Jessica Scaglione

Incidente alla Veggioletta. Furgone perde il cassone. Non sarebbero coinvolti altri mezzi

Piacenza. Incidente alla Veggioletta intorno alle 15:00 del primo pomeriggio di oggi, venerdì 7 settembre, tra via Primo Maggio e via Einaudi. Un furgone, per ragioni tuttora da verificare, avrebbe subito il distaccamento del suo cassone, che sarebbe crollato in un canale a lato della carreggiata. Fortunatamente sembra che nessun altro mezzo sia rimasto coinvolto nell’incidente, e che non vi siano feriti.

Sul posto, insieme ai vigili del fuoco, anche gli agenti della Polizia Municipale.

Alan Fabbri (LN): “West Nile, facciamo come il Veneto: subito fondi per un piano straordinario”

“Ben 62 casi di West Nile virus in forma gravissima in Emilia Romagna e la Regione non ha ancora previsto un piano straordinario. Prendiamo esempio dal Veneto che ha stanziato 500 mila euro e avviato controlli a tappeto. Il picco di contagi registrato questa estate dimostra che è importante agire subito senza aspettare l’anno che verrà…”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in regione Emilia Romagna interviene sull’emergenza virus West Nile. Secondo l’ultimo bollettino (fonte Sole 24 ore) i casi di infezione sono 255 in tutta Italia, di cui 103 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, 62 dei quali in Emilia Romagna e 34 in Veneto e fra questi, 10 pazienti sono deceduti di cui 7 in Emilia Romagna.

“Il nostro territorio, insieme al Veneto è quello più gravemente colpito dal virus”, spiega Fabbri “il Veneto però ha reagito subito e ha stanziato mezzo milione di euro per un piano straordinario di disinfestazione che coinvolge i Comuni che hanno registrato il maggior numero di casi. A quanto pare, invece, la nostra Regione resta a guardare quello che accade, scaricando di fatto responsabilità e costi delle disinfestazioni sui singoli Comuni”.

ll piano messo in campo dalla giunta guidata da Luca Zaia prevede una serie di interventi, sia adulticidi che larvicidi, per un costo di 500 mila euro e una disinfestazione straordinaria che risponde allo scenario epidemiologico del momento con sindaci autorizzati a fare controlli porta a porta.

Considerato che la situazione in Emilia Romagna è ancora più grave in termini numerici di contagio e di decessi, “abbiamo depositato una interrogazione, per chiedere che l’Emilia Romagna prenda esempio dalla Regione a guida Lega e stanzi un fondo per attivare un piano straordinario di prevenzione, a supporto delle azioni di disinfestazione delle amministrazioni locali”, aggiunge Fabbri.

“La lotta alla zanzara che può diffondere la malattia, deve essere capillare e, come ben sanno anche gli assessori della giunta Bonaccini, per avviare un sistema di prevenzione sanitaria efficace sono necessari fondi straordinari da mettere in campo subito”.

UFFICIO STAMPA LEGA NORD EMILIA ROMAGNA

Falso agente della polizia municipale. Anziana sfugge al raggiro

Piacenza. È fortunatamente fallito un tentativo di truffa ai danni di un’anziana piacentina, nel corso della mattinata di mercoledì 5 settembre. La donna, una 77enne, sarebbe stata avvicinata da uno sconosciuto mentre rientrava a casa dalla spesa; l’uomo si sarebbe offerto di aiutarla a portare la borsa, ed avrebbe convinto l’anziana a farlo entrare nella sia abitazione di via Maruffi. Sarebbe così intervenuto un secondo sconosciuto, che si sarebbe presentato sostenendo di essere un agente di polizia municipale, e mostrandole una cornice di sua proprietà, che, avrebbe affermato, sarebbe stata trovata nella refurtiva di un ladro.

L’anziana si sarebbe tuttavia insospettita, ed avrebbe così informato i due sconosciuti che avrebbe chiesto l’intervento di sua figlia, spingendoli ad allontanarsi a mani vuote. Sono in corso indagini da parte della polizia.

“Torno subito” all’entrata della sala slot, nessuna vigilanza. Licenza sospesa per 10 giorni

Piacenza. Licenza sospesa per 10 giorni per una sala slot di via Marinai d’Italia, come notificato dagli agenti di polizia nel corso della mattinata di oggi, giovedì 6 settembre. Il provvedimento sarebbe stato emesso in seguito ad un controllo svolto lo scorso 5 luglio con l’ausilio di operatori dell’agenzia delle Dogane, nell’ambito di alcuni accertamenti specifici disposti dal Ministero. Dai controlli sarebbe emerso che, nonostante l’esercizio fosse aperto al pubblico, non sarebbe stato presente al suo interno il titolare o un suo proposto, come previsto dalla legge per la vigilanza sull’attività.

All’ingresso sarebbe stato trovato, invece, un cartello con la scritta “torno subito”. La stessa sala sarebbe stata colpita da un provvedimento simile per le medesime ragioni nel 2017, in tale occasione però della durata di 3 giorni.

Vigolzone. Sarebbe stato sorpreso ad annaffiare marijuana. Denunciato un 19enne

Vigolzone (Piacenza). Dovrà rispondere dell’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti un 19enne, che sarebbe stato fermato dai carabinieri nel corso della giornata di lunedì 4 settembre, in seguito ad indagini durate circa un mese. A far scattare i controlli la denuncia del proprietario di terreno nella zona di Vigolzone, che avrebbe notato delle piante sospette nel campo: sarebbero così state scoperte sei piante di cannabis, solo una delle quali sarebbe sopravvissuta dopo essere stata invasata, raggiungendo un’altezza di circa un metro e mezzo.

