Jessica Scaglione

San Giorgio. Barista strattonata e rapinata, rapinatore messo in fuga

San Giorgio Piacentino (Piacenza). Sono in corso le ricerche del malintenzionato che, nel corso del pomeriggio di giovedì 10 gennaio, avrebbe preso di mira un bar di San Giorgio. L’individuo avrebbe consumato un caffé e chiesto di poter effettuare una ricarica, ma al momento in cui la barista avrebbe dovuto consegnargli il resto le avrebbe strappato il denaro di mano, per poi spintonarla e cercare di mettere le mani all’interno della cassa.

La donna avrebbe reagito, e sarebbero stati effettuati tentativi di bloccare il rapinatore, che tuttavia sarebbe riuscito a fuggire. Sono in corso le ricerche del malintenzionato da parte dei carabinieri.

Evasione dagli arresti domiciliari, e resistenza a pubblico ufficiale. Arrestato 40enne

Piacenza. Dovrà rispondere delle accuse di evasione e resistenza a pubblico ufficiale un 40enne magrebino residente in città, pregiudicato, fermato intorno a mezzogiorno della tarda mattinata di mercoledì 9 gennaio. L’uomo sarebbe stato agli arresti domiciliari per reati legati alle sostanze stupefacenti, ma sarebbe stato sorpreso all’esterno della sua abitazione dai Carabinieri della Stazione di Piacenza Levante, nel corso di controlli nella zona dei giardini Margherita.

Il 40enne avrebbe reagito al tentativo di arresto cercando di fuggire a piedi, ed in seguito spingendo violentemente uno dei militari contro l’autovettura di servizio, senza tuttavia causargli lesioni. Per il 40enne, condotto in caserma e poi riaccompagnato nella sua abitazione, è stato così disposto l’arresto in attesa del rito per direttissima.

Spaccio, furti, e detenzione di armi. Fermato 26enne dopo alcuni mesi di latitanza

È stato fermato dalla polizia svizzera lo scorso 30 dicembre, mentre sarebbe stato intento ad imbarcarsi su un volo diretto in Kossovo, un 26enne albanese, in seguito all’emissione di un mandato di arresto europeo da parte della Procura della Repubblica di Piacenza risalente all’ottobre del 2018. Risale alla notte del 23 ottobre 2018 una maxi operazione antidroga effettuata dal Nucleo Investigativo nelle zone di Piacenza e della provincia, oltre che di Lodi, Firenze, La Spezia, Cremona, Brescia, e Massa Carrara, durante la quale sarebbe emersa l’esistenza di un gruppo criminale che sarebbe stato intento ad acquistare una partita di almeno 2 chili di cocaina, sfruttando un porto turistico di La Spezia come canale di approvigionamento.

Le partite di sostanze così ottenute sarebbero state destinate al mercato di Piacenza e provincia, e gli acquisti sarebbero stati finanziati attraverso una serie di furti in appartamenti ed in ville. In occasione di tale operazione erano state emesse dieci misure cautelari, inclusa quella nei confronti del 26enne pregiudicato; in seguito all’arresto, il giovane albanese sarebbe stato estradato in data 4 gennaio 2019, ed assicurato alla Casa Circondariale di Como.

Lì, in conseguenza dell’indagine condotta dalla Procura di Piacenza, gli è stata notificata una misura cautelare per furti aggravati in concorso emessa dal Tribunale di Firenze. Dovrà ora rispondere delle accuse di spaccio di droga, detenzione illegale di armi, e furti aggravati in concorso in ville ed abitazioni che sarebbero stati commessi tra il settembre e l’ottobre del 2017 nel fiorentino.

Novate. Larve nei piatti della mensa della polizia penitenziaria

Piacenza. Sarebbero state trovate numerose larve nel cibo destinato alle guardie carcerarie del carcere delle Novate: è quanto avrebbe denunciato il sindacato Si.N.A.P.Pe (Sindacato Autonomo Nazionale Polizia Penitenziaria), che in una nota richiederebbe l’intervento sul posto dei militari del Nas e del reparto di Igiene Pubblica dell’Ausl. Già in passato sarebbe stata segnalata la presenza, nel locale adibito alla consumazione dei pasti, di ratti e scarafaggi, per fronteggiare la quale sarebbero state disposte trappole apposite.

Nel corso della serata di martedì 8 gennaio, tuttavia, nei primi piatti destinati al consumo delle guardie sarebbe stata rinvenuta una cospicua quantità di larve, che sarebbe stata documentata con una serie di fotografie.

Via Alberoni. Durante la rissa spunta un bastone. Tre le denunce

Piacenza. Sono tre le denunce scattate in seguito ad una rissa avvenuta in via Alberoni, all’angolo con viale Abbadia, intorno alle 18:00 della serata di martedì 8 gennaio. A rimanere coinvolti nella violenta lite sarebbero stati tre individui, due cinesi ed un marocchino: quest’ultimo, in particolare, sarebbe stato trasportato verso il pronto soccorso dopo essere rimasto ferito. Secondo alcune testimonianze, il marocchino, un 42enne, sarebbe apparso essere in stato di ebbrezza, ed avrebbe infastidito alcuni avventori di un bar della zona.

