Iniziato il processo che fa seguito alle indagini della Guardia di Finanza
Il capo d’imputazione formulato dal Pubblico Ministero Antonio Colonna ipotizza una truffa del valore di circa 500.000 euro. Secondo il pm sarebbero
stati chiesti rimborsi al Fondo Enel per prestazioni "che in realtà non erano state effettuate o comunque risultavano significativamente diverse
da quelle fatturate". Secondo quanto ipotizzato dall’accusa, gli imputati avrebbero falsificato documenti (non solo fatture fiscali, ma anche richieste di autorizzazione e schede per cure odontoiatriche) per "supportare fraudolentemente la procedure
di rimborso da parte del Fisde al Dental medical center srl dei costi
rimborsabili relativi alle prestazioni
odontoiatriche fornite ai soci Fisde
inducendo in errore il fondo circa
l’effettività e la tipologia delle prestazioni
asseritamente erogate negli anni
2002 e 2003 nei confronti di almeno
108 soci Fisde o loro familiari".