Primarie Pd. I dati definitivi. Bersani 44,9%, Renzi 35,5%, Vendola 15,6%

Domenica il ballottaggio, ma le polemiche non si fermano. Il risultato elettore di Vendola attira i due candidati

E’ stato il grande successo della partecipazione: le primarie del centrosinistra hanno visto 3.107.658 votanti e code, anche se ordinate, per tutta la domenica del voto. Al ballottaggio Bersani arriva in vantaggio di 9,4 punti percentuali, per un totale di 290.200 voti. Il segretario è al 44,9 per cento con 1.393.990 voti, Matteo Renzi al 35,5 per cento con 1.103.790 voti. Un gap che in una settimana il sindaco di Firenze punta a colmare. Importante ago della bilancia nella giornata di domenica prossima sarà il leader di Sel, Nichi Vendola, che nel primo turno ha incassato 485.158 voti pari a 15,6 per cento.
A catalizzare le polemiche restano le regole per votare al ballottaggio. Per allargare il bacino dell’elettorato, i renziani insistono perché possano partecipare tutti coloro che dichiarino di essere stati impossibilitati a farlo per il primo turno e che la registrazione resti aperta fino a domenica. Il comitato dei garanti ammette l’iscrizione degli impossibilitati, ma precisa: “Gli uffici provinciali valuteranno le richieste”. “Ci penseranno i garanti – taglia corto Bersani sulle polemiche – Non mettiamo briciole di problemi in questa grandissima giornata. Ci sono i garanti, noi siamo gente per bene”.

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