Gli altri due sarebbero intervenuti, e fra loro sarebbe scattato un diverbio, che sarebbe poi degenerato tanto che, ad un certo punto, uno di loro avrebbe brandito un bastone: dovrà rispondere anche dell’accusa di lesioni aggravate. Non sarebbero gravi le condizioni del 42enne. Sul posto è intervenuta la polizia.

Parrucchiere accusato di aver toccato il seno a una cliente

Piacenza. Dovrà attendere fino a giugno 2019 la sentenza per il processo che vede imputato un 42enne dello Sri Lanka, parrucchiere, accusato di violenza sessuale ai danni di una cliente. I fatti si sarebbero svolti in una sala separata di un salone ora chiuso, nel corso del febbraio del 2017; una 34enne romena, cliente dell’esercizio, si sarebbe vista proporre dal parrucchiere un massaggio dopo lo shampoo. La donna avrebbe rifiutato; tuttavia avrebbe raccontato che l’uomo, ignorando il suo rifiuto, avrebbe infilato una mano sotto la sua maglietta per toccarle il seno.

La 34enne si sarebbe così allontanata dall’esercizio, ed avrebbe sporto denuncia alla polizia. Nel corso del processo, lo scorso martedì 8 gennaio, la fidanzata dell’imputato, che si sarebbe trovata in un’area dalla quale erano visibili i lavatesta al momento dei fatti, avrebbe raccontato di non aver notato nulla; un poliziotto avrebbe invece affermato di aver visto la donna in stato di grave agitazione. Il processo è stato rinviato.

Ladri in azione alla palestra del liceo scientifico. Nel bottino tre portafogli

Piacenza. Ammonterebbe ad un totale di circa 250 euro il bottino trafugato da ignoti nel corso della serata di martedì 8 gennaio, nella palestra del liceo scientifico. Ignoti si sarebbero introdotti negli spogliatoi della struttura mentre erano in corso gli allenamenti di pattinaggio, e sarebbero riusciti a mettere le mani su un bottino costituito da tre portafogli.

I portafogli apparterrebbero a due degli allenatori e ad una donna delle pulizie. Sono in corso indagini da parte della polizia.

Personal trainer in carcere. Non avrebbe rispettato i domiciliari dopo la condanna per droga

Piacenza. Si trova in stato di detenzione al carcere delle Novate il personal trainer piacentino arrestato lo scorso 5 novembre, in quanto sarebbe stato scoperto in possesso di circa 25 grammi di cocaina proprio di fronte alla palestra nella quale esercitava la sua professione. Al 38enne era stata concessa la formula degli arresti domiciliari: tuttavia, sarebbero state riscontrate diverse violazioni delle prescrizioni attinenti alla misura, tanto da spingere ad una denuncia per evasione.

Su richiesta della Procura della Repubbloica, il Tribunale di Piacenza ha perciò disposto per lui la custodia cautelare in carcere. L’ordinanza è stata eseguita nel corso della giornata di ieri, lunedì 7 gennaio.

Pontenure. In fuga dopo l’incidente. Scatta la denuncia per omissione di soccorso

Pontenure (Piacenza). Dovrà rispondere delle accuse di fuga in caso di incidente stradale con danni a persone ed omissione di soccorso a persone ferite in un incidente stradale il 26enne di Pontenure che, nel corso del pomeriggio dello scorso 21 dicembre, sarebbe rimasto coinvolto in un incidente. I fatti si sarebbero svolti a Pontenure, lungo la via Emilia Parmense: secondo quanto avrebbero affermato i testimoni, un individuo alla guida di una Golf Volkswagen avrebbe tamponato una Citroen, alla guida della quale si trovava un 62enne piacentino.

L’anziano avrebbe riportato un ematoma al capo, mentre il suo mezzo avrebbe subito gravi danni alla parte posteriore, rendendo necessario l’intervento sul posto del carro attrezzi. Sembrerebbe che il conducente dell’altro mezzo, invece di fermarsi a sincerarsi delle condizioni dell’altro conducente ed a prestare soccorso, si sia allontanato passando da un parcheggio adiacente alla strada. Sul posto erano intervenuti, oltre ai soccorsi, anche i carabinieri, per effettuare i rilievi.

In seguito ai rilievi sarebbe stata rinvenuta una mascherina frontale in plastica di colore grigio, appartenente ad una Golf Volkswagen; grazie ad accertamenti, effettuati anche con l’ausilio dei video delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area, sarebbe stato possibile risalire ad un 26enne di Pontenure. Per lui è scattata la denuncia.

Caorso. In fuga nei campi alla vista dei militari gettano un sacchetto di eroina

Caorso (Piacenza). Conterrebbe circa 10 grammi di eroina l’involucro recuperato nel corso del pomeriggio di domenica 6 gennaio dai carabinieri nel comune di Caorso, nella zona dell’argine del fiume Po. Una pattuglia di militari di Villanova sull’Arda sarebbe intervenuta sul luogo per effettuare perlustrazioni in aree frequentate da individui dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti: proprio lì, avrebbero notato due giovani di colore in atteggiamenti sospetti, nascosti tra la vegetazione.

I due ragazzi, alla vista dei militari, si sarebbero dati alla fuga, ed avrebbero abbandonato, tra le piante, un sacchetto contenente eroina, che è stato sequestrato. Sono in corso indagini per risalire all’identità dei due invidivui.