossa dalla Pro Loco di Castel San Giovanni, in collaborazione con Info Point Val Tidone e Val Luretta, Avis e il patrocinio del Comune. Fondamentale il contributo di Adriano Azzalin che personalmente ha garantito i fondi per realizzare il progetto.
“Il film segue l’opuscolo che abbiamo realizzato e che contiene la maggior pare dei dipinti esposti durante la mostra – commenta Sergio Bertaccini, presidente della Pro Loco di Castel San Giovanni – il dvd sarà distribuito a fronte di una piccola donazione destinata ad Avis”.
“La mostra organizzata da Jo Nani è stata un’iniziativa riuscita – spiega Balduini – e noi abbiamo voluto dare il nostro contributo per fissarla nel tempo, una volta terminata l’esposizione. Già in passato avevamo collaborato con la dottoressa Nani per un video dedicato alla Collegiata di San Giovanni”.
“Il filmato racconta la vita di Scrocchi, partendo da quando insegnava all’Istituto Gazzola di Piacenza fino alle sue ultime opere – racconta Olivieri – noi siamo amatori e a tal proposito dobbiamo ringraziare il Cineclub ‘Giulio Cattivelli’ di Piacenza che ci ha fornito validi consigli e l’attrezzatura necessaria per la realizzazione”.
“Il Cineclub realizza da anni progetti cinematografici mirati a valorizzare il patrimonio culturale del Piacentino. Questo è il primo di tre documentari che stanno per uscire. Il prossimo sarà dedicato alla Galleria Ricci Oddi. Scrocchi era un artista eccellente e quindi abbiamo accettato molto volentieri di appoggiare questo progetto” spiega Giuseppe Curallo, presidente del Cineclub di Piacenza.
L’assessore alla Cultura, nonché vicepresidente della Provincia, Valentina Stragliati, ha voluto ringraziare la comunità castellana: “Tutti noi abbiamo in casa almeno un dipinto di Scrocchi. E’ stato emozionante vedere la collaborazione di tutti per la buona riuscita della mostra allestita l’anno scorso. Ognuno ha contribuito mettendo a disposizione la propria opera, con la sola intenzione di rendere omaggio a un nostro concittadino”.
Prima della proiezione conoscenti e familiari hanno raccontato Carlo Scrocchi. Non solo l’artista, ma anche l’uomo. “Carlo non era sono un pittore di talento, era un profondo conoscitore dell’animo umano. Avrebbe potuto raggiungere un successo molto più ampio, ma ha sempre dato la precedenza alla propria famiglia”.
Il Piacenza Jazz Fest è giunto a uno dei punti apicali di questa sua sedicesima edizione, di sicuro all’appuntamento più atteso. Previsto il tutto esaurito per la prima assoluta di due grandi interpreti del pianismo jazz contemporaneo: l’italianissimo e vulcanico Stefano Bollani insieme al cubano Gonzalo Rubalcaba, mercoledì 27 marzo alle ore 21.15 al Teatro Municipale. Il concerto è co-prodotto dal Piacenza Jazz Club insieme al festival itinerante Crossroads – Jazz e altro in Emilia Romagna, con la collaborazione del Comune di Piacenza e il sostegno particolare della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che fin da subito ha creduto nell’opportunità di poter ospitare questo evento unico nella città di Piacenza. I biglietti per potervi assistere dal vivo sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Municipale, aperta nei giorni di martedì, giovedì e sabato dalle or 10.20 alle ore 13.00, il mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle ore 15.00, oppure online sul sito www.teatripiacenza.it.
Stefano Bollani si unisce a Gonzalo Rubacalba per un duo di pianoforte inedito, una nuova avventura per entrambi gli artisti, che si esibiscono per la prima volta insieme. Questa magnifica combinazione di due grandi attori della scena pianistica jazz internazionale rappresenta un momento unico per gli amanti della musica. Un vero e proprio viaggio sui 176 tasti dei due strumenti. Il talento di Bollani, esploratore per antonomasia di orizzonti musicali solo apparentemente lontani, unito all’intensità ritmica di Rubalcaba è destinato a regalare grandi emozioni.
Stefano Bollani considera da sempre la musica un gioco da re-inventare, sia in solitaria nelle sue leggendarie esibizioni, sia con partner come Richard Galliano, Bill Frisell, Chick Corea, Zubin Mehta o il suo mentore Enrico Rava, ma anche all’interno di alcune delle più prestigiose orchestre del mondo come la Gewandhausorchester, la Filarmonica della Scala e l’Orchestre Nationale de Paris, guidate da direttori d’orchestra entusiasti come Riccardo Chailly, Daniel Harding e Kristjan Järvi (che ha commissionato il “Concerto Azzurro” di Bollani per pianoforte e orchestra). I suoi album recenti sono il dinamico “Napoli Trip” (ispirato alla famosa canzone popolare napoletana) e il gioioso “Que Bom” (con ospiti stellati come Caetano Veloso o João Bosco), un insieme di brani originali influenzati dalla cultura musicale brasiliana.
Con sedici candidature ai Grammy e quattro Grammy Awards, Gonzalo Rubalcaba è uno dei talenti più accreditati e prestigiosi nel mondo del Jazz moderno. Le creazioni musicali di Rubalcaba sono melodiose, ritmiche ed eccitanti in ogni lingua. Nato nel 1963 – nell’Avana post-rivoluzionaria – è considerato una vera e propria icona del suo Paese, di cui ha assorbito, fin dagli esordi, cultura, tradizione e folclore del canto e della danza.
Entrambi già ospiti del Piacenza Jazz Fest negli anni passati, ma separatamente e con diverse formazioni, mercoledì il teatro più prestigioso della città potrà fregiarsi di ascoltare questo duo in prima mondiale assoluta!
Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club con la direzione artistica di Gianni Azzali, il decisivo sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia Romagna e dei Comuni di Piacenza e Fiorenzuola d’Arda, il patrocinio del MiBAC e la collaborazione di una fitta rete di associazioni, istituzioni e realtà imprenditoriali del territorio.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201.
“È in programma sabato 23 marzo alle ore 16.00 presso il Cinema Teatro Moderno di Castel San Giovanni, la proiezione del video realizzato in occasione della mostra dedicata alle opere di Carlo Scrocchi tenutasi lo scorso anno. L’iniziativa culturale è promossa dalla Pro Loco di Castel San Giovanni, dal Cinema Teatro Moderno, Info Point Val Tidone e Val Luretta con il patrocinio del comune castellano.
Il video è nato dal lavoro di Rino Olivieri e Giuseppe Balduini che hanno creato un montaggio con le riprese effettuate in occasione della mostra dedicata al grande pittore castellano – curata da Jo Nani – e che nel 2018 ha attirato numerose persone. Il titolo dell’esposizione era “Carlo Scrocchi, la sua arte immortale” e raccoglieva tantissime opere dell’artista. L’evento avrà inizio alle ore 16.00 e l’ingresso è libero.”
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