Raccolta per Tag: Foreign

un piccolo film ben orchestrato con cui alejandro agresti riesce a dare un ritratto verace e commovente di un paese, l'argentina, afflitto da gravi problemi sociali ed economici. ciò che più funziona è il cast, perfettamente calato nei panni dei personaggi creati dallo stesso regista: figure reali ed appassionanti, ciascuna con i propri problemi, ma comunque pronte a lottare per "un mondo meno peggiore".

Decisamente più adatto ad un adattamento televisivo che ad apparire sul grande schermo, questo titolo trascura quelli che dovrebbero essere i veri putni di forza di un film in costume: le scenggiature ed i costumi non sono abbastanza 'preziosi' (probabilmente per problemi di budget), lo sfondo storico è approssimativo, e la colonna sonora banale.

Il ritorno nella propria città dopo qualche anno di lontananza è per un giovane ventenne l'occasione per un confronto con gli amici d'infanzia. Subito però cominciano ad accadere fatti strani. Una ragazza creduta morta quando erano piccoli torna dal nulla, facendo riaffiorare traumi e ricordi. Il mistero che la circonda sarà l'occasione per tutti di rimettere piede nel labirinto di un parco giochi, attrazione abbandonata da moltissimo tempo, nel quale era successo il fattaccio. Il viaggio nel labirinto infestato da presenze ultraterrene, diventa però subito un viaggio allucinato e non privo di conseguenze, che oscilla tra passato e presente dei personagi, alla ricerca della verità, cioè di cosa sia davvero successo quando vi si recarono da bambini.

Inghilterra, inizio novecento. Charlotte Stant corteggia l'italiano Amerigo, principe decaduto, ma è respinta da lui. Per consolarsi finisce tra le braccia del milionario americano Adam Verve, che sposerà. Ma Amerigo nel frattempo si è sposato con la figlia di Verver, Maggie. Charlotte ricomincia così a "flirtare" con Amerigo, ma ignora che l'amica è al corrente del tradimento...

Nonostante il flop del secondo capitolo, la saga dei fratelli Pang continua, ma questa volta mixando il pathos tipico dell'horror orientale con espedienti comici se non addirittura demenziali (in una scena i perseguitati di turno arrivano addirittura a combattere gli spiriti inquieti a suon di peti). Uno stile innovativo per sopperire ad una trama decisamente scarna? Certa è solo l'incredulit? che questo brutto film susciter? nel malcapitato spettatore.

La giovane Joey, dopo una storia d'amore finita male, tenta il suicidio ma viene salvata all'ultimo momento. Da allora, la ragazza inizia a vedere inquietanti presenze, e viene perseguitata in particolare dalla figura di una strana donna. Inoltre, Joey scopre di essere incinta: ma sembra essere proprio il bambino che porta in grembo l'obiettivo dello spirito che la perseguita...

Ben costruito e ben orchestrato, questo titolo tratta senza sbavature e, soprattutto, senza cadere nel patetico, il tema della solitudine e del rapporto degli uomini con la morte. In più, un piccolo omaggio al mondo del teatro - uno dei grandi amori del regista - che alla vicenda fa da sfondo.

Ancora una finestra sul mondo dei single, questa volta quarantenni donne in carriera, che regala una analisi accurata e a tratti pungente dell'animo femminile. La sempre bellissima Andie MacDowell offre un'ottima interpretazione, sullo sfondo di scozia da cartolina che ben si adatta alla storia raccontata.

In una cittadina spagnola vicino a Valencia arriva Ulysses, un giovane professore di letteratura al liceo con la passione per il mare, la pesca e le barche. Egli prende alloggio in una pensioncina e si innamora ricambiato di Martina, la giovane e solare figlia dei proprietari anch'essa innamorata del mare, e a cui lui recita versi poetici, in particolar modo dell' Eneide. Nonostante le pressioni che riceve da parte di Sierra, un ricchissimo e volgare imprenditore edile amico di famiglia e da anni vanamente innamorato di lei, Martina sposa Ulysses. I due hanno subito un figlio e vanno a vivere insieme, ma ben presto la noia comincia a fare capolino nella vita di Ulysses che, uscito una mattina per pescare sulla sua barchetta, scomparirà in mare. Con uno stacco di quattro anni ritroviamo Martina risposata con Sierra e stabilitasi col figlioletto nella di lui lussuosa villa.

Spaccato di vita quotidiana, dove le abitudini, le tradizioni ed ogni piccolo gesto dei protagonisti rappresentano un attimo di eternità all'interno di un mondo dove tutto, seppur intriso di purezza e poesia, sembra immobile. Un film vibrante di estatiche emozioni, dai toni squisitamente esotici.