I militari, nel corso di un appostamento, avrebbero notato il 19enne con un annaffiatoio in mano, e lo avrebbero così fermato per sottoporlo a controlli; nella sua abitazione sarebbero stati trovati alcuni grammi di sostanza, oltre a bustine in cellophane utilizzabili per il confezionamento di dosi. Per lui è così scattata una denuncia a piede libero, mentre la pianta ed il materiale sospetto sono stati sottoposti a sequestro.

Perde l’equilibrio e cade da una scala. Ricoverato in ospedale

Piacenza. Codice giallo nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 6 settembre, in via Sant’Eufemia, nel cortile di un palazzo. Un uomo, che sarebbe stato intento ad effettuare dei lavori, avrebbe per ragioni ancora da verificare perso l’equilibrio mentre si trovava su di una scala. Sarebbe così caduto a terra per circa tre metri, ed avrebbe riportato fratture agli arti.

Sul posto sono intervenuti i soccorsi della Croce Bianca insieme all’autoinfermieristica. L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso, quindi ricoverato.

Furbetti del cartellino. Respinto il ricorso di un operaio licenziato

Piacenza. Giunge da Palazzo Mercanti la nota stampa che, in seguito all’inchiesta sull’assenteismo denominata “Alta Infedeltà”, comunica l’esito del primo di nove ricorsi presentati da alcuni dei lavoratori licenziati. Di seguito è riportato il testo della nota.

Il Giudice del lavoro di Piacenza, con sentenza n. 169/2018 emanata nella giornata di ieri martedì 4 settembre, ha rigettato il ricorso di un ex dipendente comunale, un operaio addetto alla manutenzione, licenziato con provvedimento dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari (Upd) del Comune nell’ottobre 2017. Si tratta della prima sentenza su nove ricorsi pendenti per altrettanti licenziamenti operati a seguito dell’inchiesta della magistratura per assenteismo che portò ad indagare 50 dipendenti comunali l’estate scorsa.

Il licenziamento recita la sentenza, risulta “legittimo in quanto idoneo a ledere il vincolo fiduciario intercorrente tra le parti del rapporto di lavoro e proporzionato. La legittimità e la proporzionalità della misura espulsiva adottata – prosegue il testo – sono desumibili dalla pluralità dei fatti contestati e dalla completa istruttoria svolta dall’ente resistente prima di procedere all’irrogazione della massima sanzione espulsiva”, con ciò, in particolare, rilevando lo scrupolo posto nell’istruttoria dall’Upd del Comune, prima di procedere alla massima sanzione espulsiva.

Il Tribunale infine, nel respingere il ricorso e condannando il dipendente a rifondere le spese legali sostenute dal Comune, ha stabilito anche il danno all’immagine subito dall’ente, sul quale ha aperto un fascicolo la Corte dei Conti. Il caso del dipendente, che rappresenta uno dei primi esempi di applicazione della riforma Madia del 2016 sull’assenteismo nel pubblico impiego in tema di falsa attestazione della presenza in servizio, è tuttora in attesa sul fronte della giustizia penale.

63enne non si presenta al lavoro e scompare. Rintracciato dalle forze dell’ordine

Piacenza. Si è fortunatamente conclusa per il meglio la vicenda riguardante un 63enne piacentino, che nel corso della mattinata di martedì 4 settembre non si sarebbe presentato a lavoro, e del quale si erano temporaneamente perse le tracce. A far scattare le ricerche la denuncia di un famigliare del 63enne ai carabinieri, che hanno avviato tutti gli accertamenti del caso.

Fortunatamente nel corso della giornata di oggi, mercoledì 5 settembre, l’uomo sarebbe stato rintracciato, ed avrebbe dichiarato di stare bene, e di essersi allontanato spontaneamente.

Castel San Giovanni. Grave infortunio in un’azienda, autotrasportatore travolto da tubi

Castel San Giovanni (Piacenza). È stato trasportato in eliambulanza all’ospedale Maggiore di Parma l’autotrasportatore 33enne di origini croate che, nel pomeriggio di martedì 4 settembre, sarebbe rimasto ferito in seguito ad un incidente durante lo scaricamento di alcuni bancali. L’uomo avrebbe parcheggiato il tir del quale era alla guida all’interno di una ditta di Castel San Giovanni, ed un operaio avrebbe provveduto allo scaricamento dei bancali trasportati, contenenti tubi di ferro, tramite un muletto.

Sembrerebbe tuttavia che uno dei bancali si sia staccato dal muletto, cadendo addosso al 33enne, che avrebbe riportato un gran numero di traumi, anche gravi. Sul posto sono così intervenuti i soccorsi del 118, insieme ad un’eliambulanza; l’uomo sarebbe in gravi condizioni, ma fortunatamente non in pericolo di vita.

Piazzale Libertà. 35enne derubato e minacciato con un coltello

Piacenza. Sono in corso indagini a proposito di quanto sarebbe stato denunciato da un 35enne di origini pakistane alla polizia. L’uomo avrebbe raccontato di essere stato avvicinato nel corso della mattinata di martedì 4 settembre, nei pressi di piazzale Libertà, da due sconosciuti, forse di origini nordafricane; i due, impugnando un coltello, gli avrebbero intimato di consegnare tutto il denaro che aveva nel suo portafogli.

I malintenzionati sarebbero così riusciti a mettere le mani su un bottino di 800 euro prima di darsi alla fuga.